SOLO SU SARDEGNA SPORT TROVI LA CONFERENZA STAMPA INTEGRALE
Dal palazzo del Comune di Cagliari, ascoltiamo e riportiamo le parole di Luca Silvestrone, Dan Meis, il Sindaco Massimo Zedda, su quella che dovrebbe essere la trattativa per l’acquisto del Cagliari Calcio dalle mani di Massimo Cellino e per la costruzione del nuovo stadio Sant’Elia.
“Sono qui a Cagliari in veste di architetto e non sono impegnato in prima persona nelle trattative per l’acquisto della società Cagliari Calcio”. Queste le parole di Dan Meis, avvicinato in disparte dai nostri inviati Roberto Rubiu e Stefano Lecca, prima che Luca Silvestrone lo portasse via per lasciare il palazzo comunale di via Roma.
FINITA LA CONFERENZA STAMPA, SILVESTRONE SI INTRATTIENE CON I TIFOSI E POI VA VIA
Zedda: “Lavoriamo per i 16 mila al Sant’Elia. Ho incontrato la Regione”.
Vengono chiesti lumi sul fondo!
SILVESTRONE: “E’ una trattativa complessa, non c’e’ un solo investitore, non e’ una famiglia proprietaria di un’azienda. Qui c’e’ un gruppo che raccoglie soldi da più soggetti per finanziare l’operazione. La società ci ha chiesto in maniera scritta e orale di non dire assolutamente niente. Per rispetto non diciamo niente. Accontentatevi di quello che abbiamo detto in settimana”. E il Sindaco si indispettisce appena si parla di fondo americano.
SILVESTRONE: “Meis dovra’ ora riferire al fondo americano la situazione, ha visto le proprieta’ e sono emersi dati interessanti. Meis ha visto asset e potra’ riferire al fondo”.
SILVESTRONE: “Ora i tecnici sono al lavoro, massima riservatezza. Ci sono accordi scritti e verbali per operare segretezza. Oggi pero’ si può dire ufficialmente che e’ iniziata una trattativa. cerchiamo di rispettare tempi della trattativa. Ci sono delle scadenze, comproprieta’ e calcio mercato. Pero’ se si trova quadratura del cerchio si puo’ pensare a una fase di co-gestione iniziale. L’ottimismo è molto piu’ forte, fase ancora molto embrionale del tutto”.
PARLA SILVESTRONE E CONFERMA DI ESSERSI RECATO IN SEDE, NONOSTANTE IN MATTINATA AVESSE SMENTITO SU FACEBOOK L’INDISCREZIONE DI SARDEGNA SPORT: “Stamattina abbiamo visto società e incontrato Accardi in rappresentanza di Cellino. Siamo andati ad Assemini e visto asset della societa’. Assemini, Santa Caterina, sede e stadio. Abbiamo discusso e chiesto garanzie alla societa’. Avevamo chiesto anche a loro accelerazione e hanno ribadito la loro volonta’ di cedere assolutamente la societa’. Oggi ci sono piu’ di ieri le condizioni perche’ si rafforzi la cosa”.
PARLA SILVESTRONE: “Ipotesi Is Arenas? Stiamo valutando”. Lo interrompe Massimo Zedda: “L’operazione va di pari passo con l’acquisizione della societa’, io posso governare progetti sullo stadio, ma sulla societa’ chiedete a Silvestrone. Alternative al Sant’Elia? Ci sono, se tutto ciò si realizzera’ in interventi rapidi, allora le alternative tipo Is Arenas saranno temporanee. Si vede luce in fondo al tunnel”.
PARLA MEIS: “Sicuramente verranno esaltate connessione con elementi naturali come sabbia, mare e montagne. Lo stadio deve essere evocativo di tutto quello che si percepisce in Sardegna scendendo dall’aereo. Ci immaginiamo stadio aperto e luminoso”.
Si sa qualcosa sui tempi?
SILVESTRONE: “Sono quelli previsti dalle normative. Faremo di tutto per accelerare”.
PARLA DAN MEIS: “Non c’è un’idea preconcetta dello stadio da realizzare. Ho bisogno di studiare il territorio, deve esserci connessione urbanistica, ma deve nascere e deve svilupparsi in armonia col progetto, è uno snodo centrale della citta’. Non c’e’ ancora idea di come deve essere lo stadio. E’ vicino al mare, questo elemento sarà fondamentale nella progettazione”
Architetto, quando conta di presentare progetto? Come sara’ lo stadio?
