
Massimo Cellino
Tommaso Giulini è realmente molto vicino ad acquistare il Cagliari e a mettere fine, dopo 22 anni, al regno calcistico di Massimo Cellino nel Golfo degli Angeli. L’intesa, raggiunta sulla base di un’offerta di 45 milioni da versare in due tranche (25 subito e 20 in un secondo momento), è stata suggellata nella giornata da ieri dalle firme sul preliminare di vendita. Un passo importante, che impegna ufficialmente l’imprenditore milanese e quello sanlurese a far seguire a questo primo step lo scatto decisivo che potrebbe portare all’ufficialità del passaggio di consegne.
Un weekend di intenso lavoro attenderà così i consulenti delle due parti, che arrivate a un passo dal traguardo cercheranno di limare gli ultimi dettagli. Nell’entourage di Giulini filtrano ottimismo e fiducia, ma è bene ricordare che un contratto preliminare – di cui a lungo si è sentito parlare nei mesi scorsi in riferimento a una trattativa di vendita (mai confermata) con la famiglia Al Thani -, per quanto sia un documento di valore, diventa vincolante se le condizioni poste si realizzano. E dunque allo stato attuale delle cose, noto soprattutto il carattere volubile di Cellino, sarebbe rischioso sbilanciarsi nel dire che Giulini è nuovo proprietario in pectore, anche perché ad oggi non è stato versato ancora nessun acconto a garanzia dell’operazione. Tra lunedì e martedì, ad ogni modo, sono attese novità significative, in un senso o nell’altro.
Un cambio epocale potrebbe quindi anticipare l’estate rossoblù, che si preannuncia complicata sia sul fronte mercato che su quello logistico. Se i big che chiedono garanzie sul progetto e attendono alla finestra le novità, al momento sarebbe comunque prematuro avanzare discorsi di natura tecnica e sportiva. E’ invece certo che uomini di Giulini abbiano già avviato discorsi con il primo cittadino di Cagliari Massimo Zedda per quanto riguarda i lavori che andranno eseguiti al fine dell’apertura del “Sant’Elia” ai 16 mila. Il nodo su chi debba farsi carico delle spese però rimane insoluto e, dovesse concretizzarsi la cessione, lo scioglimento sarà sicuramente messo al primo posto nell’agenda del nuovo patron. Discorsi sulla costruzione del nuovo stadio, infine, non sono stati per il momento ancora intavolati.
Fabio Frongia