Dinamo Sassari-Banvit Bandirma, le pagelle – Senza testa né gambe e tattica: Meo, dov’è la squadra?

Dinamo Sassari in campo contro il Banvit Bandirma (foto: SardegnaSport.com)

Dinamo Sassari in campo contro il Banvit Bandirma (foto: SardegnaSport.com)

Una prova totalmente insufficiente quella della Dinamo Sassari contro il Banvit Bandirma, che sbanca (62-89) il Pala Serradimigni ed estromette la formazione sarda dall’Eurocup. La Dinamo resiste un quarto, poi crolla sotto i colpi di una formazione “più forte” (citando Meo Sacchetti in conferenza stampa) e nettamente più organizzata. Assenza di schemi offensivi e organizzazione tattica, condizione fisica precaria e totale mancanza di sintonia tra gli interpreti. Sono questi gli ingredienti di una serata nera per la Dinamo Sassari.

Ecco le nostre pagelle dei biancoblù:

Logan voto 5,5 - Statistiche alla mano è uno dei meno peggio, anche se, come ormai da prassi, lo si vede molto poco al centro della scena, e mai come trascinatore. Il ruolo di guida che gli era stato assegnato ad inizio stagione non è ancora ricaduto sulle spalle dell’americano ex Alba Berlino.

Sosa voto 4,5 - 0/6 da 3 per fare da didascalia ad un periodo negativo sempre più lungo. Completamente assente dal gioco e dalle dinamiche di squadra, Sacchetti gli concede minuti a sprazzi buttandolo in campo alla disperata nell’ultimo scorcio.

Formenti s.v. - Poco più di 3′ per spendere 2 falli, nient’altro.

Sanders voto 5 - 2/5 da 2, 2/7 da 3 e una marea di scelte sbagliate. A differenza di Brindisi, sin dalle prime battute appare fuori partita, senza mai entrare in essa. Prova anche ad andare sotto canestro, ma i lunghi ospiti gli fanno capire che non è aria.

Devecchi voto 5,5 - E’ sua la tripla che dà speranza a fine terzo periodo, 14′ di impiego con 1/3 dal campo e qualche buona difesa. Non viene seguito.

Lawal voto 5,5 - 11 rimbalzi per il nigeriano, che però non riesce mai ad azionarsi e ad incendiare il Pala Serradimigni. Veremeenko e Dragicevic sono clienti ostici, i piccoli che sbucano qui e là idem, e allora il muro non può reggere. Come diciamo da tempo, da solo può fare poco. In arrivo aiuti?

Chessa s.v. - Dopo la “virgola” di Brindisi, solo 2’28” in campo per il beniamino di casa.

Dyson voto 6 - Partenza a razzo, ma forse gli 8′ in cui segna e tiene banco sono i soli nelle gambe del play-guardia, visibilmente menomato da infortuni che gli antidolorifici non possono nascondere senza pagare dazio. Gli altri tre periodi vedono Dyson in mezzo alle onde assieme ai compagni, senza riuscire a raggiungere mai la riva. Il miglior momento della serata è legato-dovuto a lui.

Brian Sacchetti voto 6 - L’unico a salvarsi con la generosità che gli è propria e 2 triple importanti così come i 2 rimbalzi offensivi che però non vengono concretizzati.

Mbodj s.v. - Poco più di 3′ in campo e 0/2 ai liberi.

Vanuzzo 5,5 - In una partita dove dentro l’area bisogna chiedere il permesso a Davis, Veremeenko e Dragicevic, e la costruzione di buoni tiri è utopia diventa difficile incidere. Ci prova con la difesa ma non funziona granché.

Meo Sacchetti voto 4 - Non possono che lasciare interdetti le dichiarazioni (non certo inedite) del post partita, dove non riesce a trovare spiegazioni plausibili che vadano oltre l’ammissione di inferiorità. Bisognerebbe cominciare a chiedersi perché la squadra abbia delle pause (oggi molto lunghe) e perché i problemi oltre che mentali siano atletici e tattici. Squadra sulle gambe proprio nel momento topico della stagione, a dieci giorni dalla Coppa Italia, assenza di un’impalcatura di gioco che permetta di attendere con serenità i colpi dei singoli, lasciando che il tiro a segno dall’arco sia centellinato e quindi a più alta percentuale. Blocchi, scarichi, gioco ai 24”, dentro-fuori, tutto questo è ignoto nel pianeta Dinamo. L’allenatore non può non avere delle responsabilità.

Fabio Frongia

 

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