Astana, altro caso di doping: l’UCI valuta revoca licenza WorldTour al team di Aru e Nibali
La Astana, uno dei più importanti team ciclistici, che si avvale delle prestazioni (tra gli altri) del sardo di Villacidro Fabio Aru – terzo all’ultimo Giro d’Italia, quinto alla Vuelta – e del vincitore del Tour de France 2014 Vincenzo Nibali, rischia di vedersi tolta la licenza WorldTour per la prossima stagione. Una clamorosa decisione potrebbe essere presa dalla Federazione Internazionale di ciclismo (Uci), che potrebbe arrivare dopo la riscontrata positività dello stagista Ilya Davidenok, considerato una promessa del ciclismo mondiale. Positivo ad uno steriode anabolizzante durante il Tour de l’Avenir, quando vestiva la maglia della Nazionale kazaka, è il terzo caso in pochi giorni per la squadra diretta da Alexandre Vinokourov, anch’egli pizzicato durante la carriera di corridore.
In attesa delle controanalisi che l’atleta potrà chiedere (potrebbe esserci il caso di autorizzazione all’assunzione di farmaci per uso terapeutico), una nuova macchia compare sul team giallo-celeste, come noto molto potente e influente nel Palazzo delle due ruote. Intanto, sospeso il corridore, l’UCI ha comunicato l’intenzione di chiedere alla Commissione Licenze di “sottoporre a completa revisione la dirigenza e il regolamento antidoping interno” della formazione kazaka. Nei prossimi mesi dunque la squadra dovrà comparire di fronte alla commissione che valuterà “l’adesione ai criteri etici della squadra in modo che possano essere prese le misure necessarie”, dovendo inoltre stabilire “se e in quale misure la squadra e/o la sua dirigenza è responsabilie per gli eventi recenti”. Il massimo organismo internazionale potrebbe anche decidere per misure drastiche, revocando la licenza WorldTour per la prossima stagione.
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