Torres, Coppa Italia a un passo. Boldini (allenatore Renate): “Prendiamoci la salvezza in Sardegna”

 

Un'immagine da Torres-Renate della scorsa stagione

Un’immagine da Torres-Renate della scorsa stagione

Obiettivo nono posto per la Torres, che per conquistarsi la partecipazione alla Coppa Italia di Serie A e B – con sogno derby contro il Cagliari annesso, anche se difficile da realizzare non solo per motivi sportivi – deve chiudere bene contro il Renate ed evitare di farsi superare da Sudtirol (ospite dell’Arezzo), Giana Erminio o Cremonese (che si affrontano in Brianza) e Mantova (ospite dell’Alessandria). Una vittoria, per gli uomini di Cristian Bucchi, sarebbe garanzia di tagliare quel traguardo che saprebbe di storico e impensabile ad inizio anno. Rossoblù reduci da un buon pari in casa della Cremonese, e vogliosi di chiudere al “Vanni Sanna” con una vittoria. Il Renate, dal canto suo, non è ancora salvo, essendo a +3 sul Monza, che va a Busto Arsizio e che occupa la prima posizione che assegna i playout. La classifica dice: Arezzo ottavo con 49, Torres nona con 47, così come la Cremonese (decima), Renate 15° con 42 e Monza 16° con 39, davanti a Pro Patria, Lumezzane, Albinoleffe e Pordenone. Sarà uno scontro caldissimo quello di domenica prossima in terra friulana: seriani con due risultati su tre a disposizione, Ramarri che devono vincere per scavalcare e disputare i playout.

Post-partita del “Vanni Sanna” a parte, la Torres ha deciso da un mese a questa parte di far “parlare” i propri tesserati solo a mezzo sito ufficiale. E’ il turno di Marco Costantino, portiere classe 1991 uscito dal vivaio juventino ma con scarse occasioni di mettersi in mostra a Sassari. “E’ stata la mia prima partita dopo due anni – dice – perché anche a Modena ho fatto il secondo senza aver mai l’occasione. In settimana ho capito che avrei giocato e avevo una grandissima voglia di dimostrare qualcosa. Sono davvero contento di aver fatto bene, per me e per la squadra. Sono riuscito ad isolarmi e trovare la giusta concentrazione. Ho rotto il ghiaccio con la prima parata, poi la tensione si è sciolta. Devo ringraziare mister Bucchi per questa opportunità e il nostro preparatore Quarta per il lavoro che abbiamo svolto tutto l’anno insieme. Era molto felice per me così come il resto della squadra. Mi sono allenato senza mai mollare pensando a quando sarebbe arrivato questo momento e spero di poter gioire ancora insieme alla squadra domenica, davanti al nostro pubblico”.

Intanto domenica prossima la Torres indosserà una maglia celebrativa risalente alla stagione 1987-1988, che verrà regalata ai tifosi presenti sugli spalti (LEGGI QUI).

“Evidentemente è destino dover conquistare la salvezza passando da questa sofferenza – le parole di Simone Boldini, tecnico del Renate, dopo il pari con l’Alessandria – oggi non è bastato il punto. E’ un punto di rilievo, ottenuto contro una squadra di vertice, perciò non è da buttare: ma il gap con il Monza non è ancora sufficiente. Che dire? Ci aspetta un’ultima settimana di ansia dopo un ultimo mese di ansia. Sarà così fino alla fine, ma siamo determinati per sigillare la permanenza in Lega Pro il prossimo week-end contro la Torres. Come giocheremo? Aspettiamo di riprendere gli allenamenti, recuperare le energie, inserendo Malgrati che ha scontato la squalifica: non è un discorso “di modulo”. Oggi abbiamo proposto un 3-5-2 che ci ha dato una certa solidità difensiva ma meno capacità di ripartire. Forse è per questo che il gioco visto questo pomeriggio, al di là del risultato, ha visto forse un passo indietro rispetto alla gara di Bassano (paradossalmente più “garibaldina” ma persa dalle pantere per 2-1, ndr). Ad ogni modo, la nostra cronica incapacità di segnare (2 gol nelle ultime 8 partite, ndr) non dipende dal numero di attaccanti schierati sul campo. Tutte le punte hanno avuto le loro chances, ma il piatto in questo senso piange: evidentemente non è solo un problema di numero e di scelte. Ora ci aspetta una trasferta decisiva: prendiamoci questa salvezza, ce la possiamo fare”.

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