L’ANALISI – Il mercato e la cura del pragmatismo rilanciano il Cagliari. Prossima fermata: Atalanta

Husbauer e Cop, in mezzo il diesse Francesco Marroccu (foto: SardegnaSport.com)

Husbauer e Cop, in mezzo il diesse Francesco Marroccu (foto: SardegnaSport.com)

Il Cagliari prosegue nella sua marcia di riavvicinamento alle zone di classifica più tranquille grazie alla fondamentale vittoria di stasera contro il Sassuolo, squadra quella neroverde arrivata lanciatissima al Sant’Elia.

La gara – Zola conferma il modulo che ha portato punti nelle ultime settimane con la sola novità di González nel ruolo di terzino destro; Di Francesco ripropone Vrsaljko in difesa e Zaza assieme a Berardi e Sansone in avanti. I rossoblù giocano una partita d’attesa, senza mai subire il Sassuolo, e riescono a trovare il vantaggio con un colpo di testa di Rossettini su corner di Joao Pedro. Nella ripresa il Cagliari controlla agevolmente la gara, centrando anche una traversa, ancora con Joao Pedro. Uno sfortunato autogol di Rossettini (su errore evidente di Brkic, autore comunque di una prova molto positiva) riapre la partita ma, grazie ai vincenti cambi di Zola, il Cagliari trova immediatamente il gol con Čop e legittima una meritata vittoria.

 

 

I protagonisti – Nell’ottima prova di tutta la squadra, oggi spiccano in particolar modo i nuovi arrivati, all’esordio al Sant’Elia. Sono infatti state ottime le prove di Čop da subentrante e di González da titolare: il primo ha mostrato di avere buone doti sia palla al piede in campo aperto, sia nello stretto, oltre all’indispensabile fiuto del gol, insomma una punta completa e ancora molto giovane; il difensore, schierato da terzino destro, ha offerto una copertura pressoché perfetta e non ha disdegnato nemmeno di proporsi in avanti quando (raramente) se ne è presentata occasione. Piacevoli conferme sono arrivate da Joao Pedro e Donsah, Dessena pare tornato sui livelli che gli competono, mentre la prestazione di altissimo livello fornita da Ekdal non fa quasi più notizia. Da rivedere invece Avelar, deludente e impacciato specie in fase di disimpegno, e Longo (impietoso il confronto con la prestazione odierna di Čop), che si impegna e ci prova ma sbaglia troppi palloni. Anziché giocare in modo semplice – con uno o due tocchi, scarico e riproposizione senza palla –  si intestardisce nel tentare dribbling che non sono nelle sue corde, perdendo palla anche quando avrebbe a disposizione appoggi semplici.

Gran merito di questa vittoria e della fase brillante della squadra è da attribuire a Zola, capace di portare tranquillità e razionalizzare il gioco della squadra dopo i sei mesi zemaniani. La condizione fisica della squadra migliora e, finalmente, si può dire che i rossoblù interpretino bene le due fasi. Gruppo compatto ed oggi ha tenuto testa ad uno degli attacchi più pericolosi della Serie A, una squadra che non perdeva da ben 13 partite. Tatticamente, inoltre, i giocatori del Cagliari riescono ad esprimersi al meglio ed effettuano un giro-palla produttivo sia con i difensori che con i centrocampisti.

Continuità – La cura Zola sta dunque funzionando e portando i frutti sperati. Arriva oggi il terzo risultato utile consecutivo, sette punti nelle ultime tre settimane, che per la prima volta in stagione consente di mettere in fila risultati forieri di morale positivo e in grado di migliorare ulteriormente le proprie prestazioni. La classifica si muove di tanto e non c’è modo migliore per prepararsi ad un’altra partita fondamentale, quella di sabato prossimo a Bergamo contro l’Atalanta.

Pierluigi Aru

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