Cattani (ex d.s. Palermo): “Donsah, che storia! Bocciatura e poi benedetto dai ‘senatori’. Ecco a chi l’ho consigliato…”
Godfred Donsah è sicuramente una delle note più liete del campionato disputato fino a qui dal Cagliari allenato da Zdenek Zeman. Il centrocampista ghanese, classe 1996, ha conquistato i tifosi rossoblù sin da quando ha messo per la prima volta i piedi in campo in una partita ufficiale. Poco più di mezzora contro la Sampdoria, con il Cagliari sotto per 0-2: scarica elettrica pura, imbucata per mandare Ibarbo in porta (verrà fermato e conquisterà il calcio di rigore e l’espulsione dell’avversario), i sardi pareggeranno 2-2. Titolare (unica volta) a Empoli, prestazione di altissimo livello con qualità e quantità, 4-0 per il Cagliari. Poi gli spezzoni (18′, 11′ e 13′) contro Milan, Genoa e Cagliari, figli della parsimonia con cui Zeman gestisce i suoi giovani. Lo ha sempre fatto, per non far montare la testa né bruciare i ragazzi nel bailamme di una critica sempre pronta ad elevare e far sprofondare le stelle usa e getta. Del resto, come ha detto prima di Napoli-Cagliari, “I talenti ci sono, in Italia e non, serve capacità di scovarli, allenarli e la pazienza di aspettarli una volta presi”.
Donsah è arrivato in Sardegna da carneade, ma solo fino a un certo punto. Gli addetti ai lavori hanno già da tempo sui taccuini questo giovanissimo che parla poco ma corre tanto e si mangia l’erba ogni volta che viene schierato. Arrivò a Palermo (eccolo un altro legame con Zeman), dovette lasciare lo Stivale perché senza permesso di soggiorno, prima della grande occasione con il Verona (esordio in Serie A lo scorso aprile) e la scommessa del Cagliari, si dice scippandolo a Bayern Monaco e Manchester City. Contro la Samp il debutto, ma i più attenti avevano già notato le sue grandi doti. I lettori di SardegnaSport.com ricorderanno che lo proponemmo titolare già contro la Roma dopo strabilianti segnali in amichevole a Serramanna
Ma proprio in Premier League potrebbe tornare presto. Almeno a sentire l’ex direttore sportivo proprio del Palermo, Luca Cattani, che racconta alcuni interessanti retroscena sulla ancora giovane carriera di Godfred Donsah. Il dirigente vede due rossoblù tra i giocatori della Serie A su cui puntare: “Citerei anche (aveva fatto i nomi di Gabbiadini e Zukanovic ndr) i due del Cagliari – dice a TMW -anche per una questione affettiva: Joao Pedro che meritava a pieno titolo il ritorno in Italia e Donsah che avevo provato a portare al Palermo. Un giorno un collaboratore del settore giovanile, quando faceva l’allenatore, mi disse ‘Fa fatica anche con gli Allievi’. Il giorno dopo convocai Donsah in prima squadra, il cui allenatore era Mutti. Rimase con noi diverse settimane. Aveva sedici anni, dopo il primo allenamento Donati e Balzaretti mi chiesero se fosse possibile mandarlo subito in campo la domenica seguente. Purtroppo, per questioni burocratiche, non fu possibile. Prevedo per il ragazzo un futuro importante nel massimo campionato inglese. Dopo Empoli-Cagliari un mio amico direttore di una squadra di serie A inglese mi ha chiamato per chiedermi di lui. Senza esitazione gli ho risposto ‘Prendilo, diventa uno dei più forti del campionato’”.