VIDEO – Campo Coni di Cagliari, parla l’Assessore Puggioni: “Orari flessibili e tariffe da 1,50 € mensili ad atleta”

Enrica Puggioni, assessore allo Sport e alla Cultura del Comune di Cagliari
Tra le vicende extra-sportive che, in questi anni, hanno avuto l’onore delle cronache, merita un posto particolare la vicenda relativa alle tariffe di accesso al Campo Coni di Cagliari. Mentre nei principali impianti comunali dell’Isola le società di atletica dovevano sborsare cifre comprese tra i 200 e i 300 euro annui, a Cagliari la situazione era diversa: posto che esistevano delle tariffe orarie massime indicate dal Comune, alcune società (ndr, solo 4 società paganti secondo il Presidente di Fidal Sardegna Sergio Lai nel 28 maggio 2013, protocollo n° 121965 dell’Ufficio Sport del Comune di Cagliari) pagavano quote forfettarie in base al numero degli atleti, che in alcuni casi (ndr, come quello della Futura Cagliari) raggiungevano cifre attorno ai 400 € mensili. Cifre dunque sproporzionate rispetto alle altre realtà isolane. Da novembre 2014, per effetto della revoca della concessione per la gestione del Campo Coni (ndr, precedentemente assegnata al consorzio Fidal-CIP), il Campo Coni è sotto la gestione interna dell’amministrazione comunale.
Reazioni a questo cambio di gestione? Alcune società hanno storto il naso per le tariffe richieste dal Comune, alcune hanno abbandonato il Campo, ben 8 invece hanno presentato, ottenendola, richiesta di utilizzo del Campo (Quelli che l’Atletica, Monteurpinu Arsenal, Atletica Dolianova, Tespiense Quartu, Shardana, Futura Cagliari, Atletica Edoardo Sanna, Cagliari Atletica Leggera).
Con la gestione comunale inoltre, per l’organizzazione di manifestazioni sportive nell’impianto, occorre presentare richiesta all’ufficio comunale competente.
Infine, la Fidalsardegna ha richiesto «[…] la concessione di un locale da utilizzare per attività istituzionali inerenti la disciplina sportiva praticata, sito presso l’impianto comunale di atletica leggera in oggetto […]» dal 1/11/2014 al 31/10/2016 alla cifra di 370 € mensili da pagare anticipatamente e mensilmente, previo versamento di cauzione da 740 €, e a corrispondere anticipatamente 480 € quali spese forfettarie di acqua ed energia elettrica (ndr, determinazione 874/2015 4/2/2015), per un totale di 9.360 €.
Da marzo 2015 però le cose cambieranno in meglio: con la delibera di Giunta del 24 febbraio 2015, le tariffe si sono abbassate drasticamente a 1,50 € mensili ad atleta e, cosa altrettanto importante, gli orari di accesso al campo diverranno più flessibili, per venire incontro alle esigenze manifestate da società e atleti.
Ultima novità, non di poco conto: il pistino coperto sarà rifatto perché divenuto ormai inutilizzabile a causa di dossi e fossi dovuti alle radici che hanno rovinato la superficie e per le corsie ormai cristallizzate. Il progetto prevede una spesa di 150.000 € e il pistino da 80 metri sarà preparato per l’omologazione alle gare. Incertezza sulla data di inizio dei lavori, che, una volta cominciati avranno una durata di 180 giorni.
Al momento dell’ingresso nella gestione del Comune di Cagliari, sentimmo il Consigliere Alessio Mereu, che portò in Consiglio Comunale la problematica del Campo Coni, da lui seguita da anni, facendo approvare la mozione di revoca della concessione al consorzio Fidal-CIP. Ora abbiamo intervistato l’Assessore allo Sport, Dott.ssa Enrica Puggioni, che ha illustrato gli interventi posti in essere dal Comune e che riassumiamo nelle righe a seguire, rimandando al filmato per ascoltare e vedere l’intervista integrale.
NUOVE TARIFFE E GESTIONE DEL CAMPO - Il Comune, vista la “nuova esperienza” di gestione interna di un impianto di Atletica Leggera, e, al fine di venire incontro alle peculiari esigenze di questo Sport, ha deciso di agire attraverso un meccanismo di co-progettazione dei servizi con le società sportive: questo ha portato a tariffe mensili e orari flessibili, secondo le richieste e le esigenze degli atleti, ossia 1,50 € mensili ad atleta. La gestione secondo queste modalità garantisce: trasparenza, flessibilità, giustizia (ndr, le tariffe e i regolamenti scritti saranno uguali per tutti).
