Motori- Grande successo tra i piloti per il Rally Isola di Sardegna LE INTERVISTE

Canalis-Marceddu, secondi assoluti (foto Pietro Bulla)

Canalis-Marceddu, secondi assoluti (foto Pietro Bulla)

A pochi giorni dal Rally Isola di Sardegna che ha visto l’ennesimo successo di Maurizio Diomedi, (QUI il report della gara) abbiamo raccolto le impressioni di piloti e navigatori sulla gara e sui loro programmi futuri. Tra gli equipaggi serpeggia entusiasmo per una gara bella e selettiva che ha divertito gli addetti ai lavori per il percorso molto vario e probante: ecco alcune delle dichiarazioni.

Massimiliano Frau, navigatore di Andrea Cocco (7′ assoluti, Renault Clio RS) “La gara è stata dura, molto tecnica e come abbiamo vista abbastanza selettiva ,ma comunque molto bella .Per noi è iniziata non bene per via della rottura della centralina interfono in PS1, ma nonostante tutto siamo riusciti a finire la prima serata con un ottimo 6° assoluto, anche se in realtà saremmo potuti essere 5° se non fosse per uno stano calcolo fatto sui tempi imposti, ma non cambia nulla! Nella seconda giornata è andato tutto bene, a parte la pioggia improvvisa che ha permesso al buon Marco Canu sulla trazione integrale (Mitsubishi Lancer) di soffiarci il 6°’ assoluto per soli 3 secondi. Comunque un bel weekend e un grande Andrea Cocco che ha saputo gestire i momenti più complessi! I miei programmi? Ora il Costa Smeralda, devo definire a breve con chi gareggerò,  ma ci sarò! Poi saremo presenti ad Arzachena con Ruzzittu su una Clio S1600.

