Il granatiere, il pennello e il navigato: ecco il tris del Cagliari

Luka Kranjc

Luka Krajnc

Il calciomercato del Cagliari vive, in questi giorni, attimi ad alto tasso di frenesia. Giulini e Capozucca sono all’opera per mettere a disposizione del tecnico Rastelli, sin dai primi giorni di ritiro, una squadra quanto più simile a quella che si presenterà ai nastri di partenza del prossimo campionato di serie B. Già in ritiro da domenica sera, lunedì verranno ufficializzati gli ingaggi di Luka Krajnc, Davide Di Gennaro e Roberto Colombo.

Luka Krajnc è l’uomo individuato dalla dirigenza per raccogliere l’eredità di Luca Rossettini, trasferitosi a Bologna. Classe ’94 e dotato di un fisico portentoso (188 cm), Krajnc sbarca in Italia nel 2011 fortemente voluto dal presidente del Genoa, Enrico Preziosi, abile a battere la concorrenza di diversi club (si parlò di Chelsea e Fiorentina) e ad assicurarsi le prestazioni di questo ragazzone per cui in Slovenia si scomodavano paragoni ingombranti con Alessandro Nesta, in virtù della sua imperiosità nel gioco aereo e di una buona tecnica di base. E’ reduce da due stagioni in prestito al Cesena, condite da 44 presenze e 1 gol, che non gli sono valse però la conferma da parte di Gian Piero Gasperini, tecnico del Genoa, se è vero che sia stato lo stesso allenatore ad appoggiare (contro il parere del suo presidente) la cessione del giovane centrale sloveno. Ecco chi è Luka Krajnc, nei piani di viale La Playa uno dei perni intorno al quale si costruirà il Cagliari edizione 2015/16.

Davide Di Gennaro, qui in maglia vicentina

Davide Di Gennaro, qui in maglia vicentina

Davide di Gennaro nasce trequartista, ma si è consacrato come regista, diventando uno dei migliori dell’ultima Serie B. Un aspetto che ha convinto il Cagliari ad aprirgli le porte della rosa a disposizione di Massimo Rastelli. Cervello e polmone del miracoloso Vicenza targato Pasquale Marino, Di Gennaro ha respirato nella scorsa stagione l’aria di una seconda giovinezza grazie ad una nuova impostazione tattica cucitagli addosso dall’ex tecnico del Catania e che ha fruttato quella che è stata, probabilmente, la miglior stagione della sua carriera. Dopo una carriera spesa sulla trequarti infatti, il centrocampista scuola Milan ha visto arretrare il suo raggio d’azione nel centro nevralgico del campo dove ha mostrato “piede educato” e visione di gioco. Una carriera sbocciata dopo anni in cui Di Gennaro sembrava soltanto bello a discapito dell’efficacia, fornita in modo discontinuo dietro le punte. A Rastelli il compito di farlo convivere eventualmente con Fossati e le altre mezzali più di quantità rispetto a lui, ovvero Donsah e Dessena, senza dimenticare il baby Barella.

Roberto Colombo

Roberto Colombo

Roberto Colombo invece, sbarcato a tempo record, rappresenta un puntello della campagna acquisti rossoblù. Reduce da quattro stagioni a Napoli nelle quali ha collezionato una sola presenza, il portiere brianzolo rivestirà il ruolo della chioccia al fianco di Storari, entrambi utili per la maturazione di Alessio Cragno (sul quale la società sembra voler puntare) e importanti uomini-spogliatoio dotati di quella indubbia esperienza (frutto di una carriera ventennale) indispensabile nei momenti critici della stagione, specialmente in una rosa dall’età media abbastanza bassa. E’ assai probabile perciò, che il suo arrivo in rossoblù avrà un peso più “dietro le quinte” che nel rettangolo di gioco.

 

Stefano Sulis

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