Verso Pordenone-Torres – Barbuti: “Ecco perché e grazie a chi ho sposato la Torres”

Riccardo Barbuti, subito a segno con la maglia della Torres

Riccardo Barbuti, subito a segno con la maglia della Torres

Non solo la forte amicizia tra Vincenzo Migliaccio e Denis Maccan ad aggiungere sale al match del prossimo weekend tra Pordenone e Torres. In Friuli tornerà da avversario Riccardo Barbuti, attaccante reduce da 2 gol nelle ultime 2 partite giocate con la maglia rossoblù. Due, come le vittorie che precedettero il suo addio alla squadra nero-verde. Le voci dal profondo nord-est italico dicono che il bomber torresino sia molto rimpianto alla corte di Fabio Rossitto, dove si fatica a fare gol.

 

 

“Se dovessi segnare non esulterei – dice Barbuti al collega Alberto Bertolotto in un’esclusiva del Messaggero Veneto – anche se non è facile rimanere impassibili”. Barbuti si sbilancia circa il motivo del suo approdo in Sardegna: “Consiglio dell’avvocato De Renzis, il mio procuratore (legale di Antonio Conte ndr) – dice Barbuti – so che la squadra del Pordenone soffre, conosco la situazione. Non è stato facile lasciare il Pordenone, stavo bene con il gruppo e mister Rossitto, uno vero”.

Il presente, però, si chiama Torres. “Stiamo ottenendo risultati, quando la squadra si esprime bene è facile fare gol e per me ne son arrivati già 2 (uno su rigore a Lumezzane ndr). Il mio agente mi ha consigliato di scegliere la Torres: in panchina era appena arrivato un ex grande attaccante, Bucchi, e io con lui mister potevo imparare tante cose. Non me la sono sentita di non ascoltarlo. Mi segue da otto anni, ha sempre creduto in me dandomi diverse possibilità”.

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