D’Adderio: “Gambe imballate, impossibile esprimere valutazioni tecniche. Mercato? Decide la società”
LA PARTITA - La Torres chiude il suo breve pre-campionato con una secca vittoria contro l’Arzachena, in una sfida tra squadre incomplete e alla ricerca dell’identità. I rossoblù, oggi di grigio (con banda) vestiti sono andati a segno nel finale di primo tempo con Mastinu, sempre a segno in tutte le amichevoli, ma la rete è arrivata dopo una buona mezzora di ottimo calcio e occasioni da entrambe le parti. Bianchi sorvola la traversa prima del quarto d’ora, Hasa si mangia il vantaggio smeraldino a tu per tu con Trini dopo un liscio clamoroso di Sentinelli. L’impressione è che ad Arzachena ci si divertirà molto grazie al 30enne attaccante Hasa, che dai 25 metri colpisce il palo e mette i brividi ad un D’Adderio perplesso. La Torres, che manda in campo Nieddu per Madeddu, fatica ad ingranare e ci vuole la verve di Mastinu per creare qualcosa. L’attaccante si fa trovare al posto giusto quando Angelilli sfugge sulla destra e mette dentro un pallone che il giovane corregge in rete.
Nella ripresa dentro Mannoni e Pingue, Angelilli è tra i più attivi e si fa vedere anche alla conclusione. L’Arzachena si intimidisce rispetto al primo tempo, quando aveva spinto anche con gli esterni difensivi, e così la Torres trova il raddoppio: azione personale di Migoni, destro e sulla respinta Mannoni non sbaglia il tap-in. Arriva anche il 3-0, con Pingue abile a ribadire di sinistro dopo il palo colpito di testa da Chelo. L’Arzachena è latitante, la girandola di sostituzioni blocca il ritmo e ci vuole il carattere fumantino di Sentinelli per ravvivare il tutto: all’ennesimo diverbio con l’arbitro l’ex Savona viene espulso, epilogo poco felice di un’amichevole che ha visto la Torres migliorare alla distanza e i subentrati farsi preferire rispetto ai titolari.
ZONA MISTA - L’allenatore della Torres Fulvio D’Adderio commenta così la prestazione dei rossoblù. “36 allenamenti in 18 giorni sono tanti. Abbiamo svolto un grande lavoro fisico e quindi ogni discorso tecnico perde di validità. Adesso mettiamo benzina, queste partite non sono indicative, è difficile dare troppe valutazioni. Attendiamo le verifiche dai match ufficiali, a cominciare dalla Coppa Italia.
A chi gli fa notare la mancanza di un ragionatore tecnico in mezzo al campo, D’Adderio risponde: “E’ inutile parlare di qualcosa che non c’è. Aspettiamo le risposte dal mercato e dalla società, io lavoro con quello che ho e posso dirmi soddisfatto. Bonvissuto? Per lui parlano nome e curriculum, aspetto di vederlo all’opera ma sono sicuro che farà bene”.
L’attaccante palermitano darà peso alla prima linea, finora modellata su elementi tecnici e veloci. “Stiamo provando una serie di soluzioni, potrebbe arrivare qualcuno che cambierà i nostri piani. Intanto cerchiamo di volgere a nostro favore le armi che abbiamo. I giovani? Devono adattarsi, l’anno scorso i ’95 erano abituati a giocare contro pari età, adesso trovano giocatori più fisici e scaltri. La condizione è qualcosa che va e viene, alcuni elementi sono più avanti adesso ma presto potrebbero essere superati dai compagni. Il mio lavoro è quello di portarli sullo stesso piano per farli rendere al meglio. Intanto ci tengo a ringraziare i ragazzi che si sono allenati con noi e che magari non verranno riconfermati. Ci hanno permesso di lavorare con qualità e intensità”.
dal nostro inviato Matteo Sechi