Basket, A2 Femminile – La Virtus tira fuori la grinta e vince il derby con Alghero, ora la salvezza è vicina (79-73) CRONACA E TABELLINO
Sono bastati solo 4’ alla Virtus Cagliari per risolvere il derby contro la Mercede Alghero, nel recupero della sesta di andata della poule retrocessione di serie A2. Pochi minuti per battere le catalane con il punteggio di 79-73 e fare un importante, ma ancora non decisivo, passo in avanti verso la salvezza. Come da tradizione è stato un derby incerto fino al 36’, poi è venuta fuori la determinazione di un gruppo che dopo essersi visto franare il terreno sotto i piedi d’improvviso ha giocato da “Virtus”: con cuore e con la cattiveria agonistica giusta per mettere in ginocchio l’ottima formazione catalana. Una squadra trasformata, che ha chiuso gli spazi in difesa e ha trovato in Eleonora Fava, Angela Dettori (due prodotti provenienti dal settore giovanile de SuPlanu) e Gordana Bedalov le ispiratrici dell’attacco cagliaritano. Alghero ci ha provato e per un niente non è riuscita a violare il palaRestivo. Sanchez e Azzellini hanno impressionato, ma alla fine non sono riuscite ad arginare la furia offensiva delle padrone di casa, complice la difesa cagliaritana ma anche l’imprecisione al tiro, specie dalla lunetta.
Le catalane hanno chiuso con il 54,2 nei tiri liberi (13 su 24), niente a che vedere con il 72,7% della Virtus (8 su 11). Le altre statistiche vedono invece in vantaggio Alghero: a due la squadra di coach Barria ha chiuso con il 46,1% (18 su 39), mentre la Virtus ha fatto registrare il 43,9 (25 su 57). Nei tiri pesanti è andata meglio la squadra ospite che ha fatto il 32% netto (8 su 25), contro il 26,9 (7 su 26) di Innocenti e compagne. Ma quel che conta è che i canestri importanti sono arrivati tutti nel finale da parte della Virtus, e sono quelli che hanno deciso il derby.
Virtus che come un diesel ha carburato nel lungo periodo, chiudendo soprattutto bene gli spazi in difesa. Coach Schirru nel momento in cui ha chiesto più aggressività alla squadra ha trovato la chiave di volta del match. Del resto sotto le plance le cagliaritane hanno dominato , conquistando ben 55 rimbalzi contro i 41 delle avversarie.
Si lavora e si fatica nei minuti iniziali della sfida con le due squadre che non riescono a sbloccare il risultato. I primi punti sono catalani e arrivano per mano della Petrova (4-0). La Virtus crea ma non segna. Passano poco meno di 5’ e finalmente le cagliaritane si sbloccano con Giorgi. La Mercede corre e difende, le biancoazzure invece appaiono piuttosto spaesate, soprattutto in difesa. Alghero quindi ne approfitta subito per allungare (9-4 al 6’).
Spetta al capitano Eleonora Fava prendersi per mano la squadra e avvicinarsi (11-10 al 7’ per Alghero). E’ il preludio al primo vantaggio virtussino che arriva subito dopo con un tripla di Virginia Saba: 13-11. Niente fuga però, in quanto dopo il time out prontamente richiesto da Barria l’Alghero piazza un break di 8-0 con Sanchez che allontana la squadra ospite (19-13). Le catalane riescono a difendere il vantaggio e arrivano alla prima sirena in vantaggio sul 22-17.
Si riparte con Boi, Petrova e Azzellini che, in pochi minuti firmano il massimo vantaggio per gli ospiti: 29-17. Subito coach Schirru tenta di alleggerire la squadra mettendo in campo Angela Dettori al posto di una spenta Costanza Giorgi. La mossa si rivela azzeccata. Dettori appare subito in serata di grazia: suoi i canestri che avvicinano la Virtus (29-28 al 17’ per Alghero). Stavolta però niente sorpasso, ma nuovo allungo della Mercede che si reca negli spogliatoi sul +4: 37-33. Si riparte dopo il riposo lungo e sono sempre le catalane ad avere fra le mani le redini dell’incontro, mentre la Virtus è sempre costretta ad inseguire. Il tecnico cagliaritano cerca di dare ordine al reparto difensivo, chiedendo soprattutto più aggressività alle sue ragazze. Una mossa che produce i frutti sperati. L’Alghero perde qualche pallone di troppo, mentre in attacco Dettori e Bedalov seminano il panico nelle maglie difensive catalane. Il pareggio arriva al 25’ sempre con la croata (41-41). La Virtus però non riesce ad effettuare il sorpasso, perché Alghero non sembra dare l’impressione di voler cedere. Al 28’ un libero di Bedalov regala il +1 alla Virtus (48-47). Ma ancora una volta le cagliaritane devono cedere alla precisione di Azzellini e Sanchez. Sono loro due che regalano il nuovo allungo alle giocatrici ospiti che vanno alla terza sirena sul (52-48 al 30’). La situazione sembra complicarsi negli ultimi 10’. Bedalov in campo con 4 falli, viene spedita in panchina dagli arbitri per un fallo, commesso da Oppo, ma per errore assegnato proprio alla croata. Potrebbe essere il preambolo al crollo definitivo delle cagliaritane, senonché proprio da questo episodio Fava e compagne traggono la forza e la lucidità per ribaltare la sfida. Prima Sara Innocenti con una tripla firma il pareggio (65 pari al 36’), poi Dettori e Fava prendono per mano la squadra conducendola, tra l’entusiasmo del pubblico presente, verso la seconda vittoria salvezza.
TABELLINO:
VIRTUS: Bedalov 17, Mura, Fava 19, Mastio, Innocenti 6, Saba 6, Pellegrini, Dettori 23, Podda, Zucca, Giorgi 6, Oppo 2. All.: Schirru.
ALGHERO: Spiga 6, Canu, Boi 2, Zanetti 11, Sow, Azzellini 18, Petrova 8, Sanchez 28, Solinas, Manconi. All.: Barria.
Arbitri: Marcello Callea di Porto Torres e Emmylou Mura di Cagliari.
Parziali: 17-22; 33-37; 48-52; 79-73.
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