Amarcord – Quando Serradimigni sfidava Meazza

Meazza a segno in Italia-Francia

Meazza a segno in Italia-Francia

Mario Serradimigni (I) classe 1914, fratello di Umberto, anch’egli talentuoso calciatore, cresce calcisticamente nella Torres, dove debutta all’età di 16 anni nel campionato di II Divisione del 1930-31,  torneo che vede affermarsi i torresini, che accedono alla I Divisione (Terza Serie). Sono queste alcune delle stagioni più gloriose della compagine sassarese. Nella I Divisione del 1931-32 la Torres lotta fino a pochissime giornate dalla fine per la vittoria del torneo. Sfumerà per un soffio la promozione alla Serie B.

In questi anni il giovane Serradimigni cresce parecchio tecnicamente. Nel 1934-35 lo ritroviamo a Pisa, dove disputa il torneo cadetto, proprio nel girone del Cagliari. Qui ha come compagni di squadra Raffaello Niccolai, che nel 1927-28 aveva disputato la III Divisione nelle file del Cagliari, e Ugo Conti, forte attaccante, che avrà modo di porsi in luce in serie A con diverse maglie. Conti è ricordato in Sardegna come vice di Manlio Scopigno. Egli dovrà sostituire “il Filosofo”, a seguito della squalifica rimediata durante la gara Palermo-Cagliari del dicembre 1969, persa per 1 a 0, che terrà Scopigno in tribuna per tutto il resto del vittorioso torneo. Conti dovrà assumersi la responsabilità di sopperire a quest’assenza ed il suo ruolo sarà determinante per l’affermazione del Cagliari.

Il torneo 1934-35 è anche il primo che vede la Nazionale, fresca del titolo Mondiale, ed ora impegnata nella disputa della Coppa Internazionale 1933-35 contro le nazionali della Mittleuropa e vinta dopo accaniti scontri. Ma ritorniamo a Mario Serradimigni: la sua squadra si sta contendendo con il Genova il primato del girone A. La sedicesima giornata vede il 10 febbraio 1935 i liguri passare per 4 a 2 sul Legnano. Il Pisa pareggia per 1 a 1 sul campo di un modesto Seregno. La classifica comincia ad allungarsi ed il Genova stacca i toscani di 5 punti. Ora c’è tempo per rifiatare, domenica 17 febbraio il torneo cadetto è fermo per l’impegno delle nazionali A e B contro le due compagini nazionali transalpine. Vittorio Pozzo porta i convocati a Pisa per disputare un allenamento in vista della scelta definitiva dei titolari per le due amichevoli. Della Nazionale B fa parte anche Silvio Piola, che giocherà la sua ultima partita con la Nazionale cadetta. Per l’incontro successivo, con l’Austria, Piola verrà convocato da Pozzo in nazionale A e la sua doppietta sarà determinante per la vittoria a Vienna per 2 a 0. Questa vittoria permette agli azzurri di staccare gli austriaci e di non essere più ripresi. La competizione vedrà infatti alla fine l’Italia ancora vittoriosa. Ma a Febbraio tutto questo è lontano da venire, le due compagini nazionali giocano due amichevoli, il 14 febbraio contro squadre pisane, articolate su 3 tempi da 30’ ognuna.

Mario Serradimigni

Mario Serradimigni

Nella prima la Nazionale cadetta si impone per 7 a 0. Nella seconda la Nazionale titolare si schiera nella seguente allineatura: Ceresoli, Agosteo, Mascheroni, Monzeglio, Ferraris IV, Varglien, Guaita, Scopelli, Meazza, Ferrari, Ferraris II. Fino a quel momento in Serie A  Guaita ha segnato 17 reti, Meazza 11 e Piola 10. Gli si oppone la formazione del G.U.F. di Pisa composta da: Amoretti, Petri, Del Torto, Serradimigni, Piccini, Romboli, Compagnoni, Preti, Negro, Biagi, Duè. Serradimigni gioca da mediano laterale e dovrà agire proprio nella zona in cui si muoverà Giuseppe Meazza. Questa risulta essere la prima apparizione di un sardo contro la Nazionale Italiana, ed anche la prima volta che un sardo deve vedersela con Meazza.

