Cagliari, con l’Avellino è già big match: per Tesser c’è l’imbarazzo della scelta
Sabato sarà big match al “Sant’Elia”: Cagliari e Avellino si scontreranno in una sfida che potrebbe già dirci molto sul campionato, essendo due compagini tra le assolute favorite per la promozione. Rastelli, grande ex della partita, si troverà davanti tante facce nuove rispetto alla sua gestione, avendo i “Lupi” messo a segno ben diciassette operazioni in entrata durante il mercato estivo.
Attilio Tesser, a lui l’eredità di Rastelli. Cultore del rombo a centrocampo e con un curriculum da far invidia a molti, impreziosito da una promozione in Serie A con il Novara, l’allenatore veneto arriva a Cagliari con tutti gli effettivi disponibili, ed una squadra rigenerata dalla vittoria con il Modena. Una vera e propria boccata di ossigeno dopo la sconfitta alla prima uscita nel derby con la Salernitata. L’unico non arruolabile per sabato è l’esterno del Napoli Tutino, bloccato da un attacco febbrile, comunque già ai margini della prima squadra da tempo e Luigi Castaldo, bomber della squadra che tutti attendono con impazienza. Il problema è quindi l’abbondanza delle scelte, causata anche dalle sole quattro operazioni in uscita effettuate durante il calciomercato, di cui due cruciali come quelle di Pisacane e Bittante, che hanno portato l’allenatore di Montebelluna a gestire una rosa di ventotto giocatori.
Che Avellino vedremo? Al “Sant’Elia” non ci sarà nessuno sconvolgimento tattico: i biancoverdi giocheranno con il rombo e la difesa a quattro, resta da capire chi saranno gli interpreti. Frattali a difesa della porta, davanti a lui la certezza è Visconti, terzino sinistro e pilastro del reparto difensivo. La coppia di centrali dovrebbe essere la stessa proposta con il Modena: Biraschi-Ligi, con Rea e Chiosa dirottati in panchina. Rimane il ballottaggio per il ruolo di terzino destro, Nica o Nitriansky? La prova incolore del ceco lo scorso sabato potrebbe favorire l’utilizzo dell’ex atalatino. D’altronde visti gli impegni ravvicinati con Novara e Bari è lecito aspettarsi dei cambi rispetto all’ultima formazione. I dubbi maggiori sono tutti a centrocampo, dove a parte Arini e Zito sicuri del posto, tutto è in ballo. Gavazzi è il tuttofare, con gli emiliani ha agito da trequartista ma è possibile venga riproposto come interno destro già con il Cagliari. Dietro le punte i pretendenti sono Insigne e Bastien, giovani di belle speranze, con il primo in leggero vantaggio sul belga. Il ruolo da mezz’ala destra, oltre il già citato Gavazzi, se lo giocheranno D’Angelo, ottimo contro il Modena, e Jidayi autore del gol del primo vantaggio entrando dalla panchina. Il raddoppio è stato firmato da Mokulu invece, anche lui subentrato a partita in corso al posto di Tavano e desideroso di partire titolare contro i rossoblù al fianco di Trotta. Fuori quindi Tavano? Probabile vista la scarsa condizione dimostrata dall’ex Empoli.
Il “Sant’Elia” per l’ex Novara rappresenta un amaro ricordo, datato 2005, quando il presidente Cellino lo esonerò dopo la prima giornata persa contro il Siena. Un ricordo ormai lontano o la voglia di “vendetta” sarà un ulteriore stimolo? Certamente arrivare a giocare a Cagliari con il morale alto dopo una vittoria e in ottima salute, con praticamente tutti a disposizione, è stato un regalo della sorte.
Probabile formazione Avellino:
4-3-1-2: Frattali; Nica, Biraschi, Ligi, Visconti; D’Angelo, Zito, Arini; Insigne; Trotta, Mokulu
Oliviero Addis
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