• HOME
  • Chi siamo
  • Contatti
  • HOME
  • CAGLIARI
    • News
    • Mercato
    • Report
    • Amarcord
  • DINAMO
    • News
    • Mercato
    • Report
    • Amarcord
  • TORRES
    • News
    • Mercato
    • Report
    • Amarcord
  • CALCIO
    • News
    • Serie D
    • Nuorese
    • CALCIO FEMMINILE
  • BASKET
    • News
  • ALTRI
    • Calcio a 5
    • Atletica
    • VOLLEY
    • Pallamano
    • Nuoto
    • Boxe
    • Hockey
    • Motori
    • Tennis
    • Rugby
    • Vela
    • Golf
    • Baseball
    • Softball
  • RUBRICHE
    • Un caffè con…
    • Sport d’autore
BREAKING NEWS
Cagliari-Juventus, sala stampa – Zeman: “Subiti gol evitabili. Crisetig in panchina? Conti è un regista, lui no”. Allegri: “Sorpreso dalle scelte di Zeman”
Cagliari-Juventus, zona mista – Ekdal: “Nessuna paura!”. Avelar: “Crediamo in questo progetto”
Cagliari-Juventus, le pagelle – Il disastro nella partita più attesa, si salva solo Avelar
Il Cagliari delle sorprese nasce morto: la Juve passeggia e al “Sant’Elia” finisce 1-3
Cagliari-Juventus alle 19: c’è una Signora da stupire, ecco come lo farà Zeman
Torres, il patron Capitani: “Non mi disimpegno, sul mercato faremo il possibile”
IL BORSINO DEI SARDI – Burrai doma la Torres. Meloni è un’Ira di Dio, acuto di Aloia
Volley – Il programma del weekend: l’Hermaea Olbia sfida la capolista Bolzano
Football americano – Tempo di bilanci per i Crusaders Under 19
Calciomercato – Cagliari, Husbauer è sempre più caldo. Avelar incedibile

Dinamo, che testa! Allora non sei solo “corri e tira”… E sognando si impara

Postato il 20 feb 2014
da : Sardegna Sport
Comment: Off
Tag: dinamo sassari, dinamo sassari-bamberg, eurocup, meo sacchetti, Sassari
Brian Sacchetti (foto: Max Turrini - DinamoBasket)

Brian Sacchetti (foto: Max Turrini – DinamoBasket)

Ci credevano in pochi, inutile dire il contrario. L’impresa della Dinamo Sassari, capace di ribaltare la differenza canestri (doveva vincere di almeno 12 punti) contro il Brose Basket Bamberg nell’ultima giornata dei 32esimi di Eurocup ha dell’incredibile, per come è arrivata e perché c’era (e c’è) tanta stanchezza nelle gambe. Miracolo sportivo, evento più unico che raro, ennesimo passo nella storia, largo agli aggettivi per quello che la squadra biancoblù sta compiendo e ha realizzato negli ultimi 12 giorni. E se per qualcuno i numeri hanno un significato…

Non avevano grande fiducia nemmeno i tifosi sassaresi, bacchettati a dovere dal capitano Manuel Vanuzzo (stellare il suo 4/6 da tre punti) dopo la sbornia del Pala Serradimigni, accusati di essersi accesi solo dopo le triple da fantascienza dei cugini Diener. “Abbiamo bisogno di loro anche quando le cose non vanno benissimo – ha detto Vanuzzo – ringrazio la curva e il Commando che ha provato a trascinare gli altri, freddi settori”. E chissà che adesso, dopo la grande prestazione di metà settimana, i crediti di una Dinamo comunque in crescita esponenziale per quanto concerne il feeling con la piazza non aumentino ulteriormente.

Il segnale più importante post-qualificazione agli ottavi della seconda manifestazione continentale risiede però nella maturità mostrata dalla squadra di Sacchetti. Se prima della Final Eight di Coppa Italia, all’alba del proibitivo scontro contro l’EA7 Milano, si auspicava la classica partita “ignorante” con tante triple e soluzioni estemporanee baciate dalla buona sorte, stavolta pur avendo sotto gli occhi la stessa modalità di trionfo, ad essere decisive sono state flemma e sagacia. Abbiamo scoperto una Dinamo ragioniera, capace di scacciare la voglia di fare tutto e subito e il rischio di “strappare”, giocando con il cronometro per inibire le transizioni tedesche prima e congelando il mega vantaggio poi.

Un po’ come quando nel calcio occorre recuperare uno o due gol nella gara di ritorno, c’era il rischio di buttarsi avanti e forzare le soluzioni, con lo sguardo all’insù. Invece no, partita normale, obiettivo punto a punto e poi “cinque minuti da Dinamo”, ha ordinato Sacchetti. Paragone calcistico, ma anche ciclistico, quello con una tappa di pianura dove lavorare di gomiti per assicurarsi le posizioni migliori in vista dei 200 metri finali. E così è stato, la parte del Cipollini l’hanno recitata i Diener e Caleb Green, ma il “treno” è stato lungo, superlativo, fatto di triple (18/32 di squadra, 56,3%), raddoppi e difese. Con gli italiani (46′ in tre) trascinatori, capaci di sopperire alle magre di un ammaccato Gordon. Ed anche un pizzico di fortuna, che non guasta, perché all’andata Bamberg tirò con percentuali irreali, mercoledì ha scritto 4/20, dicasi 20%! “Mattoni” veri e propri, di Gavel, Harris e Smith, arrivati nel momento migliore, quando si faceva il pendolo tra l’agognato +12 e la cocente delusione.

Adesso si va a Berlino, facile citare Beppe Bergomi, ma ci si può anche limitare ad auspicare che lo stellone anti-Germania rimanga nelle tasche biancoblù. Dopo Oldenburg e Bamberg è il turno dell’Alba di coach Obradovic. Di sogno in sogno, passetto nella storia che tira l’altro, si può andare lontano. Perché fermarsi?

Fabio Frongia

  • google-share
Articolo precedente

Verso Torres-Bra – Daidola: “La Torres arriva tra le prime quattro. Tanti meriti a Cari”

Articolo successivo

SUPER SONDAGGIO – FINALISSIMA: E’ IL MOMENTO DI SCEGLIERE L’UNDICI PIU’ FORTE DI SEMPRE

Ti potrebbero interessare anche...

0

Torres, il patron Capitani: “Non mi disimpegno, sul mercato faremo il possibile”

Posted On 18 dic 2014
, By Sardegna Sport
0

Torres, Cosco: “Nessun passo indietro. Episodi decisivi, Monza annullato nei primi 20 minuti”

Posted On 17 dic 2014
, By Sardegna Sport
Stefano Sardara a colloquio con coach Meo Sacchetti
2

Improvvisazione e cecità, così i buoi scappano… Dinamo Sassari, guarda in faccia i problemi, quelli veri

Posted On 17 dic 2014
, By Sardegna Sport
0

Eurocup – Dinamo Sassari con Banvit Bandirma, Gran Canaria e Buducnost Podgorica

Posted On 17 dic 2014
, By Sardegna Sport