Le squadre si schierano entrambe con maglie azzurre, così dopo pochi minuti Pozzo fa indossare ai suoi delle fiammanti maglie rosse. Il primo tempo da 30’ vede inaspettatamente i ragazzi pisani aggredire i nazionali. Al 1’ Preti coglie il palo; al 3’ un tiro di Negro viene respinto da Ceresoli. Compagnoni centra di nuovo e stavolta Negro batte il portiere della Nazionale. Al 7’ colpo di testa di Meazza e palo pieno, poi ci prova Scopelli, ma Romboli salva in corner. Nuovamente Meazza che sfiora la rete con una spettacolare rovesciata. Gli azzurri si impegnano, ma la linea mediana e dei terzini regge bene. Al 14’ Serradimigni salva prima su Guaita e poi sullo stesso Meazza. Ora anche la giovane compagine allenatrice contrattacca e sfiora la rete con Preti. A 5’ dalla fine un tiro di Biagi fa la barba al palo, finalmente si conclude il primo tempo, che vede inaspettatamente in vantaggio per 1 a 0. Nel secondo tempo Pozzo cede Ceresoli ad i giovani pisani e prende il suo posto Masetti. Le azioni si alternano da ambo le parti ed il pubblico prende a patteggiare per la squadra di casa. Al 6’ un tiro a parabola di Ferrari viene deviato in tuffo da Ceresoli, sull’azione successiva Meazza passa a Ferraris II che beffa Ceresoli in uscita. Ora la pressione della Nazionale si fa sentire e Ceresoli e la difesa faticano parecchio. Al 17’ l’Italia va in vantaggio: lancio di Varglien, tocco di testa di Meazza, e Scopelli, con un tocco morbido, anticipa Ceresoli in uscita. Un minuto dopo Masetti compie un miracolo su Duè. Su un errore di Compagnoni, che per poco non frutta il pareggio, termina il secondo tempo. Mentre inizia ad imbrunire, Masetti e Ceresoli si scambiano i ruoli e parte l’ultima frazione di gioco. Al 2’ segna ancora Scopelli con un bel tiro al volo,  Masetti al 6’ para su tiro di Meazza. Al 7’ su passaggio di Biagi Duè, accorcia le distanze. Ormai scendono le ombre della notte, ma si continua a giocare. Al 10’ Guaita riprende una corta respinta di Serradimigni e segna la quarta rete ad un incolpevole Masetti che fatica a vedere il pallone nella semi oscurità.

La squadra pisana continua a giocare con ardore e Pozzo ha cura di ammonire la compagine toscana affinchè non affondi esageratamente gli interventi, in questo modo la Nazionale ha gioco facile, anche se al 19’ Meazza rimedia una gomitata in faccia. Seguono altre puntate offensive italiane, ben sventate dalla difesa e dallo stesso Masetti. Al 23’ viene annullata la terza rete del G.U.F. per fuorigioco e poi quasi più nulla, mentre l’arbitro fischia la fine quando l’oscurità è quasi totale. Per la cronaca la Nazionale A vincerà tre giorni dopo contro la Francia col punteggio di 2 a 1. Le reti azzurre saranno siglate entrambe da Meazza al 5’ ed al 15’. Al 27’ Keller accorcerà le distanze. Dopo questa stagione Mario Serradimigni giocherà ancora in C un campionato con il Pontedera e poi ritornerà a Sassari per dare una mano alla Torres, che fatica a rimettersi in piedi nella seconda metà degli anni ’30. Sul finire dello stesso decennio Serradimigni pareva essere in procinto di passare alla Pro Calcio San Giorgio in Serie C, ma non se ne fece nulla. Seguirono i lunghi anni di guerra nel quale egli rimase fedele alla compagine torresina, finché questa continuò a scendere in campo. A fine conflitto quando il calcio sbocciò nuovamente sui campi di gioco, Mario Serradimigni ormai trentunenne, è ancora pronto a dare il suo contributo tra le file della Torres fino a fine carriera.

Mario Fadda

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