Zeman: “Lunedì black out mentale, mi aspetto una reazione. Esonero? La società crede nel progetto”
Parma come crocevia della stagione. Zdenek Zeman lo sa bene: dopo le ultime due sconfitte casalinghe, con zero reti segnate e ben sei subite, l’unica medicina in grado di curare realmente un Cagliari parso in preoccupante involuzione, è la vittoria. Ma il boemo non mostra il minimo segnale di nervosismo e, anzi, trova il modo di scherzare con i cameramen presenti in sala stampa. “Uno, due, tre prova”, esclama nell’ilarità generale. Poi si parte: “Contro la Fiorentina la squadra ha fatto bene – esordisce – con il Chievo, invece, abbiamo sbagliato tutto. In tutte le altre partite abbiamo reagito e giocato, senza brutte prestazioni. Con Sampdoria, Milan e Genoa, per esempio, sono mancati solo i risultati. Le gara casalinge ci condizionano”. Focus, quindi, sulla sconfitta di lunedì, senza dubbio la prova più negativa del Cagliari in questa prima parte di campionato: “C’è stato un black out – ammette Zeman – ma secondo me nell’ultima settimana abbiamo lavorato bene, con concentrazione.” Le indisponibilità non mancano, specie in attacco, con Sau e Ibarbo out: “Ma non ci sono scelte obbligate – taglia corto – ci sono semplicemente scelte”. Ci sarà finalmente un’occasione per Longo? La risposta è telegrafica: “Non si sa…”
Il Parma è affamato di punti, e il cambio ai vertici societari potrebbe aver portato nuovi stimoli. Il tecnico rossoblù si aspetta un’avversaria difficile da affrontare: “Spesso hanno perso per sfortuna – dice – anche perchè cercano sempre di fare risultato. Hanno un’età media più alta rispetto alla nostra e sono più esperti. Ci vorrà tutto il nostro entusiasmo”. Il pericolo, visti gli ultimi risultati dei ducali, potrebbe essere quello di sottovalutare il pericolo. Ma Zeman esclude questa possibilità: “La nostra storia insegna, spero in nostra reazione”.
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Conti e Crisetig a centrocampo sembrano essere poco compatibili. Almeno a detta dei tifosi: “Ho visto le statistiche – prosegue – e non perdiamo certo le partite per colpa loro.” Inevitabile la domanda sulle primissime voci di esonero. Zeman si concede un lungo silenzio, poi risponde: “Conosco bene il calcio. Ho parlato con la proprietà: ci credono così come ci credo io.” L’umore della piazza, però, è in calo vertiginoso: “I tifosi possono influire, lo so bene”, anche se lo spettacolo di pubblico mostrato nella partita col Chievo è stato coinvolgente: “Spero di rivedere lo stesso entusiasmo anche in futuro, e non solo in occasione delle partite con Milan, Juventus e Inter”.
Il cambio di filosofia sportiva seguita all’avvicendamento in viale La Playa tra Massimo Cellino e Tommaso Giulini non è stato ancora afferrato da tutti: “Sto cercando di far capire che in Serie A non ha senso soltanto vivacchiare”, dichiara l’ex allenatore della Roma. Il nemico pubblico numero uno, a Parma, sarà ovviamente Antonio Cassano, puntualmente punzecchiato: “E’ rimasto solo un giocatore di grande talento. Non è mai stato decisivo nelle grandi squadre e non si è mai integrato nei grandi gruppi.”
Nella conferenza stampa post Cagliari-Chievo, il presidente Giulini aveva manifestato il proprio dissenso rispetto ad alcune scelte tecniche. A seguito di una domanda del nostro inviato, Zeman torna sull’argomento: “E’ giusto che il presidente dica la sua. Io faccio l’allenatore. Le critiche ci stanno.” A dicembre ci si aspettava qualche progresso in più sul piano tecnico? “Non saprei – conclude – il giudizio forse è condizionato dall’ultima brutta partita, in cui c’è stato un black out mentale. Spero che già da domani sera si possa parlare in tutt’altri termini della squadra”.
Ventidue i convocati per la spedizione emiliana. Mancano lo squalificato Ibarbo, gli infortunati Sau e Colombi, e i giovani Giorico e Loi.
dall’inviato Fabio Frongia
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