PISTINO COPERTO - L’inizio dei lavori è da definire. I lavori serviranno a sistemare in via preliminare la pavimentazione del pistino, che è al momento inutilizzabile. Il Comune è naturalmente aperto ad eventuali ulteriori interventi migliorativi.
MANUTENZIONI - Al momento, è in essere una costante manutenzione ordinaria, monitorata dagli uffici preposti che confermano un ottimo stato dell’impianto.
SENSIBILITA’ ALLO SPORT - L’attuale Amministrazione ha cercato, sin dall’insediamento, di sensibilizzare la cittadinanza agli eventi sportivi. Inizialmente, ci sono state lamentele, soprattutto dagli automobilisti che, specie nelle maratone, dovevano allungare il proprio percorso durante lo svolgimento di quest’ultime. Col passare degli anni, le lamentele sono venute a scemare, anzi, lo Sport aiuta a veicolare un’idea di città diversa. Queste manifestazioni sono importanti perché legano lo Sport a temi sociali forti (ndr, solidarietà, dolore cronico, festa della donna et cetera). Bisogna sottolineare la vivacità delle associazioni sportive e la loro capacità di fare rete anche con altre realtà come quelle dell’associazionismo sociale.
PLAYGROUND - E’ un tema importante, quello di rimettere al centro lo spazio pubblico, ridisegnandolo. E’ stata aumentata la dotazione finanziaria a favore dei playground, prima pensando a sistemare gli esistenti e successivamente creandone di nuovi. Questa programmazione è trasversale a tutti gli assessorati: Sport, Verde, Lavori Pubblici, Paesaggio.
IMPIANTISTICA COMUNALE - In via generale, l’obiettivo dell’Amministrazione è mettere a norma tutti gli impianti e dotarli di autorizzazione al pubblico-spettacolo, autorizzazione che, al momento dell’insediamento della consiliatura era in possesso solamente dell’impianto sportivo di via Rockefeller. L’obiettivo è quindi di rendere gli impianti polifunzionali: in grado cioè di accogliere eventi agonistici, amatoriali e di allenamento.
IL CASUS BELLI DI TERRAMAINI - L’impianto era infestato da termiti: si è resa necessaria una disinfestazione della durata di due mesi che ha reso incompatibile la presenza di esseri umani in loco, motivo per cui è slittata la riapertura. Questi lavori sono però necessari per l’agibilità pubblico-spettacolo, agibilità che l’impianto non aveva quando è stato progettato: si tratta di aspetti essenziali nella progettazione e realizzazione di spazi pubblici. L’Amministrazione Comunale certamente si scusa per questi disagi che devono subire i genitori degli atleti. Le interrogazioni dei consiglieri dell’opposizione appaiono fuori luogo, in quanto l’impianto è stato ereditato e pronto nel 2005: nessuno si era mai posto prima il problema dell’agibilità pubblico-spettacolo.
TERRAMAINI VERGOGNA? In replica alle affermazioni del Presidente della Fidalsardegna Sergio Lai del 2 marzo 2015 «[…] la vergogna della città di Cagliari, della piscina, dove i genitori non possono entrare dentro la piscina perché più di 99 persone non possono entrare […]» (ndr, audio integrale a questo link https://www.youtube.com/watch?v=hAcBvfE9jgA), l’Assessore pensa che il termine “vergogna” sia piuttosto da riservare a «situazioni di poca trasparenza, cattiva gestione, utilizzo cosciente di impianti non in sicurezza, schemi di gestione in cui qualcuno paga e qualcuno no». Sicuramente, la progettazione della piscina comunale ha difettato relativamente alla sostenibilità (costi di gestione estremamente elevati). Il non poter assistere alle gare è dovuto al rispetto delle leggi esistenti in termini di sicurezza e agibilità, nonostante il dispiacere verso i giovani atleti e i loro parenti che sono limitati nel poterli vedere in gara e lo saranno sino a che non ci sarà l’agibilità.
Fabio Frongia e Gianluca Zuddas