Il mondo del pallone piange la scomparsa di Angelino Fiori. All’età di 67 anni l’istrionico allenatore si è tolto la vita questa notte nella sua abitazione di Sorso.
Classe 1946, il “professore” (era insegnante di materie letterarie), dopo una discreta carriera da calciatore in cui ha indossato le maglie di Sorso, Usinese, Ittiri e Sennori, ha intrapreso la carriera di allenatore a partire dal 1976, anno in cui conseguì il primo patentino, quello dei dilettanti.
Vice allenatore nella Torres di Vanni Sanna nella stagione 1981-82, Fiori ha conosciuto una lunga trafila nel calcio sardo girando la Sardegna in lungo e in largo: Valledoria, Sorso, Sennori, Tempio, Tharros, Malaspina, Bosa, Esperia Sorso, Berchidda, Nuorese, Abbasanta, La Palma Alghero e Ghilarza, le mete toccate dal maestro di Sorso.
La sua impresa più nota è quella compiuta con l’Ilva, squadra maddalenina con la quale ha ottenuto una storica promozione in C2 nel 1987.
Nella stagione 2010/2011 il presidente della Torres Lorenzoni decide di affidargli la squadra, e dopo 28 anni Fiori ritorna a Sassari carico di entusiasmo. Ma l’esperienza dura poco e a causa degli scarsi risultati viene esonerato a metà stagione.
La sua inesauribile voglia di insegnare ancora calcio lo spinge ad accettare qualche mese fa la panchina dell’Usinese, in Promozione, riuscendo a condurre la squadra alla salvezza in extremis, compiendo una vera e propria impresa sportiva. L’ultima, purtroppo, della sua gloriosa carriera.
L’improvvisa morte di Angelino Fiori, stimato e amato da tutti nell’Isola, lascia un vuoto incolmabile, ma la sua ironia e i suoi insegnamenti rimarranno nei cuori di tutti i giocatori, i dirigenti e i tifosi che hanno avuto modo di conoscerlo.
La redazione di SardegnaSport porge le sue più sentite condoglianze ai familiari e agli amici del “professore”. Ciao Angelino.