Spanu-Spanu

Spanu-Spanu

Davide Spanu, navigatore di Giacomo Spanu (10′ assoluti su Renault Clio N3): Quando la presentatrice dell’evento ci ha decretato 1° di classe e 10° assoluti esplodiamo di gioia. Proprio noi decimi assoluti con la nostra piccola Clio Williams N3…da non credere. Ma facciamo un passo indietro: è venerdì, abbiamo appena ritirato il “radar” in direzione gara, ci rechiamo nelle strade delle “P.S.” per le ricognizioni ufficiali, quaderno in mano e via destra, sinistra, dosso, attenzione sul ponte sconnesso. Le speciali sono scivolose e molto insidiose ma a noi i rally piacciono così, e il Rally Isola di Sardegna non delude le nostre aspettative. Sabato. Giorno di gara. L’adrenalina scorre nel sangue come una torrente. Tutte le tattiche sinora studiate tra me e il mio pilota in quel momento sono solo nebbia. 3 – 2 – 1 via. Partiti. Prima prova speciale di 8 km molto insidiosa terminata col tempo di 6’17.2. Un buon tempo ma si può limare ancora qualcosa su questa prova. L’equipaggio favorito Mannu – Molaro si sono ritirati e davanti abbiamo la coppia Mustazzolu – Sini. Subito dietro l’equipaggio Loddo – Carta e via via gli altri agguerriti equipaggi. Al primo riordino ci si confronta con gli altri piloti e co-piloti, si discute sulle difficoltà avute e sui tratti dove è possibile osare di più. Ma non c’è troppo tempo per le chiacchiere; è già il momento di riallacciare il casco e partire per il secondo passaggio sulla prova nuorese di Su Grumene. Concentrazione massima e tempo migliorato senza troppi rischi. Il mio pilota guida in modo impeccabile e preciso rendendomi facile il compito nel dargli le note. Arrivo: “bene, bravo Giacomo, abbiamo abbassato di 8 secondi”. Il nostro tempo è di 6’09.7. Va bene così. Ci aspettano le prove notturne di Littu (Dorgali). Sappiamo che sono complicate per il tipo di fondo stradale e per le insidie che il buio nasconde, ma partiamo carichi, decisi a non rilassarci. Partiamo aggredendo la strada, qualche rischio, la macchina sobbalza parecchio. In un tornante arriviamo lunghi e solo la bravura di Giacomo ci permette di non finire fuori strada. Ultime curve, un commissario ci segnala un incidente ma non capiamo che la strada è ostruita da un auto rovesciata sino a che non vediamo un pilota sbracciarsi intimandoci lo stop. Prova bloccata, la Citroen C2 di Pasquale Seddone è in mezzo alla carreggiata rovesciata sulla capote. Fortunatamente nessun danno a pilota e co-pilota. Dietro di noi arrivano altre 4 o 5 auto a cui segnaliamo l’incidente. Il carroattrezzi libera la strada. Per noi la prova finisce così, tempo imposto e pronti per il secondo passaggio. Al secondo start, però, il giudice di gara decide di annullare la prova per non so quale motivo. Mi rammarico un po’ per non aver avuto la possibilità di disputare la prova. Ma è tardi e la testa è già concentrata per le prove della domenica. Domenica. Le macchine sono allineate come tanti bravi soldatini nel parco chiuso di Oliena, da dove partirà la quinta prova speciale denominata Jannas (14,98 km). La strada è quella che va da Oliena ad Orgosolo. Un tracciato misto di allunghi, tratti “guidati” e insidie legate al fondo stradale molto “sporco”. La nostra prova è buona. Accorciamo le distanze di 7 secondi dai primi della classifica N3 rifilandogli 14 secondi. Il tempo è di 12’01.7. ma si può fare di più su questa prova. È, però il momento della P.S. 6, Monte Gonare che parte da Mamoiada. Una prova molto regolare su due corsie e prevalentemente in salita che non si adatta molto alle prestazioni della piccola “Willy” dotata per questo rally di cambio originale. Ma a fine prova siamo primi di classe a causa dello sfortunato incidente della coppia Mustazzolu – Sini. Il vantaggio che abbiamo sui secondi è abbastanza ampio, ma, dall’assistenza, ci fanno sapere che ci stiamo giocando l’ottavo posto nella classifica assoluta. Non ci si può rilassare neanche un istante. Partiamo per il secondo passaggio sulla P.S. di Jannas decisi a non mollare neanche un centimetro, ma, arrivati allo start ci accoglie un acquazzone da diluvio universale. I primi km sono scivolosi, non si può rischiare molto. Smette di piovere. Man mano la strada asciuga e le gomme si scaldano. Bisogna recuperare il tempo perso sul bagnato. Giacomo guida in modo magistrale, pennellando ogni curva e regalando spettacolo. Mi diverto molto anche io nel vederlo guidare così agguerrito. Ma a fine speciale il tempo è peggiorato rispetto al primo passaggio. Manca una speciale. Siamo passati al decimo posto nella classifica assoluta ma non possiamo deconcentrarci perché non siamo ancora al sicuro. Gessa – Pau incalzano. P.S. Monte Gonare 2, anche qui strada bagnata ma diamo il massimo. È finita. All’ultimo riordino ci arriva la notizia. Primi di classe e decimi assoluti. Esplodiamo di gioia. Dopo tanta fatica e sacrifici arriva la soddisfazione di essere tra i primi dieci. Non so se è fortuna o bravura, caparbietà o incoscienza ma a volte questo sport ti regala delle gioie infinite. W i rally.
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Gessa-Pau (foto Carlo Cossu)

Gessa-Pau (foto Carlo Cossu)

Davide Pau, navigatore di Marino Gessa (11′ assoluti, vincitori della Racing Start su Citroen Saxo): La gara è andata benissimo. Considerando che l’abbiamo fatta con una macchina di serie il risultato è stato ottimo, chiudendo a solo 1 secondo di distacco dall’assoluta da un N3. Ci è dispiaciuto molto non aver fatto la seconda prova di Dorgali, perché era li che ci saremo giocati tutta la gara. Mi ritengo comunque fortunato di aver avuto l’opportunità di correre con un campione come Marino alla mia 5^ gara. Spero che capiti ancora qualche altra occasione per correrci insieme.Per il futuro ho intenzione di correre al Rally di Arzachena, e magari il Città Regie, in modo che il prossimo anno posso rinnovare la licenza “internazionale”, perché forse ci sarebbe la possibilità di correre su qualche macchina un po’ più performante.

