Serie D – Olbia e Budoni, passo decisivo. Ultima chiamata Selargius. Miracolo Arzachena?

Bellissimo terzo tempo alla fine del derby di Gallura
Ed eccoci arrivati, domenica ci aspettano gli ultimi 90 minuti di questo girone G di Serie D che, tra gioie e dolori, non ha mai smesso di regalare alle squadre sarde emozioni. Tante le storie da raccontare, i gol da rivedere, i momenti da rivivere, ma soprattutto ancora tanto ci sarà da scrivere. E questa ultima giornata ci dirà chi saranno i protagonisti delle partite di post-season.
Non ci sarà sicuramente la Nuorese, fuori dai giochi ormai da qualche settimana. I barbaricini hanno vissuto una stagione estremamente travagliata, sono partiti tra i favoriti, a seguito dei grandi investimenti di inizio stagione, ma non hanno trovato il giusto amalgama per fare un campionato da protagonisti. Il ritorno di Mariotti ha riacceso la luce di una squadra delusa, a suon di risultati positivi e buone prestazioni i tifosi hanno ricominciato a sognare, ma la situazione ormai compromessa dagli ondivaghi risultati precedenti non ha permesso la “remuntada”. Il derby con il Selargius, concluso in parità per 1-1, ha lasciato l’amaro in bocca a Jeda e compagni, spreconi e spesso distratti. L’ultima partita si giocherà a Nuoro, contro la Viterbese, matematicamente seconda del campionato. La gara ha il sapore di un esibizione estiva per i sardi e di un allenamento in vista dei playoff per i laziali, ma lo spettacolo sarà comunque assicurato.
La matematica non è d’accordo, ma anche per l’Arzachena la stagione finirà tra due giorni a Fondi. L’ultima chance di disputare la post-season è stata quella scorsa contro l’Olbia, ma i verdi non hanno saputo sfondare il muro bianco e il risultato è stato uno spettacolare pareggio a reti bianche. Tuttavia combinazioni astrali e altamente improbabili rendono ancora fievolmente possibile un aggancio degli smeraldini al quinto posto. Possibilità che invece non è neanche minima per il Fondi, prossimo avversario dei sardi, che vince lo scettro di delusione del torneo. Anche loro, come la Nuorese, partiti tra i favori dei pronostici, si sono trovati nel limbo di metà classifica, uscendo fuori dai giochi promozione con troppo anticipo. Giocheranno per l’onore e per regalare l’ultima gioia ai propri tifosi, ma di fronte si troveranno la truppa Giorico, soddisfatta, ma non ancora a pancia piena, perché provarci fino all’ultimo è un obbligo a cui nessuno vuole disattendere.

Selargius-Olbia, prima di ritorno: quante cose son cambiate da allora…
L’ultima spiaggia. Il modo più banale possibile per descrivere quello che sarà Isola Liri-Selargius. Stavolta niente retorica o modi di dire, i granata hanno un solo ed unico risultato: la vittoria, per andare a fare lo spareggio retrocessione con la stessa squadra ciociara. Qualsiasi altro risultato equivarrà a retrocessione diretta per Migoni e compagni. Orfani di Zeman, nocchiero dimissionario che ha abbandonato la nave a due giornate dalla fine, dovranno fare affidamento su Pierpaolo Piras in panchina e le ultime forze rimaste. Gli errori della Nuorese e le parate di Forzati hanno evitato la retrocessione diretta con 90′ di anticipo, e anche l’Isola Liri ci ha messo del suo non andando oltre lo 0-0 a Sora. Domenica ci sarà in ballo una stagione intera, novanta minuti per rinfrancarsi di tutti i momenti bui e tristi che i campidanesi hanno attraversato quest’anno. Novanta minuti per rifarsi, per rimettere tutto in discussione e riparlarne fra qualche settimana.
Chi si gioca tutto è il Budoni, che ha l’occasione della vita contro il Palestrina. Tre punti per prendersi quello che i galluresi hanno meritato sin dall’inizio: i playoff. Potrebbe bastare anche un pareggio o, visto l’attuale quarto posto, anche una sconfitta, a patto di essere baciati dalla Dea Bendata. Ma sono ipotesi che in casa Budoni nessuno ha preso in considerazione, visto che il Palestrina, salvo e appagato, avrà come unico stimolo quello di festeggiare la salvezza di fronte ai propri tifosi. Assente Villa, il Budoni dovrà fare a meno della coppia di attacco più prolifica del campionato che anche contro l’Aprilia si è rivelata decisiva. Nessuno si distragga, per le vacanze c’è ancora tempo.
L’Olbia deve solo scrivere la parole fine, e poi concentrarsi sui playoff. Lo dovrà fare contro la più forte di tutte le squadre del girone, la già promossa Lupa Castelli Romani. Mastinu, Molino e compagni stanno attraversando un periodo di forma eccelso, diametralmente opposto a quello della pericolosa crisi invernale che stava per far sprofondare i galluresi nel baratro. Contro Arzachena le occasioni di blindare la stagione regolare non sono mancate, ma la tensione dell’incontro e la sfortuna non hanno permesso che il risultato si schiodasse dallo 0-0. Niente paura, la missione Lupa è assolutamente alla portata della truppa bianca che vuole rimanere sul podio. Un pareggio potrebbe risultare fatale per il terzo posto, ma manderebbe comunque l’Olbia ai playoff. Mentre una sconfitta, in caso di risultato positivo sia del San Cesareo che del Budoni, potrebbe escludere clamorosamente i galluresi.
Oliviero Addis
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