Il credito del Cagliari e un avversario che guarda in alto: il colpo rossoblù è sempre in canna

Zdenek Zeman, allenatore del Cagliari dal luglio 2014
Il risultato è casuale, la prestazione no. Basta una delle citazioni più celebri di Zdenek Zeman per poter costruire il ponte immaginario che lega Cagliari-Milan all’incontro di questa sera tra la Lazio e i rossoblù.
I tifosi rossoblù hanno ancora negli occhi la squadra che, nel turno infrasettimanale, ha messo sotto il Milan per novanta minuti, mancando l’appuntamento con la prima vittoria casalinga a causa della scarsa precisione sotto porta. A fare da contraltare alla delusione per i due punti persi rimane la soddisfazione per una prestazione completa, di alto livello difensivo e, occasione fallite a parte, offensivo. Una prestazione sorprendente, considerati i tempi: il gioco collettivo e arrembante che ha in mente Zeman ha bisogno di lavoro e applicazione, di metabolizzazione dei suoi meccanismi fondamentali e dunque di un lasso di tempo maggiore.
Il Cagliari apprezzato contro il Milan di Inzaghi ha messo in campo invidiabile compattezza, abbinata alla voglia di fare la partita e alla lucidità atletica. Conti e compagni hanno saputo rimanere corti per più di settanta minuti, giocando compatti, muovendosi lungo tutto il campo da gioco senza mutare le distanze tra i reparti.
Nell’opera collettiva sono poi emersi i singoli: Balzano ha mostrato di aver raggiunto la condizione ottimale, esprimendosi al meglio in entrambe le fasi; la coppia di centrali composta da Ceppitelli e Rossettini ha già messo in soffitta il ricordo di Astori; Lorenzo Crisetig ha dato ulteriore prova della sua crescita dirompente, mutuando il ruolo senza alterare lo spessore della sua prestazione; in avanti il tridente si sta avvicinando sempre più a ciò che caratterizza, da sempre, le prime linee zemaniane: movimento, tagli, combinazioni da mandare a memoria. La rete di Ibarbo ne è una dimostrazione, con l’asse esterno-punta sulla fascia sinistra e il taglio dell’esterno opposto nel cuore dell’area a sfruttare palla e spazio creati dal “numero 9”.
C’è poi il capitano, Daniele Conti, il cui ritorno in grande stile è ulteriore motivo di orgoglio e speranza per i tifosi. Proprio nel momento in cui i detrattori si auguravano uno screzio tra Zeman e la bandiera, il campo ha dimostrato la totale unione d’intenti tra i due. Nato trequartista e laureatosi mediano all’Università di Cagliari, con docenti d’eccezione quali Allegri, Ballardini e Giampaolo, Conti è ora in grado di coniugare le due fasi ricoperte in carriera, garantendo buona copertura alla difesa e mettendo a disposizione dei compagni la grande qualità di cui è in possesso: l’assist servito ad Avelar dopo pochi minuti (poi vanificato da Ibarbo) è una giocata di classe assoluta. Tuttavia, il capitano può migliorarsi ulteriormente, apportando piccoli accorgimenti al suo modo di giocare. Si incazzerà (il copyright è tutto suo) ancora, ma meno tocchi e più pressing sui portatori di palla avversari sarebbero ben graditi e più inclini al tipo di gioco della squadra.
I bei segnali lanciati dalla squadra mercoledì scorso e, più in generale, nelle ultime uscite, consentono di attendere la sfida di questa sera con fiducia e ottimismo.
Per esprimere il suo potenziale, il Cagliari ha bisogno di affrontare squadre che giochino a viso aperto, o che quantomeno non si chiudano dentro la propria trequarti sperando di poter lucrare sull’errore dell’avversario. La Lazio, che giocherà per il terzo posto, cercherà di mettere in campo le sue qualità migliori per avere la meglio sui rossoblù. Le chiavi dell’incontro potrebbero essere le due difese: da un lato Murru, all’esordio stagionale dal primo minuto, avrà in Candreva un importante banco di prova per convincere Zeman di aver fatto notevoli passi avanti dal punto di vista tattico; dall’altro, la difesa della Lazio, che ha nella lentezza il proprio tallone d’Achille, si troverà di fronte il tridente più rapido del campionato, dal punto di vista delle caratteristiche dei giocatori e degli schemi proposti.
La Lazio per il terzo posto, il Cagliari per dare sostanza a una classifica che non rende merito ai rossoblù per quanto messo sul campo da due mesi a questa parte. I rossoblù non sono affatto inferiori a Sampdoria, Genoa e Udinese, che occupano le prime posizioni della classifica a ridosso di Juventus e Roma. Il solo modo per dimostrarlo è scendere in campo con la massima convinzione e la voglia di lottare per portare a casa il risultato pieno.
Niccolò Schirru