Enel Brindisi-Dinamo Sassari – Da Brooks a Sosa e Dyson: sardi zoppicanti in Puglia, ma il colpo si può fare

Meo Sacchetti, allenatore della Dinamo Sassari

Meo Sacchetti, allenatore della Dinamo Sassari

Brevi dichiarazioni di Meo Sacchetti, a poche ore dal match tra Dinamo Sassari ed Enel Brindisi, sul parquet pugliese del Pala Pentassuglia. Una sfida ormai storica per il basket italiano, che la Dinamo affronta tra acciacchi molteplici e risultati altalenanti, anche se il successo contro Pistoia ha fornito tanti sorrisi. Poco da fare, invece, in settimana a Gran Canaria, a una settimana dal match decisivo (mercoledì prossimo, ore 20.45 a Sassari) contro il Banvit Bandirma, quando ci si giocherà la qualificazione in Eurocup. In casa sassarese, stanti i problemi fisici cronici e seri di Jeff Brooks, bisogna fare i conti con i guai fisici di Edgar Sosa, fermatosi alla prima delle Last 32 di Eurocup e da allora sempre costretto a fare la spola tra campo (poco) e panchina. Sta poco bene anche Jerome Dyson, che in stagione le ha avute davvero tutte, pur essendo uno dei migliori: prima la schiena, poi il ginocchio e ora la caviglia. Si allena poco l’americano ex Brindisi, rimesso in piedi alla bisogna in occasione delle partite, ma ovviamente a mezzo servizio. E Meo Sacchetti non nasconde la preoccupazione generale.

 

 

“Mercoledì abbiamo giocato praticamente senza play – dice Sacchetti al sito ufficiale del club biancoblù – chiedendo a Logan forse un po’ più di ciò che poteva darci: siamo stati bravi nel primo tempo a contenerli e trovare il canestro, chiudendo il secondo quarto in vantaggio. All’inizio della terza frazione però abbiamo abbassato l’intensità e loro ci hanno subito punito con Tavares, che eravamo riusciti a chiudere meglio nei primi venti minuti. Abbiamo patito molto sotto canestro concedendogli questo break che ha determinato la partita. Da quel momento non siamo riusciti a imporci con la giusta intensità. Sappiamo che quando ci sono questi cali poi è difficile recuperare soprattutto in Europa e in un campo come quello dell’Herbalife”.

Che avversario sarà l’Enel Brindisi di Piero Bucchi? “Non guardo agli ultimi risultati perché secondo me non sono indicativi: è una squadra completa con un roster profondo e che ha molte bocche di fuoco sulle quali contare. Hanno un buon atletismo da imporre con i tre James, Eric e Mays. Noi però pensiamo alla nostra situazione e al bisogno di partire con la giusta intensità fin dall’inizio: abbiamo mostrato di poter fare bene con questa aggressività pronunciata fin dal primo minuto. Ora pensiamo a recuperare gli acciaccati”.

 

 

Come detto, preoccupano gli infortuni. Anche se ufficialmente mancherà solo Sosa. “Sono tutti arruolabili tranne Sosa, che abbiamo tenuto fermo per precauzione, e Dyson che a Gran Canaria ha giocato senza allenarsi. Ora speriamo di farlo scendere in campo a Brindisi con almeno un allenamento sulle spalle”.

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