Il Cagliari all’Arena contro l’Ambrosiana-Inter e il duello Fradelloni-Meazza

L'Arena Civica di Milano

L’Arena Civica di Milano

L’annata 1931-32 segna la prima storica stagione del Cagliari nella serie cadetta. I rossoblù guidati da Erbstein, dopo aver trionfalmente concluso la I Divisione nella precedente stagione, hanno rinforzato la rosa per renderla più adatta alla Serie B. All’epoca, l’elaborazione dei calendari non era così lineare come oggi, l’alternanza casa-trasferta non era una costante. Si doveva ovviare al costo proibitivo di alcune trasferte, così la Federazione dovette tener conto della particolare situazione del Cagliari. Questo comportò per i rossoblù il dover disputare le prime tre giornate di campionato in trasferta, proprio per ridurre al minimo gli spostamenti verso il “continente”.

Ovviamente uno dei problemi da risolvere rimaneva quello degli allenamenti, per una squadra in costante viaggio. Così accadde che tra la prima di campionato, giocata e persa a Novara, e la seconda, da disputarsi a Parma, il Cagliari, spostandosi in treno, dovesse transitare a Milano. Qui venne organizzata una prestigiosa amichevole. Giovedì 24 settembre 1931 il Cagliari scese in campo all’ ”Arena Civica” di Milano, campo da gioco dell’Ambrosiana-Inter.

I nerazzurri di casa sono reduci da un’inaspettata sconfitta alla prima giornata, rimediata sul campo del Casale. I nero-stellati saranno la grande sorpresa del primo scorcio di campionato. Nel primo pomeriggio di quel giovedì l’Ambrosiana si schiera con la stessa formazione che ha giocato quattro giorni prima a Casale: Smerzi, Bolzoni, Allemandi, Pietroboni, Castellazzi, Rivolta, Mariani, Scarone, Meazza, De Maria, Luchetti. Il Cagliari, privo di Di Clemente e della punta D’Alberto, si allinea nella seguente inquadratura: Bedini, Lauro, Puligheddu, Parodi, Chiantini, Fradelloni Aldo, Traverso, Ossoinach, Francovig, Fradelloni Tonino. L’Ambrosiana poteva schierare calciatori del calibro dell’uruguagio Scarone (Campione del Mondo l’anno precedente con la sua nazionale), De Maria, argentino naturalizzato italiano che nel 1934 trionferà a Roma con gli azzurri e, soprattutto Giuseppe Meazza leader indiscusso dei neroazzurri. L’arduo compito di marcarlo venne affidato ad Aldo Fradelloni. Il match amichevole si concluse ovviamente con una sonante vittoria per 5 a 2 della squadra di casa, ma i rossoblù del grande Egri Erbstein sfruttarono l’occasione per riorganizzare le trame di gioco, molto carenti a Novara, in vista della trasferta di Parma. La squadra cagliaritana, dopo esser stata ben accolta a Milano ed aver favorevolmente impressionato, lascerà la città meneghina dalla stazione centrale in direzione Parma il giorno successivo.

A cura di Mario Fadda

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