Dinamo Sassari, analisi e pagelle – Compitino e nulla più: ecco promossi e bocciati

 

Una Dinamo Sassari opaca e brillante ha timbrato il cartellino, e nulla più. Eccessivo dire che abbia rischiato, perché in definitiva la Virtus Bologna è stata avanti solo nei primi minuti (4-12), ma i biancoblù hanno giocato al gatto col topo, in un modo che Meo Sacchetti (furente in sala stampa) ha definito “non da grande squadra”. Si sa, la Dinamo è squadra che, quest’anno più che mai, può giovarsi di talento, atletismo e profondità della panchina con pochissimi eguali nei confini italici. La consapevolezza di essere uno squadrone in tutto e per tutto va crescendo, e allora si rischia di inserire il pilota automatico e vivacchiare, tanto alla fine il risultato arriva. Così è stato contro le “vu nere”, che tornano a Bologna con tanta fiducia in vista dello scontro-salvezza di domenica prossima contro Capo d’Orlando. In casa sassarese si è pensato molto all’Eurolega di venerdì, impegno che già cinque giorni prima toglie energie mentali, ma quasi inconsciamente si è fatta selezione, dedicando alla Virtus Bologna l’attenzione minima. Un errore che sarà meglio evitare in futuro, a scanso di equivoci, guai e arrabbiature del coach.

Ecco le nostre pagelle:

David Logan: miglior realizzatore con 22 punti all’attivo e tanti minuti in campo per dare ordine agli attacchi a volte confusionari di Sosa e Dyson; detta i tempi giusti nei momenti importanti e difende sul play avversario dalla rimessa confermandosi uno dei migliori acquisti del mercato sassarese. Voto 7,5

Edgar Sosa: discreto bottino di punti per il play-guardia dominicano, la mano è buona e non ci pensa su due volte quando c’è da sparare da tre ma non ha convinto totalmente, il ragazzo può rivelarsi il cambio degli esterni col giusto sprint. Voto 6

Rakim Sanders: brutta prestazione per l’ala piccola statunitense, è parso ancora un pò imballato rispetto ai compagni, prova a sbattersi in difesa e rifila un paio di stoppate ma il tabellino indica zero punti; tanto potenziale oggi rimasto inespresso. Voto 5

Giacomo Devecchi: ottima partita per il Ministro della Difesa bianco-blu che si guadagna i minuti sul campo; grande difesa prima su Fontecchio e poi sullo scatenato Allan Ray, ma è anche produttivo in fase realizzativa. Voto 7,5

Shane Lawal: corre, salta, schiaccia e stoppa convincendo anche i tifosi del Palaserradimigni; non teme la mischia e vola a inchiodare ben cinque volte sui giocatori bolognesi; sembra proprio essere l’uomo giusto per un ruolo storicamente complicato per la Dinamo. Voto 7

Massimo Chessa: entra per pochissimi istanti di partita, impossibile dargli una valutazione. Il compito è di evitare eventuali problemi di falli ai titolari. NV

Jerome Dyson: dobbiamo abituarci a vedere un tipo di play completamente diverso dai precedenti ma nonostante tutto smazza ben 7 assist per i compagni e fa slalom tra i difensori avversari prendendosi diversi falli ma va un po’ fuori giri e perde qualche pallone di troppo. Voto 6,5

Brian Sacchetti: come Devecchi anche lui deve lottare per farsi spazio tra i tanti giocatori stranieri ma lo zoccolo duro della squadra quando viene chiamato a rapporto non delude; 15 minuti proficui con tripla e giocate utili. Voto 6,5

Manuel Vanuzzo: neanche un minuto per il capitano quest’oggi. NV

Jeef Brooks: grande paura per la rovinosa caduta sul parquet dopo lo scontro con Mazzola, torna in campo e gioca una buona partita, ha la faccia giusta e in difesa si sbatte come un matto facendo valere il suo atletismo. Voto 6,5

Miroslav Todic: non è decisamente la sua giornata, ci aveva abituato a ottime prestazioni nel precampionato anche con minutaggi importanti ma oggi non riesce a incidere. Voto 5

Marco Cusin: primi due punti in campionato in casacca Dinamo per il pivot della Nazionale, cinque minuti e poi sempre in panchina. NV

Meo Sacchetti: infuriato in sala stampa per l’atteggiamento dei suoi giocatori, ne salva pochi, non ha visto la cattiveria adatta a chiudere la partita senza lasciare nulla agli avversari; un esordio in campionato nasconde sempre delle insidie (soprattutto dopo la vittoria in Supercoppa) e nessuno ti regala niente. E’ bravo nel concedere minuti a chi voleva guadagnarseli, lascia invece a lungo seduto Cusin. Un appunto sulla questione atteggiamento, che gli vale il “meno” al fianco del voto: se la squadra non è entrata col piglio giusto, un po’ di responsabilità è sempre, necessariamente, anche del coach. Voto 6-

STATISTICHE VIRTUS BOLOGNA

a cura di Pietro Sanna