Empoli-Cagliari, le pagelle: Donsah un gigante, Sau d’annata, Ekdal implacabile

Postato il 25 ott 2014
Comment: Off
Marco Sau, ha aperto le danze contro l'Empoli

Marco Sau, ha aperto le danze contro l’Empoli

Cragno 6 - Compiti di ordinaria amministrazione assolti ineccepibilmente, si disimpegna nell’unica parata degna di nota nel secondo tempo, quando Maccarone scocca un destro potente dal limite che il giovane estremo difensore rossoblù respinge con un’opposizione plastica ed efficace.

Balzano 6,5 - Ha due molle al posto delle gambe, tanto prorompenti sono le sue accelerate. Meno esaltato che in altre circostanze, quando scatta l’occhio nudo non ne distingue più la falcata e per l’Empoli sono spaventi. Un talento atletico ancora da esplorare a fondo, certamente sarebbe piaciuto ai vari Boccioni e Marinetti…

Avelar 7 - Adesso manca solo il gol su azione. Un giocatore finalmente sbocciato, come in tanti auspicavano all’arrivo del maestro boemo. Capolavoro balistico e freddezza dal dischetto che a Cagliari mancava dai tempi di Suazo a parte, la scorpacciata di Empoli dice di un terzino che sta diventando un giocatore completo. Con buona pace del “nostro” Murru, che dal brasiliano può e deve trarre spunto.

Capuano 6,5 - Muraglia granitica, si integra perfettamente con il collega di reparto e azzera il tasso di pericolosità della collaudata coppia Tavano-Maccarone. Una certezza in più a disposizione del Cagliari.

Rossettini 6,5 - Al rientro al centro della difesa gioca su standard più che sufficienti, limitando le sbavature e mettendo la museruola a una vecchia volpe quale è Maccarone.

Donsah 7 - Forza fisica dirompente, persino irruenta alle volte, ma tutto a dimostrazione della notevole maturità di un ragazzo che ha appena 18 anni e che già gioca con il piglio del veterano, come se quello di quest’oggi non fosse un esordio in Serie A dal primo minuto. Muscoli e caviglie d’acciaio, ma anche tanta intelligenza e senso della posizione, associati a un palleggio che sarà ancora da sgrezzare ma che lascia intravedere notevoli margini di crescita. Che dire…un predestinato.

Crisetig 7 - Se il Cagliari vince 4-0 in trasferta è perché ha un cervello che irradia saggezza e suggerimenti e mette le toppe laddove servono. Il futuro è suo e nel suo futuro, per adesso almeno, c’è il Cagliari. Chapeau a chi l’ha voluto portare in Sardegna.

Ekdal 7 - Un treno espresso che non conosce ritardi, sia che si tratti di anticipare il mediano dirimpettaio, sia che si tratti di squarciare trasversalmente le difese, con una prepotenza famelica da bomber di razza. Sul taccuino di giornata un rigore procurato e il gol della consacrazione, meraviglioso per tempismo nell’inserimento e per voglia di bersagliare il povero Bassi. (Dal 65′ Dessena 6 – Mezz’ora scarsa, dinamismo e inserimenti che ne scaldano i muscoli).

Ibarbo 6 - Nel vivo dell’azione lui c’è, gioca tanti palloni, peraltro neanche male, ma non è in giornata di grazia e neanche troppo fortunato quando Rugani intercetta un pallone lavorato perfettamente da Sau sul fondo. Non fa gli straordinari e non è neanche irritante. Insomma, tutto sommato una giornata positiva.

Sau 7 - E’ l’unico attaccante del Cagliari, l’unico dalla faretra ricca di colpi buoni per tutte le occasioni. E le polveri, quest’anno, si sono asciugate. Implacabile e bello a vedersi nelle conclusioni, nelle penetrazioni e nelle rifiniture per i compagni. Talento puro, non dimentichiamolo più. (Dal 74′ Farias SV – Riassapora il campo, che prova a bruciare con qualche accelerazione delle sue).

Cossu 6 - Chiariamo una volta di più che non è l’attaccante ideale per l’ortodossia zemaniana visto che rallenta spesso l’azione con il suo caratteristico incedere orizzontale, però il piede è sempre quello vellutato dei tempi d’oro e l’assist che ne deriva baciato dalla grazia. Prezioso. ( Dall’81′ Joao Pedro SV)

Zeman 7 - Come a Milano contro l’Inter, il copione si impreziosisce soltanto dell’azzeramento delle amnesie difensive e della sfrontatezza nel mandare in campo un piccolo sergente ghanese che mette in riga tutti. Il suo Cagliari arriva ad Empoli per vincere e aspetta, respinge e controlla. Poi si infiamma per 15 minuti, il tempo di stordire e umiliare cinicamente l’avversario e chiudere la pratica. Ripresa da sbadigli, che certamente non gli saranno piaciuti. Viene da chiedersi cosa sarebbe questa squadra con due veri attaccanti al fianco di Sau. Sicuramente un tiro a segno per l’avversario, ma forse si perderebbe un pizzico di quell’equilibrio che la “follia” di Ibarbo e il ragionare di Cossu garantiscono a un marchingegno rossoblù che sta sintetizzando al meglio l’essenza del calcio zemaniano setacciandola delle sue debolezze ancestrali.

Matteo Sechi

Ti potrebbero interessare anche...