Risponde Silvestrone: “E’ stato fatto studio di fattibilita’ per capire dove si potesse agire. Il disegno sarà un altro rispetto ai disegni di D’Arace”.
VIA ALLE DOMANDE
“Capisco che per i tifosi ci sono stati tempi difficili, e’ facile avere scetticismo ora. Pero’ qui c’e’ una grande forza di volontà nel voler fare un progetto che significhi qualcosa di molto piu’ grande e diventi simbolico per la citta’”.
17.05 – Comincia la conferenza stampa – Parla Massimo Zedda: “Nell’ultimo incontro Silvestrone aveva espresso disponibilità a portare un rappresentante del fondo e siamo lieti di dare il benvenuto a Dan Meis, che e’ uno degli architetti più importanti a livello di impiantistica sportiva. Questa è l’occasione per conoscerci e approfondire le varie tematiche. Per avere una percezione della situazione e di tutti gli interventi che stiamo realizzando sullo stadio Sant’Elia, che è calato in un contesto ambientale unico. Meis è rimasto stupito del fatto che lo stadio sia sul mare, qualcosa di straordinario e non usuale a livello mondiale. Fondamentale anche il parere dei tecnici per valutare l’urbanistica e cio’ che si puo’ fare in merito. Verra’ ora inviata documentazione su interventi in citta’ e sulla zona attorno allo stadio. Meis ha espresso il desiderio di avere una conoscenza maggiore della citta’ e dei tifosi. Vuole conoscere l’attaccamento e l’aspettativa dei tifosi”.
“Verra’ poi inviato il progetto e verra’ sottoposto a una conferenza dei servizi. Appena avremo il progetto interpelleremo tutti gli enti coinvolti anche per abbreviare i tempi di realizzazione. Fino a qualche settimana fa abbiamo ragionato nell’ottica di dare lo stadio alla città. Si crea una occasione superiore rispetto alle aspettative, con l’arrivo di un personaggio del calibro di Dan Meis. Ci potrebbe essere un intervento strategico non solo sullo stadio ma anche sul resto. Ci auguriamo che lo stadio sia un’opera straordinaria dal punto di vista architettonico, con anche dei possibili utilizzi quotidiani in un sito straordinario davanti al mare. Potremmo avere anche un aumento di visibilita’ perche’ un nome cosi importante opera nella nostra citta’”.
“Questa è la giusta risposta alla citta’ e ai tifosi che reclamano uno stadio. Sono soddisfatto dell’incontro di oggi e rinnovo il benvenuto e i ringraziamenti a Luca Silvestrone e Dan Meis”.
Parla Luca Silvestrone: “Questo è il terzo incontro, mi sembra che abbiamo dato un segnale forte. Cominciano a cadere alcuni veli, Dan Meis viene in rappresentanza degli investitori. E’ laureato (ride ndr), fama mondiale, gli investitori lo hanno convinto. Ha visto la realtà cagliaritana e si è emozionato. Vede Cagliari come un posto in cui puo’ creare. Il Comune si sta impegnando tantissimo, è davvero necessario l’intervento di un architetto di questo livello. L’intervento deve andare in sintonia con valorizzazione di tutta l’area. Oggi è un punto di svolta, perche’ c’e’ l’impegno dell’amministrazione comunale. L’impegno degli investitori a usare massime risorse a livello mondiale. Meis non viene a fare passeggiata, abbiamo dato una accelerazione e siamo convinti che da oggi parta un percorso che dara’ soddisfazioni alla citta’ a livello sociale, con ricadute importanti a livello lavorativo. Un’occasione di riscatto”.
Parla Dan Meis: “Ho disegnato tanti impianti nella carriera, e ho imparato subito che gli impianti sono delle vere e proprie case per i tifosi. La passione emerge chiara qui in Italia, è un’opportunità’ di lavorare a un’opera cosi importante per la citta’. Mi inorgoglisce e sono davvero fortunato di poterlo fare. Sono imbarazzato quasi da tante attenzioni”.
ANCORA DAN MEIS: “La citta’ è fortunata perchè c’e’ un Sindaco e una Amministrazione cosi’ appassionata che ha idea di visione che va oltre l’ordinario. L’idea di costruire un oggetto architettonico di questo tipo potrebbe portare a una costruzione che sara’ oggetto di vanto per i tifosi. Ci sono molti aspetti quando si progetta uno stadio: deve essre funzionale, sicuro, col campo vicino alle tribune. Questi sono gli aspetti di base. Mi propongo di far diventare lo stadio un simbolo identitario. Si trova in area suggestiva, un sito evocativo”.