Serie D – Selargius vicino al crac, Gaia: “Situazione drammatica, tutto dipende da Emiliano Melis. Altrimenti Equitalia…”

Il Selargius ha le ore contate? (foto: Gianluca Zuddas)
Il Selargius rischia di chiudere bottega. Subito, tra poche ore. La società granata lo rende noto con una conferenza stampa convocata nel pomeriggio al “Virgilio Porcu”, dopo un confronto di circa un’ora con la squadra, accolta dal presidente Antonio Gaia e dal direttore sportivo, Ovidio Concu, prima di quello che sarebbe dovuto essere l’allenamento di metà settimana in vista della gara di Terracina. Invece Mannoni e compagni non hanno indossato scarpini e attrezzatura tecnica, bensì ascoltato le parole della dirigenza che spiegava loro la drammatica situazione.
“Siamo arrivati ad un bivio – esordisce Antonio Gaia – La situazione si è evoluta in negativo nelle ultime settimane, prendendo una piega drastica e tragica. Mancano all’appello i contributi della Regione e del Comune, su cui facevamo affidamento per continuare la stagione. Siamo in presenza di due cartelle esattoriali di Equitalia, una di circa 18 mila euro e l’altra di circa 66 mila euro, di cui non eravamo a conoscenza, relative alla precedente gestione”.
Il presidente continua. “Sono andato personalmente da Equitalia lo scorso 2 marzo, una volta ricevute le due cartelle, e sono venuti fuori accertamenti totali per 350 mila euro. Per questo tutti i contributi entranti (58 mila dalla Regione, 26 mila dal Comune ndr) sono finiti sotto la lente di Equitalia. Siamo in difficoltà, tutto ruota attorno alla vertenza con Emiliano Melis, che assieme al suo legale deve rinunciare all’atto cui ha dato esecuzione per riscuotere gli assegni non pagati. Occorre trovare un accordo con Melis, altrimenti non possiamo andare avanti, finora abbiamo anticipato, come soci, le spese necessarie per sopravvivere, ma non è più possibile”.
La pendenza con Emiliano Melis ammonta a circa 25 mila euro per un totale di due assegni, mentre la Regione ha invitato il Selargius ha trovare un punto d’incontro con Equitalia per sbloccare i contributi. “Tutto dipende da Melis – ribadisce Gaia – deve capire che se non incassa il Selargius non incasserà neanche lui, nemmeno una minima parte di ciò che gli spetta, perché arriverà Equitalia come un uragano e sarà tutto finito. Non abbiamo un centesimo per fare le trasferte, l’agonia deve finire, i giocatori non possono più essere illusi. In questo momento Emiliano Melis blocca tutto, lui e il suo legale Gabriella Mameli devono decidere cosa fare, speriamo si convincano a rinunciare all’atto esecutivo. In quel caso, unica e ultima speranza, potremmo chiudere la stagione e non lasciare per strada circa 300 ragazzi, dalle giovanili alla prima squadra”.
Ma come si è arrivati a questa situazione? “L’abbiamo ereditata – continua Gaia – Ho portato tutto alla Sezione Tributaria della Guardia di Finanza, perché noi dobbiamo pagare per i nostri errori, non per quelli degli altri. Ci sono accertamenti per 350 mila euro risalenti al quadriennio 2004-2008, ma dal 2009 a oggi si arriva a 1 milione di euro di debiti con l’Agenzie delle Entrate per IVA non pagata”.
E adesso quali sono le tappe? “Emiliano Melis deve ritirare gli atti esecutivi, a quel punto soddisferemmo Equitalia e potremmo incassare, finendo il campionato e rispettando (almeno in parte) gli impegni presi. Il giocatore deve avere buon senso, perché se non incassa il Selargius non incasserà neanche lui, nemmeno un centesimo, visto che Equitalia è cliente privilegiato. Melis si deve accontentare per salvare la nave, la Regione sbloccherebbe le risorse e io presenterò un piano di rientro ad Equitalia. E’ una situazione che abbiamo ereditato, la Regione vuole un atto scritto che attesti la rinuncia a procedere da parte del legale di Emiliano Melis”.
Ci sono margini per prendere tempo e rinviare la gara di Terracina? “Ci proveremo, se sarà il caso. Noi non abbiamo nulla da guadagnarci dal punto di vista economico, si tratta di salvaguardare i ragazzi. Io, come ho detto anche a Melis, penso sia meglio mezzo piatto pieno che uno intero vuoto”.
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Il Cagliari, notoriamente al fianco del Selargius in questa stagione, cosa ne pensa, anche alla luce della presenza di Marroccu come garante in alcuni frangenti caldi degli scorsi mesi? “C’è amicizia e disponibilità dal Cagliari Calcio, che ci dà una grossa mano ma non può, essendo una S.p.A., darci soldi. Ci è vicino, ci sentiamo sempre con Carta e Marroccu, ma di più non si può fare. C’è un rapporto di collaborazione e il progetto di fare una società satellite del Cagliari, che in questi mesi ha portato cortesia ed esperienza”.
Ancora sulla situazione del giocatore. “Melis ha assegni relativi a settembre 2011 – dice Gaia – perché non si è fatto avanti, che so, nel 2013, e invece lo fa oggi? Si parla di un’azione sugli assegni, non sui 7500 euro di accordo economico, c’è una palese violazione della clausola compromissoria peraltro. Purtroppo la situazione è drammatica, ripeto, la convenzione con il CONI e il Comune per il progetto legato alla cittadella sportiva era a buon punto, chiaro che la scomparsa del Selargius Calcio farebbe naufragare tutto. Nessuno, al posto nostro, si comporterebbe diversamente da quello che stiamo facendo. Avevamo programmato che a inizio marzo sarebbero arrivati i contributi regionali, la situazione deficitaria che ci siamo trovati ad affrontare rischia di far chiudere tutto”.
Fabio Frongia
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