Per Nainggolan l’occasione della vita. Per il Cagliari una scommessa azzardata?
Radja Nainggolan è un calciatore della Roma. Mancano i crismi dell’ufficialità, ma come si dice in queste situazioni, sono solo formalità. Stavolta è tutto vero, niente voci o “invenzioni” di mercato. Il centrocampista belga dice addio al sodalizio rossoblù dopo quattro anni di onorato servizio. L’asta per il suo cartellino l’ha vinta la Roma, battendo la concorrenza di Milan, Juventus, Inter e Napoli. Nella capitale l’occasione di provare a fare un salto di qualità nella sua carriera di calciatore, che Nainggolan ha ampiamente dimostrato di meritare.
Detto questo, passiamo ad analizzare la cessione del belga dal punto di vista del Cagliari. La società per ora tace, si aspettano le motivazioni e i commenti che spesso seguono alle cessioni eccellenti in casa rossoblù. Ceduto per motivi economici? Solo gli interessati sanno esattamente quali sono le cifre, ma i numeri proposti dagli “esperti” di mercato non sono da far girare la testa. Un’operazione stile Matri: 3 milioni per il prestito, 6 milioni per il riscatto della metà a fine stagione e poi libertà di ridiscutere il valore della seconda metà del cartellino di Radja. In parole povere la Roma verserà, tra gennaio e giugno, 9 milioni di euro al Cagliari per la metà del cartellino di Nainggolan che a giugno, sarà ufficialmente in comproprietà tra i due club. L’altra metà del cartellino verrà ridiscussa in futuro, senza cifre già concordate.
Nove milioni per la metà del cartellino sono un ottimo prezzo di mercato. Resta da vedere se il rischio vale la candela. Prendere 9 milioni da qui a giugno e privarsi di un calciatore fondamentale per il Cagliari quando siamo solo a metà campionato? Solo il tempo e il campo daranno le risposte. I soldi non fanno una squadra, anche perché difficilmente i rossoblù investiranno queste cifre per immettere nuove forze fresche dal mercato. Si parla di possibili arrivi (l’ultimo nome è Adryan del Flamengo), tutti giocatori giovani, tutte scommesse come fu Nainggolan nel gennaio 2010. Invece a questo Cagliari servono giocatori pronti, scaltri, che sappiano calarsi nel ruolo di trascinatori della squadra. I ragazzi di Lopez hanno finora faticato con a disposizione il centrocampista belga (sempre uno dei migliori in campo). E’ pensabile che i rossoblù riescano a migliorare senza l’assenza del giocatore più forte della rosa?
Perché, diciamocela tutta, Radja Nainggolan era la stella di questo Cagliari. Uno che in quattro anni di rossoblù ha preso, esagerando, 8-9 insufficienze. E in 131 partite con la maglia del Cagliari è stato spesso decisivo, migliore in campo o comunque grande protagonista.
La patata bollente ora è nelle mani di Lopez. Il tecnico lo ha schierato anche contro il Chievo, nonostante il suo addio pareva ormai scontato. Questo a testimoniare l’importanza del belga nel centrocampo del Cagliari. Ora senza Radja sarà tutto più complicato. Conti, Ekdal, Dessena, Eriksson e Cabrera dovranno gestire il reparto e provare a fornire l’immensa quantità e la grande qualità che garantiva Nainggolan ogni partita. Riusciranno nell’intento?
L’ultimo commento è per i tifosi, ovviamente dispiaciuti per la cessione del belga. Si legge spesso che i giocatori e gli allenatori vanno, mentre i colori restano sempre. Tutto vero, ma ci sono giocatori e giocatori e Radja Nainggolan non è stato un calciatore qualsiasi. E’ stato uno dei migliori giocatori passati per la Sardegna negli ultimi anni, uno che ha sempre dato l’anima, ha sempre messo la faccia anche nelle sconfitte e non si è mai tirato indietro. Senza dimenticare la sua grande disponibilità con tutti i tifosi e le tantissime manifestazioni di beneficenza di cui è stato promotore.
Buona fortuna Radja, mancherai tantissimo a questo Cagliari. Anche chi ora dice il contrario, cambierà idea tra un paio di partite.