Avanti Sdengo, ti sia dolce il lavoro: rosa “muta”, Husbauer in mezzo e in difesa…

Zdenek Zeman scruta i suoi: è il suo primo giorno di lavoro dopo la richiamata alle armi (foto: Gianluca Zuddas - sardegnasport.com)

Zdenek Zeman e Roberto Ferola: è il loro primo giorno di lavoro dopo la richiamata alle armi (foto: Gianluca Zuddas – sardegnasport.com)

L’entusiasmo dei tifosi all’aereoporto, il primo confronto con la squadra e subito due giorni di doppie sedute “perché così i ragazzi non si annoiano”. Zeman non è cambiato, la battuta sempre pronta e il sorriso (fintamente) timido che lo contraddistingue. Nemmeno il suo credo tattico è cambiato, col 4-3-3 a regnare sovrano sui campi di Asseminello.

Il tecnico boemo è nuovamente in sella e con lui i suoi fidati collaboratori, Cangelosi, Modica e Ferola. A lui le chiavi dello spogliatoio e del centro sportivo, con pieni poteri decisionali su tutto. Se c’era qualche giocatore contrario ai metodi di Zeman, come lasciavano intendere gli spifferi provenienti da Assemini, se ne dovrà fare una ragione e mettersi a lavorare in silenzio. Il tecnico non farà sconti a nessuno e già dai primi allenamenti ha fatto capire ai suoi ragazzi quale sia la strada maestra.

 

 

Soddisfacenti agli occhi del tecnico gli acquisti regalati a gennaio al collega Zola: il pupillo Husbuaer, che Zeman farà giocare come mezzala, il sorprendente M’Poku, che il boemo utilizzerà da attaccante esterno e persino Brkic e il roccioso Diakitè. Tutti acquisti che piacciono a Zeman e che probabilmente saranno importanti per il proseguo della stagione. L’unico acquisto “sconosciuto” è Cop, ma Sdengo e il suo staff stanno imparando a conoscerlo tramite i video messi a loro disposizione.

Il Cagliari è pronto per la sua rincorsa (disperata? In società sono convinti di no) alla salvezza e lo farà con Zeman in sella. Dodici partite per preparare le quali il boemo avrà carta bianca e tutti si dovranno adeguare alle sue direttive. Perché se si decide di puntare su Zeman occorre dargli piena fiducia, a maggior ragione se lo si richiama dopo un esonero e in pieno rush finale che vale tantissimo. E allora buon lavoro Sdengo, sperando che la piena libertà di manovra che ti è stata data non sia un mucchio di parole buttate al vento e una semplice utopia di normalità purtroppo inedita.

Giampaolo Gaias

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