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ESCLUSIVA – Il talent scout Alessandro Soli: “Vi presento Oikonomou. Sarà la stagione di Ibarbo. El Kabir prima donna, ma vale la Serie A”
Postato il 17 giu 2013
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La redazione di Sardegnasport.com ha raggiunto in esclusiva l’osservatore Alessandro Soli per chiedergli un parere su Marios Ikonomou, il giovane centrale difensivo che, salvo clamorosi retrofont dell’ultimo minuto, la prossima stagione dovrebbe vestire la maglia del Cagliari. Con Soli, esperto di tutti i campionati europei e in particolar modo di quelli scandinavi e di quello greco, abbiamo parlato anche di Victor Ibarbo (che andò a visionare di persona ormai tre anni fa in Colombia) e di una vecchia conoscenza rossoblù, quel Moestafa El Kabir, andato via da Cagliari sbattendo la porta e tornato alla ribalta in Svezia a suon di gol con la maglia del BK Häcken. In ultimo, per gentile concessione, Soli (che tra gli altri ha scoperto il ghanese Badu, oggi in forza all’Udinese) ha segnalato alcuni possibili affari che, complice la forte crisi, le società italiane potrebbero operare in Grecia. Si consiglia ai diesse in cerca di rinforzi low cost di prendere nota.
Cellino ha annunciato di aver bruciato la concorrenza assicurandosi le prestazioni di un forte difensore del campionato greco. Tutto lascia pensare che si tratti di Marios Oikonomou, nazionale Under 21 in forza al Pas Giannina . Tu che da diverso tempo segui con interesse il campionato ellenico, puoi dirci di che giocatore si tratta?
Ikonomou è un giocatore che ho osservato in diverse partite della Superleague. Figlio d’arte, suo padre era calciatore, in passato si era riscontrato un forte interesse da parte dell’Olympiakos, ma ha preferito rimanere nella sua città natale e proseguire gli studi universitari.
E’ un difensore completo: rapido, tecnico e molto abile nel gioco aereo grazie alla notevole stazza. Mi ha colpito la sua capacità di gestione della palla nelle situazioni difficili: mantiene sempre la concentrazione e non ha paura di giocare palla al piede. E’ facile notare che ha un approccio alla gara tipico di un giocatore con diversi anni di esperienza, nonostante sia un ’92. E’ un difensore che considerando l’età penso possa avere un ottimo futuro davanti a sè. Nel rapporto qualità-prezzo, il Cagliari ha fatto un colpo davvero interessante in ottica futura.
Si parla di un costo del cartellino che oscilla tra i 500 mila e gli 1,5 milioni di euro.
Dire che è un prezzo idoneo. L’attuale situazione economica greca offre affari a condizioni non negoziabili l’anno scorso, ed è possibile assicurarsi giocatori di valore con investimenti contenuti. Mi stupirei se il costo superasse 1 milione, nonostante il ragazzo valga una cifra anche leggermente superiore.
Parliamo di Ibarbo, un giocatore che quando vedesti per la prima volta in Colombia ti lasciò esterrefatto. Pensi che la prossima possa essere la stagione della definitiva consacrazione? Quale pensi sia la sua collocazione tattica ideale?
Mi aspetto che sia la stagione della definitiva consacrazione, me lo aspetto da un giocatore delle sue qualità, ormai conosciute da tutti.
A mio giudizio, può giocare in qualsiasi posizione dell’attacco. Ha bisogno di spazi dove poter mettere in risalto le sue doti atletiche e tecniche, grazie alla quali riesce spesso a creare situazioni pericolose per la squadra. Nonostante abbia un andamento altalenante, lo reputo uno dei giocatori più interessanti della Serie A. Se in giornata, è incontenibile ed è un pericolo costante, visto che ha una stazza non indifferente abbinata a buone capacità tecniche. Sono certo che si parlerà di lui per molti anni.
El Kabir è un altro giocatore che tu conosci molto bene. Cosa pensi non abbia funzionato a Cagliari?
Non era la sua dimensione ideale, come invece lo è la Svezia. E’ un ragazzo esuberante, vuole essere al centro dell’attenzione e sentirsi sempre importante. Rimango convinto che abbia qualità e che sia un giocatore da Serie A. Da quello che mi risulta, ha avuto sia problemi fisici che comportamentali. Non penso che sia stato commesso alcun errore nella gestione del ragazzo da parte del Cagliari. Ora è tornato in Allsvenskan, al BK Häcken. E’ il migliore giocatore della squadra, si sente apprezzato e lo dimostra nei numeri: 8 gol in 11 partite.
Aprendo il tuo prezioso taccuino, quali sono i primi tre calciatori che ti sentiresti di consigliare alle società italiane?
Rimanendo in Grecia, dove in questo momento è possibile fare veri affari, posso nominare tre giocatori che ho avuto il piacere di vedere all’opera e che mi hanno impressionato positivamente. Li consiglio sia alle società di Serie A che a quelle di Serie B.
Andreas Tatos, centrocampista offensivo 24 enne di piede mancino, brevilineo e molto rapido, ha un piede eccellente ed è un giocatore che gioca molto per la squadra, sempre pericoloso in fase offensiva grazie al suo elevato bagaglio tecnico. Nell’ultima stagione in prestito dall’Olympiakos all’Aris Salonicco, è risultato il migliore dei suoi e caricandosi spesso sulle spalle la squadra.
Michalis Manias, capocannoniere della Serie B greca, in scadenza di contratto con l’Apollon. Attaccante di 23 anni, mobile e forte fisicamente, che può essere impiegato sia come punta centrale che sugli esterni in un attacco a 3. E’ un attaccante di valore, rapido e molto concreto sottoporta. Riesce a rendersi sempre pericoloso grazie ad un ottimo senso della posizione in area avversaria.
Michalis Bakakis, terzino destro di 22 anni, in scadenza di contratto con il Panetolikos. Abile sia in fase difensiva che offensiva, molto bravo nel dribbling e nelle ripartenze. E’ un terzino esplosivo a cui piace puntare l’uomo ed arrivare sul fondo a crossare, e ci riesce piuttosto bene grazie ad un buon piede destro.
