Cagliari: vittoria fondamentale su un Verona assente. Ma quanti errori…
Vittoria importantissima della squadra in chiave salvezza, viste anche le contemporanee sconfitte di quasi tutte le contendenti. Ma contro un Verona che non è mai sceso in campo, si sono viste ancora troppe distrazioni e corsi troppi rischi.
Lopez opta per il turnover viste le tre gare in una settimana e manda in campo Eriksson, Cabrera, Ibraimi e Nenè con a centrocampo ancora Ekdal in regia. Anche nel Verona Mandorlini lascia fuori Romulo e Iturbe, sostituiti da Sala e Jankovic. Il primo tempo è tutto del Cagliari che pressa altissimo, gira palla e costringe il Verona nella sua metà campo, chiudendo in vantaggio grazie alla rete di Nenè. Nel secondo tempo il Verona è appena più convinto ma solo nel finale riesce a rendersi pericoloso, non mettendo però realmente in pericolo la meritata vittoria rossoblù.
In una partita da vincere senza possibilit‡ d’appello, si è potuto osservare un atteggiamento della squadra molto più propositivo rispetto alle ultime uscite. Si è rivista la voglia che sempre dovrebbe caratterizzare le prestazioni e finalmente anche un abbozzo di gioco. Si è tenuto il baricentro molto alto, obbligando gli avversari a stare molto bassi, all’altezza della propria area. Il possesso è risultato maggiormente fluido, anche se ancora troppo sterile e caratterizzato da frequenti errori. Si è poi puntato finalmente sull’ampiezza, allargando gli avversari per facilitare gli inserimenti o anche solo creare maggiori spazi per le punte. Si sono visti diversi cross, tra i quali spicca l’assist vincente di Pisano per il colpo di testa di Nenè.
Quanto merito ci sia da parte del Cagliari e quanto demerito da parte di un Verona già abbondantemente in vacanza è difficile da dire. Certamente non è più il Verona della prima parte del campionato ed ha concesso moltissimo ai rossoblù. L’atteggiamento degli avversari ha reso la vita molto più semplice alla squadra, probabilmente rendendo i meriti più evidenti. Nonostante questo però, non si Ë riusciti a chiudere la partita e nel finale sono state concesse troppe opportunità agli avversari. Ancora una volta la condizione fisica non ha retto sino alla fine ed è stata il peggior nemico della squadra. Inoltre quando si doveva assestare il colpo che chiudesse la contesa, lo si è fallito a più riprese. Non si tratta di questioni secondarie, in quanto contro avversari più presenti ed agguerriti si sarebbe potuto pagare un prezzo carissimo per esitazioni di questo genere.
Nel finale anche qualche scintilla tra Cossu e Maietta e qualche ammonizione di troppo, dovuta alla stanchezza ed alla tattica. Restano ancora questioni irrisolte e problemi che si trascinano da mesi a gettare qualche ombra su una serata in ogni caso positiva e importante per le sorti del campionato. L’atteggiamento di oggi è senza dubbio quello giusto, bisogna lavorare ancora su cinismo e gestione delle situazioni, come ad esempio la presenza in area delle punte. Molto spesso infatti il portatore di palla si è trovato nella condizione di non avere opzioni di passaggio all’interno degli ultimi sedici metri. Al di là di tutto però, oggi la salvezza sembra di nuovo alla portata.
Pierluigi Aru