Il punto di Paolo Citrini – “Difficoltà normali, gli italiani sono un esempio. Il Poz? E’ come Inzaghi: lasciatelo lavorare”

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Nemmeno il tempo di gustare il successo all’esordio contro la Virtus, che la Dinamo Sassari deve già tornare al lavoro in vista di un vero e proprio tour de force: venerdì è previsto infatti lo storico approdo in Eurolega (domani in conferenza stampa verrà presentata la maglia appositamente realizzata) e lunedì, invece, la truppa biancoblù dovrà volare a Pistoia, dove in un PalaCarrara che si preannuncia come al solito bollente, ci sarà da affrontare la Giorgio Tesi Group dell’ex Linton Johnson. Ma analizziamo fatti e temi della prima giornata, come al solito, con il prezioso contributo di coach Paolo Citrini, assistente di Meo Sacchetti.
Coach, domenica sono arrivati i due punti. Ma che fatica…
“A memoria mi ricordo che tutte le squadre che vincevano un trofeo, una coppa o una competizione avevano grosse difficoltà nella partita successiva, a maggior ragione se è un esordio in campionato. Sapevamo che Bologna è squadra ben allenata e che non aveva niente da perdere, nel campionato italiano puoi perdere da chiunque e non puoi sottovalutare nessuno. Rivedendo la partita non abbiamo assolutamente snobbato Bologna che ha fatto una buonissima partita, abbiamo giocato a sprazzi, dobbiamo trovare la continuità e la mentalità giusta sempre perchè non puoi prescindere in un torneo durissimo come questo. Ogni squadra sarà dura da battere, ogni campo sarà difficile da espugnare, tutti con la Dinamo ora vogliono fare la partita della vita. Abbiamo otto giocatori nuovi ed è normale che possano succedere queste cose, ha fatto benissimo il coach a chiamare subito tutti all’ordine soprattutto dopo un trofeo vinto, ormai è passato, la stagione è durissima e dobbiamo subito rimetterci sotto con la testa a lavorare”.
Otto giocatori nuovi, ma il migliore contro la Virtus è stato uno della vecchia guardia: Jack Devecchi.
“Gli italiani hanno dato l’esempio di come deve essere sempre lo spirito Dinamo, Devecchi è diventato un giocatore di serie A, lo merita perchè ha sempre lavorato duro, ha costruito tutto, nessuno gli ha regalato niente e continua a lavorare per potersi migliorare, è un esempio per i ragazzini. Sosa ha avuto l’energia giusta dalla panchina, mentre Lawal ha fatto la differenza nel terzo quarto, il suo entusiasmo, il suo spirito sono fondamentali per il suo gioco e per noi.”
Ora sotto con l’Eurolega, e poi a Pistoia: due partite difficilissime che potranno rivelare qualcosa di più su questa Dinamo.
“Ci aspetta un doppio confronto durissimo, Novgorod è debuttante come noi ma ha preso americani di prima fascia e soprattutto ha anche due nazionali russi, in casa è davvero tosta, stesso discorso per Pistoia che è squadra da playoff, una partita alla volta”.La copertina della prima giornata spetta di diritto all’esultanza senza freni del Poz nel derby tra Varese e Cantù: tanti hanno applaudito, qualcun altro se l’è presa, qual è la tua opinione?
“Gianmarco ha sentimenti veri, è un puro e lo esterna a suo modo con semplicità, ma la cosa che non capisce la gente è che non deve considerarlo il conduttore di Ballando con le Stelle ma un allenatore molto capace perchè questo sta dimostrando, ha fatto un campionato strepitoso a Capo d’Orlando ed ora ha ridato entusiasmo a Varese. In questo sembra Inzaghi, merita di essere considerato per quello che fa in panchina non nelle conferenze stampa.”

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