Pagelle Dinamo Sassari – Dyson fa pure troppo, Brian trascina, Sosa fa danni. Perché Chessa out e Mbodj più di Vanuzzo?

Dinamo Sassari battuta a Brindisi

Dinamo Sassari battuta a Brindisi

Sconfitta che brucia per la Dinamo Sassari, battuta 76-74 a Brindisi da un Enel che sfrutta la splendida penetrazione di Pullen a 1” dalla fine e approfitta del crollo verticale (fisico, mentale, tattico) della formazione di Meo Sacchetti. Controllo assoluto dei sardi per 30′, vantaggio anche a quota 13 punti nel terzo periodo, ma il quarto fallo di Dyson, la dannosità di Sosa e l’inceppamento di un Sanders ottimo per un tempo tolgono 2 punti pesanti dalle mani della Dinamo Sassari. Ecco le nostre pagelle dei giocatori biancoblù:

Vanuzzo voto 6 - Solo 9′ in campo per lui, che segna una delle due triple tentate e prende anche due rimbalzi. Partecipa all’ottimo primo tempo e sembra in palla, come del resto anche a Gran Canaria. Poteva essere utilizzato un pochino di più contro Mays e soci?

Dyson voto 6 - Peccato per il finale dove contribuisce alla beffa dolorosa. E’ forse anche normale, dopo aver giocato 35′ al termine di una settimana con una partita alle spalle e senza allenamenti, essendo da tempo alle prese con molteplici acciacchi. Nonostante ciò guida la squadra per tre quarti di partita, segna una tripla (l’unica) mostruosa che sembra chiudere i giochi, esalta i ricevitori e sbaglia poche scelte. Il suo 4° fallo è una sciagura. Non è certo lui il problema. Segna 12 punti e 8 assist, percentuali negative (4/8 da 2 e 1/7 da 3) nel complesso.

Sanders voto 6,5 - 20 punti in 30′, segno del pieno recupero ormai conclamato. 4/4 da 2, 4/8 da 3, sempre pochi i rimbalzi (2) per le sue qualità. Per un tempo è immarcabile, cala alla distanza fino alle ultime due triple fuori misura e non di poco.

Logan voto 5,5 - In 27′ segna 13 punti con 2/2 da 2 e 1/8 da 3 punti distribuendo 3 assist. Continua a risultare opaco, soprattutto quando la sua mente calda servirebbe per gestire vantaggi e possessi. Invece sparacchia senza costrutto, nel pieno del caos finale ha il merito di segnare i liberi del pareggio pre-beffa.

Sacchetti voto 6,5 - Gran partita per il figlio del coach, a dispetto delle percentuali buone ma non eccelse (8 punti, 1/4 da 2, 2/3 da 3, 5 rimbalzi in 26′). E’ forse il migliore quando la squadra scappa via assaporando una vittoria ormai a portata di mano. Getta al vento un assist al bacio di Dyson, ma fa tantissime cose buone, specie nel quintetto basso di papà Meo.

Sosa voto 4,5 - Due canestri dopo l’arresto sono le uniche cose positive di una partita molto negativa per il dominicano, che appare lontanissimo dalla migliore attitudine che servirebbe in questo momento della stagione. Quando c’è lui in campo la Dinamo perde la bussola e comincia a dilapidare il vantaggio. Sacchetti lo chiama a sé un paio di volte, ma non c’è verso… (4 punti, 2/4 da 2, 0/3 da 3 in 18′ di impiego).

Lawal voto 6,5 - Il solito discorso: può fare le pentole, non i coperchi, o viceversa. Là sotto, solo soletto e senza aiuti, non può tappare ogni falla e alla fine i lunghi avversari sfondano. E’ stato così con Mays nel secondo tempo, come nelle altre sconfitte stagionali della Dinamo. Gioca una onesta partita, pur non dominando firma 10 punti e 7 rimbalzi, con 4/4 da 2 punti. Mbodj, il suo cambio, lo fa rimpiangere per ogni secondo che è in campo.

Mbodj voto 4,5 - 0/3 da 2, 4/6 ai liberi, appena 3 rimbalzi in 15′. Segna solo a gioco fermo, e nemmeno sempre. La sua partita è un condensato di lentezza, errori tecnici e scarsa determinazione quando dovrebbe tirare giù il ferro. In telecronaca, il buon Dan Peterson lo definisce “un cambio e basta”, rifiutandosi di allegare l’aggettivo “onesto”. E’ tutto dire…

Chessa n.e. - Viene lasciato marcire in panchina per 40′, non si sa perché.

Formenti voto 5,5 - Solo 10′ in campo per lui, che tenta una sola tripla e perde una palla durante la sua partita. Non incide né davanti né dietro, è stato più prezioso in altre circostanze.

Devecchi voto 5,5 - Solo 6′ per il ministro della difesa, evidentemente non al meglio dal punto di vista fisico. Sarebbe stato fondamentale per tenere alta la barra nel quarto periodo, quando i compagni ci capiscono bene poco.

Meo Sacchetti voto 5 - Poco da dire, la squadra continua ad avere pause clamorose che risultano fatali. Ogni sconfitta della Dinamo è caratterizzata dai famosi blackout più o meno lunghi, aggravante e non attenuante perché sempre meno episodici. Rotazioni ridotte all’osso per l’ex coach di Udine e Capo d’Orlando, che lascia fuori Chessa (stava male?) e concede 6′ in più a Mbodj rispetto a Vanuzzo (decisione senza successo). Clamorosamente, chiama anche due timeout ravvicinatissimi, ma la squadra ormai è andata e c’è poco da fare. Incapacità di gestire il cronometro quando Brindisi si stava riavvicinando, nessuna gestione dei possessi a livello tattico, con tiri repentini anche quando un passaggio e un blocco in più sarebbero stati utili.

Fabio Frongia

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