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Nuorese – Frongia: “Siamo forti, ma possiamo fare di più. Questa squadra mi ricorda quella del 2005…”

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26 ott 2013
alessandro alessandrì, bernardo mereu, Bruno Frongia, Nuorese, Samassi
by Sardegna Sport

nuoreseAl termine della rifinitura odierna abbiamo incontrato Bruno Frongia, esterno sinistro della Nuorese che si appresta ad affrontare al “Franco Frogheri” il Samassi. Sarà la prima uscita da capolista in solitaria della squadra di Bernardo Mereu reduce dal passaggio del turno in Coppa Italia a spese del Calangianus. I tempi dell’intervista erano ristretti visto che il difensore verdeazzurro doveva effettuare un controllo per un leggero infortunio. La sua presenza nella partita di domenica è comunque fuori discussione.

Bruno, un avvio di stagione che dal punto di vista dei risultati va ben oltre ogni più rosea aspettativa quali sensazioni e in cosa ritieni possiate e dobbiate migliorare?
Piano piano stiamo trovando il giusto amalgama e l’intesa tra di noi migliora di continuo, i risultati che abbiamo ottenuto finora sono buoni ma dobbiamo continuare a lavorare, c’è ancora tanto da migliorare, in primis nell’essere concreti sottoporta, creiamo tanto ma dobbiamo essere più cinici.

Sei tornato in estate a Nuoro dopo essere stato protagonista nel ciclo vincente targato Goveani, analogie e differenze con la squadra del 2005?
Quella squadra era molto forte, con grandi giocatori che oggi giocano nei principali campionati professionistici italiani. Da loro c’era sempre da imparare, anche a tirare le punizioni (ride),c’è anche da dire che allora si giocava con soli due fuoriquota e questo innalzava il livello tecnico. Però c’è una cosa che accomuna quella Nuorese a questa ed è la forza dello spogliatoio: si sta formando un gruppo molto unito grazie alla disponibilità di tutti, dai giocatori più esperti a quelli più giovani.

Dei tuoi compagni chi è che ti ha impressionato di più?
Tutto sommato li conoscevo quasi tutti, visto che sono stato compagno di qualcuno e, spesso, avversario di qualcun altro. Chi conoscevo poco era Alessandro Alessandrì, mi era capitato di incrociarlo solo una volta, ecco, è lui quello che mi ha impressionato di più, un grande giocatore che di certo non scopro io.

Siete in testa, è un campionato difficile dove non ci sono gare semplici e domenica arriva il Samassi, squadra ammazzagrandi che verrà a Nuoro per difendersi e cercare il colpaccio, che gara ti aspetti?
Sicuramente sarà una partita difficile contro un avversario che ha dimostrato di essere molto ostico e organizzato, capace di vincere a Villaputzu contro il Porto Corallo, una delle grande favorite. Noi dovremo fare la nostra partita consapevoli di dover avere pazienza, chi viene a giocare a Nuoro viene per chiudersi e ripartire, questo lo sappiamo ma cercheremo di fare bene.

In tempi di crisi quanto è diventato difficile fare programmazione per le società calcistiche?
Molto, il lavoro delle società dilettantistiche è davvero complicato, la crisi ha portato gli sponsor a investire meno e con meno investimenti bisogna puntare su altri canali come il settore giovanile. Una strategia che la Nuorese sta cercando di fare sua e che si spera porterà presto i suoi frutti.

Quando parli di settore giovanile lo fai da addetto ai lavori visto che gestisci una scuola calcio, come stanno andando le cose?
Abbastanza bene, siamo soddisfatti, lo Sporting Solarussa conta sui 70 iscritti divisi nelle categorie che vanno dai “Primi Calci” ai Giovanissimi. I ragazzi vengono da Solarussa e dai paesi del circondario, lavorare con loro è una grande soddisfazione.

Francesco Tuffu

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