Giacomo Melis, navigato da Piergiorgio Ladu (8′ assoluti su Citroen Saxo N2): La gara era veramente tosta, con prove lunghe, insidiose e molto sconnesse. Abbiamo utilizzato per la prima volta le nuove gomme Pirelli quindi abbiamo fatto le prime PS cercando di scoprire quale fosse la pressione ottimale. La macchina si è comportata benissimo, la nostra piccola Saxo ci regala tante emozioni e ci dà tante soddisfazioni. Nelle prime prove i miei avversari hanno preso un pochino di margine, quindi mi sono ritrovato a dover inseguirli per diverse prove: sulla Littu ho staccato il miglior tempo, a parer mio quella era la prova più difficile del rally. Nelle prove della domenica siamo partiti con il piede giusto e abbiamo fatto buoni tempi. C’è stato un colpo di scena con Diego Lai che è stato tradito da un semiasse, era praticamente impossibile riprenderlo e stava facendo una gara davvero fantastica, mi è dispiaciuto tanto anche se questo piccolo intoppo mi ha permesso di scalare la classifica fino alla prima posizione della mia classe. Nelle ultime due prove ho lottato fino all’ultimo con Alberto Contini ed è stata una bella sfida fino all’ultimo km (anche perché siamo molto amici ). Il rally era organizzato davvero bene abbiamo visitato dei posti davvero fantastici e abbiamo mangiato tante cose buone; il mio prossimo impegno sarà sicuramente il Rally di Arzachena dove parteciperó sempre con la mia Saxo, per ora sto ancora cercando un navigatore quindi più avanti si scoprirà quale sarà l’equipaggio.

Cascioni-Demontis (Foto Speedphoto)

Cascioni-Demontis (Foto Speedphoto)

Marco Demontis, navigatore di Alessandro Cascioni (Peugeot 207 RC):  Per me è stata una grandissima soddisfazione portare all’esordio mio cugino, che come me è di Santa Maria Coghinas. Per noi l’imperativo era arrivare, fare più esperienza possibile e divertirci. Direi che abbiamo raggiunto l’obiettivo! Prossime gare: spero di fare il Costa Smeralda, mentre Alessandro dopo questo esordio vorrebbe fare un altro rally prima di fine anno e sarà il Terra Sarda o il Città Regie.

Nicolino Catgiu (A112 storica): Era la mia gara di casa, ci tenevo a far bella figura con la mia piccolina. Purtroppo qualche noia e qualche spavento di troppo del sabato mi hanno un po’ rallentato e giustamente il buon David mi ha fatto capire che era inutile prendere certi rischi e che l’importante era arrivare alla fine visto che la “vittoria” era garantita. Per il futuro vivo nella totale incertezza su cosa fare, la battaglia con le storiche ormai è persa, gli stessi organizzatori sono del parere che dalle prossime gare in presenza di un solo equipaggio non iscriveranno la gara per le storiche quindi o passo alle moderne, ho la 600 ex Doneddu a casa, oppure mi ritiro in buon ordine e mi butto anima e corpo sulla mia seconda passione, la chitarra!

Nicolas Caberlon, navigatore di Alberto Veronese (Peugeot 106 Rallye): Ottima compagnia, prove speciali stupende e pubblico caloroso, qui abbiamo respirato un’atmosfera di gara completamente diversa dalla nostra su in Piemonte.

Alberto Contini e Andrea Zara (Citroen Saxo Vts): è stata una gara molto impegnativa e selettiva che a parte la disavventura con il concorrente davanti a noi, che ci ha fatto perdere minuti preziosi, ci ha fatto divertire molto e ci ha fatto raggiungere un risultato che ormai sembrava lontano (secondo posto di classe e nono assoluto del Rally). Ringraziamo lo sponsor “Ingrosso Ittico di Perra Fabrizio” che ha contribuito a farci arrivare a questo risultato. Sicuramente tra le prossime gare ci saranno il Rally di Arzachena e il Rally delle CIttà Regie, due gare del Sardegna Rally Cup.

Solinas-Virdis

Solinas-Virdis

Gianni Solinas, navigato da Michela Virdis(Peugeot 106 Rallye A6) In questo Rally abbiamo deciso di salire di categoria noleggiando una 106 Gruppo A, un’auto completamente diversa dalla nostra N2. Questa scelta ci ha permesso di arrivare primi di categoria, secondi di gruppo e quinti assoluti del Rally, dei risultati molto importanti ottenuti con tanta passione e voglia di correre in questi bellissimi paesaggi ricchi di percorsi perfetti per dimostrare che la nostra terra è perfetta per questo tipo di sport. La prova più interessante è stata quella di Mamoiada, ricca di curve e tornanti che danno la possibilità a noi equipaggi di dare il meglio di noi stessi. Pertanto vogliamo ringraziare la Porto Cervo Racing e la Mediterranean Team che permettono a noi piloti e copiloti di correre e agli amanti di questo sport di continuare a seguirlo a pochi chilometri da casa. Vogliamo ringraziare la nostra Scuderia, la MRC Sport, che da oltremare ci supporta e ci fa sentire parte di questa grande famiglia.Dovremmo correre il Rally di Arzachena con la nostra 106 N2.

A cura di Matteo Porcu e Matteo Deriu

 

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