Cagliari, tutto come previsto

Deiola, Fossati, Giannetti e Krajnc: chi di loro giocherà contro il Latina?
Il Cagliari è lì dove voleva essere, gol di Valjent più gol di Valjent meno. Tre vittorie e un pareggio sono ruolino ottimo per la corazzata rossoblù che si prefigge di ammazzare il campionato di Serie B, ma che sa e ha capito come sulla strada del trionfo ci sia ben più di un ostacolo. Cadetteria equilibrata, difficile da decifrare e tanto altro, ma ciò che resta fermo, al momento, è la solidità di un gruppo come quello rossoblù che ha il merito di non tradire le attese.
La vittoria sulla Virtus Entella, decisamente inferiore e portata sul binario dell’equilibrio grazie al casuale vantaggio repentino, ha certificato come anche il “Cagliari due” sia sul pezzo. Era la grande paura della vigilia – quella che le seconde linee non fossero all’altezza dei titolari e che troppi cambi sconquassassero la macchina -, e bisogna dire che dopo un minuto il copione pareva quello. Poi i sardi hanno ruminato calcio, lentamente e con pazienza, con due rigori che al netto di polemiche sterili sono stati conseguenza della superiorità esistente e legittimata. I sardi si approcciano così al Latina, paradossalmente, con indicazioni più confortanti di quelle post-Avellino con cui si recarono in Liguria.

Davide Di Gennaro, l’anno scorso al Vicenza
Al Sant’Elia, sabato scorso, c’erano state trame avvolgenti e sfuriate spezza gambe per gli irpini, ma anche paurosi sbandamenti difensivi tuttora da valutare e curare. Non poteva essere la Virtus Entella a infilare il dito nella piaga, non dovrà essere un Latina che è squadra brutta e coriacea in casa come fuori, al quale il Cagliari dovrà subito inibire le velleità. Funziona quasi tutto in casa Cagliari, all’alba di un ciclo che dopo i nerazzurri pontini metterà davanti in rapida successione Pescara e Cesena. Indovinare o prevedere le scelte di Rastelli è sostanzialmente impossibile, e allora meglio guardare indietro per valutare ciò che è stato.
Il recente passato dice che Joao Pedro e Farias sono in forma splendida, e rinunciarci è davvero difficile. L’ex Palermo piace sia nella versione trequartista sia in quella di mezzala, mentre l’ex Foggia ha dimostrato di essere di un’altra categoria per qualità tecnica e velocità, oltre al senso del gol che (mancando) lo aveva reso zimbello solo pochi mesi fa. Con la coppia Joao-Farias in campo, si può giocare con una mezzala di corsa come capitan Dessena (o Deiola), mentre due incursori di quantità rischiano di togliere qualcosa a una manovra dove Di Gennaro diventa fonte unica di gioco e quindi curata particolarmente dagli avversari. Se Murru (salvatosi nel secondo tempo a Chiavari) otterrà come probabile una nuova chance, e Balzano ritroverà il suo posto a destra, in mezzo il balletto è sempre il solito (Krajnc-Salamon-Capuano per due posti): tutti e tre titolari, tutti e tre con pregi e difetti, tutti e tre cui è difficile rinunciare. Se la discriminante (ma non ce lo dirà mai) per Rastelli è la diversità di piede, le scelte sono fatte, ma la coppia sloveno-polacca avrebbe davvero pochi eguali. E davanti? Sau-Melchiorri coppia titolare, ma che goduria vedere Giannetti correre da una parte all’altra e Cerri rimbalzare ogni difensore creando punizioni, rigori e sponde. Certo, era l’Entella, ma Rastelli può solo sorridere.
Fabio Frongia
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