Zedda: “Meis? Figuriamoci se è un bluff”. Pista sarda molto fredda, volevano solo lo stadio
Quando meno te l’aspetti, ecco il Sindaco di Cagliari, Massimo Zedda, farsi loquace e regalare per il terzo giorno consecutivo una battuta sulla vicenda relativa al possibile passaggio di consegne in seno al Cagliari Calcio, ovviamente legato al futuro dello stadio cittadino, il Sant’Elia. Se nelle precedenti occasioni aveva deciso di esternare il suo fastidio per i rallentamenti dovuti ai rilevamenti del Genio Civile (Regione), stavolta non poteva esimersi dal rispondere all’interrogazione promossa in Consiglio Comunale da Pierluigi Mannino, consigliere di Patto per Cagliari. Come già aveva fatto nelle settimane scorse il capogruppo di Forza Italia, Giuseppe Farris (colui che per primo rese noto il nome di Luca Silvestrone), oggi nelle aule consiliari è stato chiesto a Zedda di fare chiarezza sul nome del fondo americano.
“Non so nulla sul Fondo di investimento americano interessato al Sant’Elia – ha risposto ancora una volta il primo cittadino – Ma il rappresentante Dan Meis (che in realtà ha detto di occuparsi solo dell’aspetto architettonico ndr – LEGGI QUI) e Luca Silvestrone mi hanno garantito che presto mi avrebbero detto qualcosa di più, forse magari già dal prossimo incontro”. Zedda ha ribadito, dopo aver presenziato per due volte in conferenza stampa al fianco di Silvestrone e, venerdì, anche di Meis (pur cassando ogni domanda dei giornalisti sul fondo), di fidarsi ciecamente della presenza dell’architetto americano: “Non credo che un personaggio come Dan Meis, archistar di fama mondiale, si spenda in questo modo se non c’è dietro una struttura reale o persone che vogliono investire”, ha aggiunto il numero uno di Via Roma.
Permane dunque il silenzio, invocato dall’intermediario e rinforzato in maniera decisiva dalla politica. Una segretezza che noi di SardegnaSport.com - da soli, sorprendentemente, spiace dirlo - abbiamo più volte avuto modo di criticare, assieme alla giustificazione della paura di sovvertire equilibri di borsa o fuga degli investitori per la fuoriuscita (sacrosanta dopo mesi di tira e molla mediatico sul nulla) di qualsivoglia identità. Zedda dice di fidarsi di Meis, con una considerazione prossima a quella di molti tifosi e operatori della stampa. “Figuriamoci se anche Meis è un bluff”, sembra dire il Sindaco, un po’ come quelli che si girano dall’altra parte alla vista di Silvestrone, dopo averlo idolatrato, perché “peggio di così è impossibile, tanto vale avere fiducia”.
Zedda ha poi rilanciato sull’ipotesi di un interessamento autoctono per il Cagliari Calcio: “Ci sono anche società sarde che hanno chiesto informazioni e incontri”. Vi avevamo parlato dell’idea di una cordata di imprenditori sardi già a febbraio, con alcune indiscrezioni che volevano un’associazione pronta a farsi avanti. Questa non era vista di buon occhio da Massimo Cellino - alla stregua del passaggio ai suoi fratelli, ipotesi che è stata molto concreta (e forse lo è ancora) – valutata come fraintendibile dalla piazza in quanto i successori sarebbero stati ricondotti all’imprenditore sanlurese. Al momento, la pista sarda pare comunque essere piuttosto fredda, se non morta, rispetto a tre mesi fa. Anche perché l’interesse manifestato a suo tempo riguardava solamente lo stadio Sant’Elia.