Il ritorno del regista dei poker consolerà Zeman sprovvisto dei pupilli?
Una sosta benedetta. Il Cagliari ricarica le pile in attesa di rimettersi nelle mani di Zdenek Zeman, che una volta di più sottoporrà i suoi a duro lavoro atletico lontano dalla partita (23 novembre ore 15) contro il Napoli. Confronto proibitivo se ce n’è uno, al cospetto di una “grande” a tutti gli effetti, entrata in ritmo con il ciclo di vittorie consecutive che l’hanno conclamata terza forza della Serie A, e l’ambizione di sorpasso appare ben riposta. Giusto dire che la pausa, anche per via dei momenti diametralmente opposti di Napoli e Cagliari, arrida potenzialmente ai rossoblù, insufficienti nell’ultima uscita casalinga.
Al “San Paolo” non andrà in scena l’atteso duello a distanza tra due giocatori che a Zeman devono tanto, forse tutto. Lunedì era arrivata la mazzata per Lorenzo Insigne (stagione finita per lui causa rottura del legamento crociato anteriore del ginocchio destro), oggi Marco Sau ha saputo di essersi procurato una distrazione muscolare all’adduttore lungo della coscia sinistra e starà fuori per 3-4 settimane. Dopo aver dovuto trovare un sostituto di Ibarbo, quindi, Zeman dovrà cercare quello di Pattolino, indicato in quel Samuele Longo che ancora sogna l’errore a porta vuota di domenica scorsa, capace di stropicciare uno scampolo di partita dove finalmente si era fatto notare in positivo. Sarà con ogni probabilità lui il titolare al centro del tridente, con Ibarbo alla sua destra e una corsa a tre per il completamento della prima linea. Ovviamente è molto presto per stilare ipotesi di formazione, ma appare chiaro come Andrea Cossu sia opaco e negli ultimi tempi anche poco efficace a livello di compatibilità con gli schemi zemaniani. Difficilmente il numero 7 applica alla perfezione i tagli da lato a lato, quasi mai arriva in zona gol ricevendo dopo movimento senza palla, troppo spesso rallenta la manovra e l’ultimo passaggio-tiro con il movimento a rientrare che da sinistra perde efficacia. Scalpitano quindi Diego Farias, in gol seppur confusionario e a durata ridotta domenica scorsa, e Caio Rangel, ammirato sulla sinistra offensiva nel finale di Cagliari-Sampdoria, con ottimi risultati.
A Napoli, oltre a Sau, mancherà anche il capitano Daniele Conti, protagonista contro il Genoa grazie agli episodi (palo e rigore procurato) ma non alla prestazione, caratterizzata da ritmi compassati e scarsa lucidità. Tornerà in regia Lorenzo Crisetig, con lui davanti alla difesa sono arrivati i poker di Milano ed Empoli, mentre la coabitazione con Conti non ha mai convinto. Crisetig titolare indirizza verso Donsah alla sua destra (gioventù ed elettricità al potere), ma Dessena è elemento che può dare stabilità, quantità ed esperienza ad una squadra che ha bisogno di certezze per uscire da un periodo non reiterarabile.
Il Cagliari di Zeman ha rallentato, vittima di un eccesso di pressione e di troppi pensieri che distraggono dallo spartito. “Non capisco perché, una volta visto che possiamo creare e capitalizzare, non insistiamo”, ha detto il tecnico domenica dopo la partita col Genoa. Parole che ricordano quel “pensiamo troppo a cosa fare” di inizio stagione, come se tutto ciò che circonda il gruppo contribuisca a frenare la macchina. 10 punti in 11 giornate non sono bottino soddisfacente, eppure una prova tra le più negative (assieme a quelle romane) ha comunque visto il Cagliari andare ad un passo dal successo. Segno che la strada è quella giusta, ma anche che basta poco per scalfire una realtà giovane e in piena ricerca d’identità. A Zeman il compito di trovare i mali e non sbagliare le medicine.
Fabio Frongia
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