Serie D – 13^ giornata: Olbia, Arzachena, Selargius devono solo vincere. Budoni ha chance, Nuorese… forse

Postato il 27 nov 2014
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Selargius vs Arzachena 2-6 0090

E’ già anti-vigilia di campionato, per la tredicesima giornata, per quanto riguarda le formazioni sarde che militano nel campionato di Serie D, girone G. Anticipano infatti a sabato 29 novembre Lupa Castelli Romani-Nuorese e Selargius-Palestrina. Domenica, invece, impegni casalinghi per Olbia, Budoni e Arzachena.

Barbaricini che andranno in casa della (super)capolista del torneo, distanziate rispettivamente di 6 e 7 punti Viterbese (fresca di sorpasso) e Ostia Mare. La Lupa Castelli Romani è formazione che in squadra vanta il capocannoniere (Nohman, 11 reti) e il vice-capocannoniere (Siclari, 9 reti come Oggiano dell’Olbia). Unica imbattuta, miglior difesa (un gol in meno della Viterbese) e secondo miglior attacco (un gol fatto in meno rispetto alla Viterbese), si prepara ad un vero e proprio duello-promozione contro i gialloblù dei sardi Nuvoli e Cirina. Insomma, pronostico chiuso per i verde-azzurri di Guglielmo Bacci, reduci dal pareggio pieno di amarezza contro il Fondi. Sicuramente la Nuorese vista domenica scorsa non avrebbe grandi chances in terra laziale: opaca, lenta, poco propensa ad aggredire avversari e partita, un passo indietro rispetto alle rocambolesche vittorie di Isola del Liri e Olbia. Ma la Nuorese è anche, e soprattutto, formazione di talento, con giovani irriverenti ed un attacco di primo ordine. La verve di Pusceddu, Fadda e Deiana, il cinismo di Cappai, la qualità di Cocuzza e Cadau, la regia di Alessandrì. Armi da opporre ai forti giallorossi padroni della classifica.

L’Olbia ospiterà un Cynthia in grossa difficoltà, dal punto di vista del gioco e dei risultati, con appena 6 gol realizzati (anche se solo 12 subiti). Galluresi che hanno un solo risultato a disposizione, la vittoria, per provare a uscire da un limbo e dall’anonimato, aggredendo le posizioni che contano. Biagioni, come già il suo predecessore, si affida a Molino e Oggiano, in condizioni scintillanti, con l’ex Porto Torres che piace eccome oltre Tirreno (Viterbese su tutti). L’Olbia è ancora affetta da discontinuità, ma l’ultima vittoria esterna ha ridato fiducia, persa con il k.o. casalingo nel derby contro la Nuorese. L’impressione è quella di una formazione di grande talento e con tanta esperienza, che però cozzano con la manifestata fragilità mentale nei momenti “caldi”. Sull’aspetto psicologico dovrà lavorare l’ex allenatore del Terracina.

L’Arzachena ha la ghiotta occasione per accelerare nuovamente. Vittoria ad Anzio, per nulla un’impresa, e ora sfida casalinga contro l’Isola Liri, formazione alla portata di Moro e compagni. Non poteva esserci miglior abbrivio verso l’uscita dal momento opaco per i verdi, attualmente noni con 16 punti. Non è ugualmente abbordabile l’impegno che attende il Budoni di Raffaele Cerbone, anche se l’Ostia Mare è in un momento di flessione dopo l’ottimo avvio. I biancocelesti giocano bene e hanno dimostrato a più riprese di essere velenosi per chiunque, ma hanno bisogno del cinismo e della miglior concretezza di Villa e Fontanella, altrimenti sono dolori. Tra le mura amiche il Budoni raramente ha deluso, talvolta è incappato in beffe “di gioventù”, ma per gli ostiensi sarà tutt’altro che facile portare 3 punti nel Lazio.

Chiudiamo con il Selargius, che prosegue il suo campionato fatto di assoli e rovinose cadute. Non c’è preoccupazione, perché Karel Zeman ricorda sempre come i granata dovrebbero essere all’ultimo posto, se contassero solo carta d’identità e pronostici. La situazione finanziaria sembra essersi calmata, con i giocatori che oltre a rassicurazioni hanno ricevuto anche qualche soldo, in attesa di avere tutto quello che spetta loro. Sabato gara contro il Palestrina, fresco di “taglio” a Roberto Delgado (ad un passo dal Cynthia), Daniele Di Stefano, Patrick Kalambay, Luca Bendia e Claudio Della Penna. Formazione tra le meno quotate del torneo (penultima con 8 punti) arriva al “Virgilio Porcu” di Selargius con l’intento di risollevarsi, sperando in una giornata no di Migoni (in formissima) e compagni. In casa, però, il Selargius ha sbagliato solo una partita (e neanche totalmente), costruendo la sua più che dignitosa classifica (13 punti). Il pronostico dice Selargius, per valori tecnici e per la fiducia che non manca nel gruppo di Karel Zeman, nonstante l’1-5 di Roma contro l’Astrea.

Fabio Frongia

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