Atletica – Superpremio 2014, pochi atleti in gara: i risultati. USSI Sardegna, premiati Palmas, Salaris e Gonone Dorgali
Si è svolta sabato 6 settembre a Cagliari la tredicesima prova del circuito agonistico Superpremio 2014. Pochi gli atleti che si sono presentati al Campo Coni: appena 79, di cui 64 delle categorie assolute. Il forte maestrale ha invalidato numerose prove di velocità e di salti. Tra i risultati degni di nota, sottolineiamo i seguenti: Francesco Pianti vince i 100 metri in 10”81 (+2.6); Mattia Piredda vince i 400 metri (50”56) precedendo l’allievo Daniele Pisanu (51”62); Alessandra Marceddu si impone sui 100 metri su Daniela Lai (12”13 contro 12”26, +1.9); Nadia Neri vince i 400 metri (58”51); Giulia Marcello salta i 3.20 nell’asta; nel triplo Daniela Lai si conferma ad ottimi livelli con 12.52 (+3.0); nel disco Elisa Pintus vince con 36.39; nel martello vittoria a Sofia Atzeni con 39.46.
Intanto c’è stato spazio anche per l’atletica sarda a Olbia, negli spazi del GeoVillage Hotel, alla consegna dei premi USSI Sardegna 2014 (Unione Stampa Sportiva Italiana). Presente anche il Presidente del CONI Giovanni Malagò, che ha premiato Sara Palmas, Filippo Salaris e la Gonone Dorgali per l’Atletica Leggera. “Ho una casa a Porto Rotondo dove la mia famiglia viene da sempre – ha detto a La Nuova Sardegna – Mi sono divertito parecchio nei tornei di tennis giocati tra Porto Cervo, Olbia, Santa Teresa. In un periodo in cui i tennisti, nel mezzo della stagione, venivano spesso da queste parti”. Malagò, ai microfoni del quotidiano sassarese, ha parlato anche dello sport sardo: “Conosco molto bene la realtà sarda, occorrerebbe un’azione meno estemporanea, ma mi rendo conto che non è facile. Sono in continuo contatto col presidente Fara, sono convinto che il lavoro sulla scuola possa dare un contributo. Per quanto riguarda il Cagliari, sono molto contento della riapertura del Sant’Elia. Gli faccio un in bocca al lupo, ovviamente. Tavecchio? Non posso non tenere conto delle democratiche regole del gioco. Buon senso vorrebbe che ci si muovesse sempre per il bene comune. E in determinate situazioni sarebbe opportuno fare un passo indietro, se necessario. Ma una volta fatta l’elezione, la partita è chiusa e si faccia quello che interessa a tutti e non a pochi”. Rapporti definiti “ottimi” con il presidente cagliaritano della Federtennis Angelo Binaghi, “come, a parte qualche eccezione, quelli con gli altri presidenti federali. Ho letto le interrogazioni parlamentari sulla gestione della FIT, devo dire che è in buona compagnia. C’è un ministero vigilante – ha tagliato corto Malagò – e un comitato olimpico che, per ciò che riguarda la propria parte di competenza, tiene fede al suo ruolo”.
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