ESCLUSIVA – Nuoto, Cesare Floris: “Contento per la vittoria di Kazan, ora punto agli Europei”

Cesare Floris (al centro) festeggia l'oro ai Mondiali di Kazan

Cesare Floris (al centro) festeggia l’oro ai Mondiali di Kazan

Cesare Floris, ai recenti Mondiali di Kazan nella categoria M30, ha conquistato l’oro nella 3km in acque libere sconfiggendo di un solo secondo l’israeliano Kaztir che si è preso la rivincita pochi giorni dopo sconfiggendo l’atleta della Rari Nantes negli 800 metri in vasca; Floris si ritiene comunque soddisfatto del risultato raggiunto.

Dopo la vittoria a Kazan in qualche modo è cambiata la tua vita?

Fa davvero piacere vedere che le persone apprezzano il mio lavoro e i miei sforzi. Questa ovviamente sarà una cosa del momento, ma la più importante è continuare ad allenarsi.

FlorisQuesto trionfo è stato inaspettato o in qualche modo pensavi di potercela fare?

Agli ultimi mondiali in Canada sono arrivato quarto e mi sono messo d’impegno per cercare di confermare quella posizione o far meglio. Non nego che speravo in un podio perchè il quarto posto mi aveva lasciato l’amaro in bocca. Volevo quindi conquistare almeno il bronzo, ma durante la gara mi sono reso conto che potevo fare ancora meglio perchè ho condotto la gara dall’inizio fino a 300 metri dalla fine quando sono stato superato da Katzir. A quel punto volevo provare a batterlo allo sprint e negli ultimi 10 metri sono riuscito a passarlo dando tutto me stesso. Lo sprint è un mio grande punto di forza e sapevo che se fossi riuscito a rimanere vicino a lui fino alla fine avrei potuto conquistare la vittoria.

 

Lo sprint in gare come queste richiede molta freddezza, come riesci a gestire la situazione?

Sì, devi essere molto freddo e nonostante la stanchezza riesco a fare uno scatto come se fossi appena partito. So di avere questa qualità e col tempo negli ultimi 10 anni, anche nelle gare in Sardegna, sono riuscito ad affinarla ulteriormente. Ho dato tutto me stesso perchè non avevo nulla da perdere, perchè l’argento era praticamente sicuro e come succede quasi sempre, sono riuscito a rendere lo sprint la mia carta vincente anticipando di pochissimo l’avversario.

Le due medaglie conquistare da Cesare Floris

Le due medaglie conquistare da Cesare Floris

Lo stesso Katzir è riuscito a sconfiggerti negli 800 metri M30, senti un po’ di rammarico per questo secondo posto?

Non c’è l’amaro perché ho preparato solo i 3000 in acque libere che è un altro tipo di competizione perchè la situazione cambia in ogni momento. Ho nuotato anche con l’acqua fredda in Sardegna e in vasca invece è tutto molto diverso perchè il ritmo è molto più elevato e quello che ho tenuto negli 800 lo posso tenere anche nei 3000. Katzir ha dimostrato di essere superiore in vasca, mentre in acque libere ho dimostrato il contrario.

Dopo questo successo quali sono i tuoi obiettivi per il futuro?

Nel futuro il mio obiettivo più importante è quello di fare bene il prossimo anno agli Europei di Londra. Ora mi riposerò un po’ e poi riprenderò nuovamente ad allenarmi.

Oltre alla Cagnotto, l’Italia ha ottenuto ottimi risultati grazie alle medaglie conquistate dalla Pellegrini e Paltrinieri.


Sì, però va detto che l’Italia ha fatto bene anche a livello Master. Io ho gareggiato nella categoria M30 in cui erano presenti atleti tra i 30 e i 35 anni e anche qua ci sono stati degli ottimi risultati.

Una vicenda che ha fatto certamente discutere è la partecipazione al Mondiale di Alzain Tareq, bambina di 10 anni che ha partecipato per conto della Nazionale del Bahrain. Ritieni che sia giusto che ci siano partecipanti così giovani?

Sì, certo, però l’importante è che queste persone vengano impostate dai genitori nel modo giusto e poi va detto che quando si partecipa a queste competizioni da piccoli che è un risultato comunque meritato. E’ logico che si rischia di compromettere la carriera perchè una persona può sentirsi arrivata. Inoltre deve essere vista come una sana competizione a livello agonistico e senza la pressione dei genitori è una cosa giusta. Ovviamente se una bambina smette di fare le cose tipiche dei bambini di quell’età non è giusto, ma con tanti sacrifici si può fare tutto.

Fabrizio Pinna

 

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