… Nicola Piga, alfiere del bob in Sardegna: “Obiettivo Lillehammer 2016″

Postato il 16 set 2014
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Nicola Piga (FOTO: GIANLUCA ZUDDAS - SARDEGNASPORT.COM)

Nicola Piga (FOTO: GIANLUCA ZUDDAS – SARDEGNASPORT.COM)

L’8 agosto 2014 la FISI, Federale Italiana Sport Invernale, ha comunicato l’organigramma delle squadre del bob per il biennio 2014-2015. Nello staff tecnico su pista artificiale è presente e confermato Nicola Piga, allenatore specialista dei lanci e Responsabile Sardo del Settore per la Federazione Italiana D’Atletica Leggera. Con un passato da decatleta e da bobbista, Piga ha fondato la ASD Sarda Sport, società isolana di bob, che vede convocati gli atleti Patrick Baumgartner e Rocco Caruso. Entrambi classe 1994, altoatesino il primo con un lungo curriculum negli sport invernali, pugliese il secondo proveniente dal getto del peso e dal lancio del disco.

Contrariamente a quanto si potrebbe pensare la FISI è presente su tutto il territorio nazionale, con 18 comitati regionali. La Sardegna ha un comitato in coabitazione con il Lazio.

Come può esistere in Sardegna una squadra per il bob? Quali sono gli impianti base per poter ospitare gli allenamenti di una squadra?
Parlando di bob si pensa subito alla neve, ma è un falso mito: basta un impianto di atletica leggera, come quello che abbiamo appena utilizzato nel raduno estivo conclusosi la settimana scorsa nel centro sportivo della Forestale a Oronzo di Cadore, dove abbiamo un rettilineo di 100 metri e una palestra. In pista utilizziamo dei carrelli particolari che hanno la stessa spinta del bob ed è sufficiente per gli allenamenti.

bob slittino 2

La FISI, a differenza di altre federazioni, sta investendo molto nel reclutamento anche da altri sport. Quali sono le caratteristiche che deve avere un atleta di bob? Quali sono gli sport più vicini al bob dal punto di vista atletico?
Stiamo investendo tantissimo nel reclutamento. Abbiamo l’obiettivo di reclutare almeno 15 giovani di livello, provenienti dall’atletica leggera. E in più si fanno dei reclutamenti mirati nelle varie città dalle quali abbiamo richieste. Anche dalla Sardegna. Riguardo le caratteristiche di un bobbista, è meglio prima spiegare una cosa. Il complesso bob più atleti deve avere un determinato peso: più pesano gli atleti e più leggero può essere il bob; viceversa, più leggeri sono gli atleti e più pesante deve essere il bob. Più leggero è il bob, più è facile spingerlo. Ci sono vari ruoli: un frenatore che deve essere rapido; poi ci sono gli interni che spingono per 20 metri e devono essere meno veloci ma dotati di notevole forza.

Con il nuovo tecnico inglese Graham Richardson c’è stato un cambiamento: in precedenza si cercava molto la forza e il peso dell’atleta. Adesso si cerca la velocità.
Tra le varie discipline dell’atletica, il lancio del giavellotto è quella più affine al bob: si accomuna peso a velocità di movimento nel breve. Anche i velocisti hanno caratteristiche affini, ma generalmente devono mettere su una decina di chili per arrivare al peso obiettivo, mentre un lanciatore in genere ha già il peso necessario. L’ideale sarebbe un decatleta. Tra gli altri sport con affinità c’è il rugby e il sollevamento pesi, infatti nel prossimo raduno vedremo un atleta per ognuno di questi sport.

Perché un atleta di un altro sport dovrebbe avvicinarsi al bob in Sardegna? Quali sono le prospettive concrete che ha?
Il bob può essere un’alternativa ad altri sport in cui un atleta riesce meno. C’è meno concorrenza e consente di girare il mondo ed entrare in un gruppo sportivo se si hanno le qualità. Infatti nei prossimi 4 anni i gruppi sportivi hanno dato disponibilità per almeno 9 posti riservati al bob. Ci servono giovani su cui investire per i prossimi 4 anni, giovani dai 23 anni in giù.

Bob in pista alle ultime Olimpiadi Invernali di Sochi

Bob in pista alle ultime Olimpiadi Invernali di Sochi

Sei stato confermato nel ruolo all’interno del settore tecnico nazionale FISI. Quali sono i tuoi obiettivi per il biennio a seguire?
Sono responsabile del gruppo della preparazione atletica della squadra A di bob. Abbiamo fatto la riunione a Cortina nella quale mi è stato dato il compito di selezionare gli atleti per le Olimpiadi Giovanili del 2016 a Lillehammer in Norvegia e seguire in modo particolare la squadra femminile. Tra le donne c’è meno concorrenza, maggiore accesso ai gruppi militari e buone possibilità di fare risultati: il nostro obiettivo è portare almeno un equipaggio alle Olimpiadi.

Creare un comitato regionale sardo può aiutare lo sviluppo del bob in Sardegna?
Più che un comitato una delegazione. E ciò è fondamentale. Dico una delegazione perché in Sardegna esiste una sola società e tecnicamente non è possibile l’istituzione di un comitato regionale. La delegazione consente di lavorare in modo ottimale sul territorio perché si ha possibilità di ricevere i fondi da investire nell’attività. L’investimento è fondamentale per creare dei centri nelle varie regioni italiane. Si ha la possibilità di fare attività propagandistica attraverso ad esempio i Campionati Italiani di spinta o attraverso i raduni con la Nazionale. Come facciamo a Cortina. A giugno faremo un raduno della Nazionale in Sardegna.

Gianluca Zuddas