Cagliari-Cesena, le pagelle – Ekdal incanta, Donsah e Joao Pedro scelte vincenti. Zola, il buon senso paga

Brkic 6,5 – Prestazione perfetta. Nel primo tempo vola all’angolino per deviare una punizione insidiosa di Cascione, e nella ripresa è sempre puntuale negli interventi. Chiamato al capezzale di una squadra ormai abituata a soffrire su palle alte e calci da fermo, fa in pieno il suo dovere risolvendo diverse mischie insidiose, specie quando Di Carlo manda dentro il corazziere Djuric. Il gol di Brienza nel finale non sminuisce la sua prestazione.

Balzano 6 – Inizia con piglio garibaldino, e il Cagliari va presto vicino al gol grazie a una sua incursione sulla destra. Si fa trovare pronto quando il Cesena ci prova dalle sue parti. Sfortunato, è costretto a lasciare il campo a causa di un infortunio. (dal 58′ Pisano 6 – Entra proprio nel momento di maggior pressione del Cesena, ma è sempre attento nelle chiusure).

Rossettini 6 – La difesa non è ancora solida come Zola la vorrebbe. Dietro si balla un po’, specie nel finale, ma col collega Capuano riesce sempre a cavarsela.

Capuano 6 – Schierato a sorpresa al posto di Ceppitelli, nonostante qualche sbavatura non fa rimpiangere quello che, fino a oggi, era stato considerato un titolare inamovibile. E chissà che per lui, oggi, non cominci un nuovo campionato.

Avelar 6 – Meglio quando è chiamato a sganciarsi in attacco piuttosto che quando si tratta di difendere. Porta comunque a casa la pagnotta con una prestazione sufficiente.

Dessena 6,5- Pronti-via e perde subito un pallone che poteva costare caro, con Defrel che sfiora la traversa da fuori. Da quel momento in poi sbaglia pochissimo. Nella vittoria del Cagliari c’è anche il suo marchio di fabbrica fatto di corsa e quantità.

Crisetig 6,5 – Tutt’altro giocatore rispetto a quello lento e impacciato visto una settimana fa a Palermo. Il Cagliari vince e, guardacaso, anche stavolta giostrava da regista e non accanto all’ingombrante capitano. Sono tre su tre: solo una coincidenza?

Donsah 7,5 – Non una sorpresa, perchè ogni volta che è stato chiamato in causa ha sempre risposto in maniera più che positiva. Allora viene da chiedersi il motivo per cui in giocatore dotato di così tanta qualità e dinamismo non sia sempre nell’undici iniziale.

Ekdal 8 – La sua serpentina sontuosa sulla sinistra permette al Cagliari di guadagnare il penalty che Joao Pedro, pur con qualche patema, converte nell’1-0. L’avanzamento sulla sinistra studiato da Zola esalta le sue qualità tecniche. Ancora una volta migliore in campo. Straripante: è sbocciato un campione.

Longo 6 – Le qualità tecniche non gli mancano, la voglia nemmeno. Un misto di sfortuna, unita alla scarsa freddezza sottoporta, non gli permette di sporcare la casella delle reti segnate in campionato. La prestazione, comunque, è positiva, anche se per scacciare le ombre di Osvaldo e Mancosu serviva più concretezza sotto porta. Finisce stremato e coi crampi.

Joao Pedro 7 – Quando si presenta sul dischetto qualche tifoso storce il naso. Forse anche a ragione, a vedere la battuta fiacca. Però ha la lucidità di ribadire in rete, e la partita a quel punto cambia, col Cagliari che scaccia via i fantasmi e acquisisce sicurezza. Sontuoso il duetto con Donsah che vale il raddoppio. L’ottima prestazione odierna dimostra una volta per tutte che l’abito che gli dona di più non è quello di mezzala che Zeman gli aveva cucito, bensì quello del trequartista/esterno d’attacco. Bravo Zola a capirlo una volta per tutte (dal 66′ Caio Rangel 6 – Accelerazioni e conclusioni: un’arma sempre utile).

all. Zola 7 - Fa fronte alle assenze schierando una sorta di 4-3-2-1, con Ekdal e Joao Pedro che agiscono alle spalle di Longo. Scelta quanto mai felice, perchè i due, assieme all’altra new entry Donsah, sono i migliori in campo. Abbandona leggermente il solco tracciato da Zeman con delle scelte di grande buon senso, e riesce a regalare al Cagliari il primo successo interno della stagione.

Roberto Rubiu

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