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L’imbarcazione di Gaetano Mura
Si sta rivelando difficile ma affascinante, come previsto, la regata di Gaetano Mura e Sam Manuard sul Bet1128 nella Class 40, in quella Transat Jacques Vabre che ha preso il mare da Le Havre appena 5 giorni fa.
Gaetano e Sam, terminano il pit-stop a La Coruña, in Spagna, dopo 8 ore di lavori febbrili a bordo. Di nuovo in gara per dare battaglia sulle 5.000 miglia e oltre che ancora li separano dall’arrivo a Itajai, in Brasile. La cronistoria degli eventi ci giunge dal protagonista, con racconti suggestivi e densi di dettagli che rendono anche ai no addetti ai lavori comunque affascinante la notizia e fanno vivere la gara.
Nel cuore della notte dell’11 Novembre scorso, Bet1128 subisce una grave avaria all’albero che piomba sulla coperta. Tutto sembra finito, ma Gaetano e Sam reagiscono facendo appello a tutta la loro energia e determinazione. Nel giro di un’ora recuperano le vele, finite in acqua, e riescono a rialzare l’albero in carbonio da 18 metri di lunghezza, che fortunatamente non si è spezzato. Occorrono comunque alcune importanti riparazioni, a cominciare dall’elettronica di bordo. Infatti, l’acqua imbarcata a causa delle condizioni del mare ha danneggiato il computer e il sistema di navigazione. Gaetano e Sam decidono di riparare nel primo porto raggiungibile, La Coruña in Spagna.
Immediatamente dall’Italia parte la macchina organizzativa per approntare la spedizione aerea di tecnici e ricambi. In loco vengono reperiti gli specialisti in grado di ripristinare e mettere a punto l’elettronica di bordo. Dopo questa tappa non vi saranno altre chance per effettuare scali tecnici se qualcosa non dovesse andare. Ogni minuto, ogni ora persi per gli interventi necessari aumentano il distacco contro cui Gaetano e Sam dovranno combattere.
Ma emerge un altro nemico: la bonaccia, un improvviso calo di vento che rallenta la navigazione e “divora” tempo utile. Finalmente, alle 16.30 Bet1128 approda in porto, accolta da Francesco Milani, Console Italiano a La Coruña. I tecnici si mettono all’opera, ma gli interventi si rivelano più complessi del previsto e proseguono fino a oltre la mezzanotte. Tecnici che lavorano arrampicati in testa d’albero per quattro ore sotto la pioggia battente, mentre vengono torniti, fresati e adattati nuovi pezzi fabbricati sul posto. A dare man forte l’equipaggio di Gaes, uno dei Minitransat pronti a partire domani in regata da Sada, a 18 km da La Coruña. Finalmente tutto è pronto. Il computer di bordo è stato riassemblato e customizzato per Bet1128, vengono installati tutti i software di navigazione e trasmissione dati, i componenti dell’alberatura sono riparati e messi in sicurezza. 8 ore di pit-stop e si riparte. Gaetano Mura e’ provato ma determinato e fiducioso per il prosieguo della regata:“E’ stata molto dura, ma ce l’abbiamo fatta. Siamo stanchi, ma siamo ancora in gioco”. 30 minuti dalla mezzanotte, Bet1128 esce silenziosa dal porto di La Coruña e prende il largo, determinata a farsi valere.