VIDEO – Dinamo Sassari, Sardara: “Non molliamo mai”. Sacchetti: “Riconferma? Serviva chiarimento”

 

Manuel Vanuzzo, Giacomo Devecchi e Massimo Chessa

Manuel Vanuzzo, Giacomo Devecchi e Massimo Chessa

Ancora tu (ma non dovevamo vederci più?). Così cantava Lucio Battisti, ma tale affermazione si può ben sposare con le visite, ormai abituali, della Dinamo Sassari presso il Consiglio regionale della Sardegna. La società biancoblù, fresca di titolo di campione d’Italia, è stata infatti nuovamente ricevuta nell’aula consiliare di via Roma, tre mesi dopo quella sortita che seguiva il trionfo (secondo consecutivo) in Coppa Italia. Assenti gli stranieri, che hanno lasciato la Sardegna nel weekend, subito dopo la parata di sabato in Piazza d’Italia, la Dinamo è stata rappresentata dai vari giocatori italiani (Devecchi, Chessa, Formenti, Sacchetti e Vanuzzo), dal general manager Federico Pasquini, lo staff tecnico al completo (coach Meo Sacchetti e gli assistenti Maffezzoli e Citrini), il preparatore atletico Boccolini, quindi Carlo Sardara, Stefano Sardara e Gian Mario Dettori.

 

 

A fare gli onori di casa il presidente del Consiglio regionale, Gianfranco Ganau, assiduo frequentatore del Pala Serradimigni. “E’ molto bello ritrovare la Dinamo qui, perché vuol dire che è arrivato un altro successo. La Dinamo ormai rappresenta una regione intera, e l’occasione odierna è quella di salutare e celebrare un successo di tutta la Sardegna”. A parlare in rappresentanza della Giunta – assente il presidente Francesco Pigliaru, sono l’assessore alla programmazione Raffaele Paci e quello al turismo Francesco Morandi. “La decisione di affiancare il marchio Dinamo Sassari a quello dei Giganti di Mont’e Prama è stata vincente – dice Morandi – venerdì prossimo, quando quantificheremo il ritorno dell’investimento pubblicitario fatto potremo avere un’idea più precisa. Questi sono dei Giganti veri, e vedere i dati dell’audience televisiva ci rinfranca, così come avere visto i passaggi delle scritte ‘Sardegna’ in diretta televisiva e nei palazzetti”.

GUARDA GLI INTERVENTI DI MEO SACCHETTI E STEFANO SARDARA AL CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

“Ci sono stati problemi durante la stagione – dice Meo Sacchetti – Abbiamo fatto cose belle e brutte, però abbiamo dimostrato che questa squadra ha un carattere importante. Siamo contenti di ciò, perché in questo momento credo che la Sardegna abbia bisogno di mostrare un carattere forte, un orgoglio in grado di far valere il popolo sardo di fronte ai continentali. Sulla stessa lunghezza d’onda Stefano Sardara: “Da sardo, a differenza di Meo Sacchetti, entrare qua rappresenta un valore enorme. Raggiungere questo obiettivo in un periodo storico complicato per la nostra Regione è fantastico, è stata un’annata dove ci sono state tante cose da far quadrare, però credo ci sia stata la conferma che per raggiungere le cose ci voglia grande forza di volontà e di mettersi in discussione. La Sardegna ha grandi capacità, tutti ci hanno riconosciuto di non aver mai mollato, di aver tenuto aperte le partite fino alla fine. Questa è una bellissima cosa”.

Al termine della breve (e molto informale) cerimonia, dopo la lunghissima sequela di foto ricordo e autografi con tifosi e politici, proprio Meo Sacchetti si è fermato per qualche battuta. Il tema è quello della riconferma avuta da Sardara nelle 48 ore seguenti il trionfo. “L’importante era spiegarci con i nostri modi e secondo il reciproco punto di vista – dice Sacchetti circa il confronto col presidente – Occorreva vedere come stanno le cose, con molta franchezza. In una buona famiglia è giusto che ci siano delle cose che non vadano bene ed è giusto affrontare serenamente gli eventuali problemi. E’ fondamentale, per andare avanti, avere una linea unica”. Quanto è felice per questa conferma e per questo momento storico? “Sono felice, ancora non riesco a gustare a pieno il tutto, probabilmente lo farò quando saremo tutti più calmi e sarà finito il tourbillon di celebrazioni. Non mi aspettavo tutto questo entusiasmo – continua Sacchetti – mi hanno raccontato cose clamorose su ciò che questo nostro successo rappresenta per la gente e per la Sardegna. Si è visto che dietro abbiamo un intero popolo”. Adesso il problema è alzare ulteriormente l’asticella, come si va avanti? “E’ un problema che c’era anche 12 mesi fa – taglia corto coach Meo – Avevamo vinto la Coppa Italia ed eravamo arrivati in semifinale scudetto, sembrava davvero dura fare meglio. Bisogna essere ambiziosi senza perdere di vista che siamo Sassari e che occorre tenere i piedi per terra, senza precludersi nulla, come insegna l’epilogo di questa stagione”.

Fabio Frongia

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