Palermo-Cagliari: il “Palazzo” contro i rossoblù, la “spaziale” non fermerà i campioni e il furente “Filosofo”

Gigi Riva in azione contro il Palermo

Gigi Riva in azione contro il Palermo

Palermo-Cagliari è una sfida ricca di fascino. Le due compagini isolane si sono misurate fin dalla prima apparizione dei sardi in un campionato nazionale. La prima occasione di sfida tra le due squadre è offerta dal torneo di semifinale, che dava l’accesso al girone finale di promozione alla nuova Divisione Nazionale Serie B. Il Cagliari, dopo una rincorsa esaltante sul Tivoli, si piazza al primo posto del suo girone ed accede di diritto, come già detto, al girone di semifinale. Il Cagliari parte subito bene battendo il Foggia. Nella seconda giornata, il 9 giugno 1929, gioca a Palermo contro i rosa-nero. Alcune decisioni arbitrali peseranno sull’esito dell’incontro. Il Palermo va in vantaggio nel primo tempo con una rete di Scioscia: l’arbitro prima fischia il fuorigioco, poi inspiegabilmente assegna il vantaggio. Il Cagliari, che marca una leggera supremazia di gioco, pareggia nel secondo tempo con Antonio Risalbi e si porta in vantaggio con una rete dello stesso, l’arbitro non è dello stesso avviso e non concede la rete. La palla, infilatasi all’incrocio dei pali, sbatte sul ferro di sostegno della rete e ritorna in campo. Il direttore di gara, nell’impossibilità di verificare con certezza la rete, decide di non concederla. All’80’ Lopez II segna il definitivo vantaggio per i palermitani. Il Cagliari in quel girone sarà funestato da decisioni discutibili che lo porteranno a perdere due gare a tavolino, tra cui quella di ritorno con il Palermo a Cagliari.

Le due squadre hanno modo di confrontarsi nel successivo torneo di Prima Divisione Sud, torneo che equivale all’attuale Lega Pro. Il Palermo vincerà il girone ed accederà alla Serie B, dopo aver partecipato al girone finale. Il Cagliari gioca un ottimo campionato e si piazza al quinto posto, preparandosi così al grande salto della stagione successiva che lo porterà in Serie B. La gara col Palermo si gioca il 27 ottobre 1929 allo stadio Ranchibile, esattamente due giorni prima del famigerato “martedì nero” che determinerà il crollo della borsa di New York. Una partita equilibratissima viene decisa da una sfortunata autorete di Aiello del Cagliari, che devia nella propria rete un tiro di Negri destinato a spegnersi sul fondo.

Una nuova occasione per sfidare i siciliani si presenta nel torneo di Serie B 1931-32: agli uomini di Erbstein nell’incontro d’andata, giocato a Cagliari, riesce l’impresa di batterli per 1 a 0. La gara di ritorno si gioca nel nuovo stadio, appena inaugurato 4 mesi prima e tuttora campo del Palermo, che all’epoca si chiamava Stadio del Littorio. Il Cagliari si schiera con Cenzo Soro tra i pali, Lauro, Guerrini, Ossoinach, Chiantini, Traversa, Fradelloni, Filippi, Ostroman, D’Alberto, Clemente. Il Palermo parte subito forte e segna al 2’ con Banchero su suggerimento di Ruffino, ma la squadra di casa compie l’errore di sottovalutare il Cagliari che, grazie a diverse ripartenze, mette in crisi la difesa rosa-nero. In una di queste discese D’Alberto, complici anche diversi errori della difesa, coglie il pareggio a metà della prima frazione. I sardi pensano di avere il risultato in cassaforte e si chiudono a riccio. Ad un quarto d’ora dalla fine un calcio di punizione di Radice riporta in vantaggio il Palermo, prima che in pochi minuti Ziroli, con un uno-due micidiale, congeli il risultato sul 4 a 1 finale. Al Cagliari rimane il merito d’aver dato del filo da torcere alla capolista, che poi a fine stagione conquisterà la Serie A.

Dalla promozione palermitana passiamo allo scudetto del Cagliari, negli oltre 35 anni che intercorrono tra queste due sfide, Cagliari e Palermo si confrontano numerose volte. Ma veniamo al 14 dicembre 1969: si gioca la dodicesima giornata, la sfida testa-coda non dovrebbe impensierire più di tanto il Cagliari che ormai sta prendendo il largo, mentre le avversarie si stanno sgretolando una dopo l’altra. Unica incognita è l’epidemia d’influenza, quell’anno chiamata “spaziale”, che ha falcidiato gli uomini di Scopigno. Riva e Domenghini non riescono ad inquadrare lo specchio della porta, per contro Albertosi deve impegnarsi più volte per salvare la propria rete, al 31’ respinge un tiro di Bercellino. L’attaccante palermitano riprende la sfera di testa e ad Albertosi battuto ci pensa la traversa a salvare il risultato. Il numero uno della nazionale nulla può 9′ dopo, quando dopo un’elaborata azione di Pelizzaro, Troja segna di testa in tuffo a non più di mezzo metro da terra. Il Cagliari non riesce a reagire ed il Palermo porta a casa una preziosa vittoria, abbandonando momentaneamente l’ultimo posto in classifica. Sarà la partita della celeberrima maxi-squalifica ai danni di Manlio Scopigno (6 mesi) per insulti clamorosi al guardalinee. Per quanto riguarda le sole sfide giocate in Sicilia il risultato con più reti di scarto per il Cagliari è il 3 a 1 del 7 aprile 2007. Per quanto riguarda il Palermo la vittoria migliore si registra il 3 maggio 2009, quando i rosa-nero vinsero per 5 a 1.

Incontri totali 58
Vittorie Cagliari 22 (70 reti)
Vittorie Palermo 14 (62 reti compreso lo 0-2 a tavolino del 30-06-1929)
Pareggi 22
A Palermo 29
Vittorie Cagliari 3 (24 reti)
Vittorie Palermo 12 (42 reti)

A cura di Mario Fadda

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