CITRINI RISPONDE – “In Europa manca esperienza. Ora mettiamo benzina per maggio”
Match importante per la Dinamo Sassari, che ospita la Umana Reyer Venezia al Pala Serradimigni, dopo l’eliminazione dall’Eurocup patita in settimana a Berlino. Per avvicinarci al match delle ore 16.30, ci siamo affidati al consueto punto di Paolo Citrini, assistant coach di Meo Sacchetti, che ha risposto alle vostre domande pervenuteci su Facebook, Twitter e via mail.
“CITRINI RISPONDE” - ECCO COME FARE PER INVIARE LE VOSTRE CURIOSITA’
Cosa manca ancora per avere la meglio di squadre corazzate come l’Alba? Solo esperienza o patiamo la maggior fisicità del basket internazionale?
L’esperienza è sicuramente fondamentale, Berlino è una squadra abituata a certi tipi di partite, come affrontarle e gestirle, la fisicità è un altro elemento da tenere presente ma non decisivo visto che abbiamo battuto o eliminato squadre profonde e toste da questo punto di vista. Abbiamo fatto il massimo che potevamo in Coppa, abbiamo innalzato il nostro livello e il nostro step di un altro passo.
Cosa è successo sul +13? Come mai si è spenta completamente la luce?
Sul + 13 non si è spenta la luce ma è stato il momento chiave, Berlino non ha avuto il tempo di rendersi conto di avere paura di essere eliminata e di andare in difficoltà, hanno recuperato subito e hanno preso coraggio, noi abbiamo pagato lo sforzo, abbiamo concesso uno spiraglio e loro ci hanno punito, peccato avevamo giocato 25′ perfetti.
Una considerazione sulla partita di Avellino: abbiamo dimostrato una volta di più di saper vincere anche tirando male e accettando il confronto fisico con gli avversari
Avellino è stata una grande dimostrazione di maturità su un campo molto difficile e con un avversario che vuole i playoff e attrezzato per arrivare in alto. Continuo a ribadire che il tiro per noi è un’arma letale ma sappiamo anche adeguarci e avere altre armi con cui vincere, tenere gli avversari sotto i 70 punti e metterla sul fisico, in questo per me Eze è stato il migliore in campo contro un attaccante come Thomas.
L’eliminazione ha anche un risvolto positivo visto che ora potrete riposare, evitare viaggi interminabili e allenarvi per tutta la settimana. Può essere, paradossalmente, un vantaggio?
Beh sarei stato contento di giocare contro Valencia, è ovvio che a differenza di altre squadre abbiamo dei viaggi massacranti e ad oggi abbiamo giocato 45 partite, l’anno scorso in coppa 6 partite quest’anno 18, sicuramente pesano nell’economia generale, ora dobbiamo avere qualità negli allenamenti e mettere benzina per maggio, ci aspetta un ciclo terribile.
Quali insidie nasconde una partita come quella contro Venezia? All’andata ci misero in difficoltà e riuscimmo ad avere la meglio solo con un ultimo quarto strepitoso
Venezia è una squadra che ha tantissimo talento, ha Vitali bravissimo nel giocare il pick and roll e nell’innescare i lunghi, hanno due cannonieri che possono fare 30 punti in qualsiasi partita come Smith e Taylor e hanno dei giocatori in grado di metterci in difficoltà, c’è LinhArt in grande forma, mancino bianco tiratore da 3p e bravo a rimbalzo oltre che Peric, un atipico che può girare le partite dalla panchina. Loro vorranno metterla sul fisico e addormentare la partita, non farci correre, noi dobbiamo essere bravi a rimbalzo e sul pick and roll per poi fargli male in transizione.
A CURA DI ROBERTO RUBIU