Torres, ecco Vincenzo Cosco: “Fondamentale l’equilibrio tattico. Si parte dal 4-2-3-1″ Lungo stop per Bottone

Postato il 26 nov 2014
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Vincenzo Cosco Torres

“Eravamo rimasti al 17 agosto, dopo la partita di Aversa, dove avevamo cominciato benissimo”, le prime parole di Vincenzo Cosco da allenatore della Torres. Il tecnico molisano non era stato presentato in estate, è la prima volta che i tifosi e gli addetti ai lavori sentono la sua voce. Nei ricordi dell’allenatore la prova in terra campana, contro una formazione imbottita di giovanissimi. “Purtroppo ho avuto delle problematiche familiari – dice Cosco – quando incontrai per la prima volta il presidente e il direttore fui contentissimo, tanto da volermi trasferire con tutta la famiglia. Purtroppo mio figlio ha avuto dei problemi, mia figlia doveva fare l’ultimo anno della scuola, ho avuto dei problemi in famiglia e con molto disappunto ho dovuto rinunciare. Per tre mesi non mi sono sentito con la società, lunedì mi è arrivata la chiamata di Capitani, si vede che era destino il mio approdo alla Torres. Avevo riflettuto tanto in questi mesi, pensando all’occasione persa ad agosto, andando via, ora sono felice”.

Sulla squadra: “La conosco bene, è creata con un certo criterio. Penso che la Torres abbia le potenzialità per raggiungere l’obiettivo salvezza, con un campionato non tranquillo ma dignitoso. L’inizio è stato ottimo, ha dimostrato il valore della rosa, poi purtroppo le cose non sono andate bene. Ho trovato una squadra con buona cultura del lavoro, ben predisposta, sono contento e dico che molti meriti li ha Costantino”. Che squadra sarà la Torres di Costantino? “Equilibrata, con motivazione e forte organizzazione, come richiede il calcio moderno. E spero anche un senso di appartenenza superiore in quanto formazione sarda, perché voi nell’Isola avete questa grande dote”. La Torres ha scelto di perseguire il criterio dell’età media per ottenere i contributi della Lega: “E’ giusto creare il giusto mix tra giovani e vecchi, sotto la supervisione dell’allenatore e della società. E’ fisiologico che i giovani facciano degli errori, ma ci vuole pazienza”.

Nucifora, Cosco e Capitan i in conferenza stampa

Nucifora, Cosco e Capitan i in conferenza stampa

In estate avevamo visto una Torres con un 4-2-3-1, si riparte da lì? “Non sono uno schematico, però è chiaro che i giocatori che abbiamo noi portano a quel tipo di organizzazione. Purtroppo c’è stata sfortuna con gli infortuni di giocatori importanti. Cercherò di dare fiducia a quei giocatori che hanno presenziato di meno nell’undici per costruire il 4-2-3-1 e applicare la mia filosofia di gioco”. Chi pensa di riabilitare tra quelli che hanno giocato meno? “Ho visto i minutaggi dei vari giocatori, a parte pochi titolarissimi direi che è stato molto distribuito. Elogio Testa, abbiamo un ottimo portiere”, dice Cosco imbeccato da Nucifora.

La Torres sembra mancare di un regista? “Tutte le squadre hanno delle carenze, ma quale squadra al mondo non le ha? Io penso che l’infortunio di Bottone sia pesantissimo, perché dà personalità in mezzo. Dobbiamo cercare di fare più punti possibili, poi a gennaio vedremo il budget e le esigenze che si presenteranno”. Bottone come sta? “E’ una telenovela – risponde Capitani – ha avuto un consulto recentemente con il medico. Dovrà essere sottoposto a piccolo intervento, quindi i tempi si allungano”, conclude il presidente prima di salutare la compagnia.

Sul campionato: “Si sta delineando, e le formazioni più complete si stanno conquistando le prime posizioni, come prevedibile. Real Vicenza e Bassano mi hanno fatto un’ottima impressione, grazie all’intensità di gioco davvero notevole. Per quanto riguarda la nostra squadra, dico che ancora ho avuto poco tempo per lavorare, ma il nostro atteggiamento dev’essere sempre di sicurezza e rispetto. La forza degli avversari deve essere sempre uno stimolo per dare tutto e di più”, dice a proposito della partita di Vicenza. “La mia idea è che quando abbiamo la palla noi dobbiamo sapere cosa fare – afferma Cosco – oggi abbiamo lavorato sul possesso, cercando 4-5 uscite per il portatore, nei prossimi giorni affronteremo la fase passiva. Mi piacerebbe imporre il gioco, questo sì”.

“Ho vinto 3 campionati di Serie D – ricorda l’allenatore in chiusura di conferenza stampa – in Serie C non ho mai allenato squadre di vertice. Io penso che in alcuni frangenti sia opportuno aggredire e rimanere alti, in altri no, ma di base penso sia fondamentale l’equilibrio”.

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