Andrea Feola studia da grande: “Semplicità e voglia di imparare… a giocare la palla” (AUDIO)
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Andrea Feola in conferenza stampa
Fa gli scalini di corsa e tre alla volta. L’anno scorso dalla Prima Categoria alla Serie D, quest’anno il balzo in cadetteria. Andrea Feola sarebbe probabilmente anche un ottimo atleta di salto in alto, ma madre natura ha preferito dotarlo di un talento più popolare: quello per il calcio. Muscoli reattivi, polmoni d’acciaio, piedi che si scoprono, a detta di un sorpreso diretto interessato, delicati e capaci di dare del tu al pallone. L’esordio dal primo minuto di domenica scorsa contro il Carpi, il quarto gettone stagionale, ne ha definitivamente sdoganato (e confermato) le tante belle parole spese nei suoi confronti, anche se il tabarchino incassa i complimenti, ringrazia, ma continua a volare basso. Umile e astuto, studia per diventare grande: i margini di crescita sono d’altronde notevoli.
La conferenza stampa di Andrea Feola
“Sinceramente all’inizio non ero molto tranquillo, pensavo di avere molta pressione addosso – esordisce Feola – invece, dopo il riscaldamento, mi sono tranquillizzato, i compagni mi hanno aiutato e a dir la verità, quel tiro al 13′ mi ha sciolto del tutto. In mezzo al campo mi sono trovato bene, ho toccato e giocato tanti palloni, anche se inizialmente abbiamo sofferto il loro centrocampo a tre. Noi in due facevamo fatica e non riuscivamo a intercettare la circolazione della palla”. E’ arrivata però la seconda sconfitta consecutiva e sabato al Comunale arriva il Palermo. “C’è grande rammarico, perché questa sconfitta non la meritavamo per niente, davvero una beffa perdere al 91′ in quel modo. I rosanero si commentano da sé, è una squadra cinica che sfrutta tutte le opportunità che gli capitano. Dovremmo fare molta attenzione, anche perché hanno una rosa composta da giocatori che farebbero un’ottima figura anche in Serie A”.
Che consigli e indicazioni ti dà mister Boscaglia? “Mi chiede di fare le cose semplici, perché un 21enne che arriva dall’Interregionale non è ancora pronto per giocare 30 partite in Serie B. Mi invita a guardare e a studiare gli altri centrocampisti, come Caccetta, Pirrone, Ciaramitaro e devo dire che quest’anno ho scoperto qualità insospettabili nel mio repertorio. Mi ero sempre considerato per lo più un recupera palloni, ma qui a Trapani ho scoperto che so giocare bene anche la palla, qualcosa che prima non mi veniva spontaneamente. Se dovessi giocare contro il Palermo? Cercherei di fare come a Carpi. Le cose semplici, senza strafare”. Chi va piano, va sano e va lontano, recita il proverbio. O anche a salti. Andrea Feola, padrone del proprio radioso futuro. Scommettiamoci.