Ma è Cerri o Messi? Alberto, grattati…
Il Cagliari sta diventando un top club. Amichevole Cagliari A contro Cagliari B è roba che si vede alla Juventus da anni, ma i Rastelli’s boys si sono superati. I bianconeri giocano a Villar Perosa, i rossoblù addirittura al Campu Nou. Andatelo a spiegare ai sostenitori finiti a Barcellona che hanno esultato alla tripletta di Messi con commenti decisamente sorpresi: “Ma là che non me lo ricordavo così togo a Joao Pedro”.
Subito titolare la coppia di giocatori di biliardo Salamon-Krajnc che ieri, come testimoniano i messaggi e le foto su Instagram, le ha suonate alla coppia Barreca-Benedetti. Il tecnico Rastelli, onde evitare ripercussioni e vendette, ha schierato la coppia perdente nella ripresa, coi compagni ormai mandati a fare la doccia.
Attimi di panico per lo staff sanitario rossoblù quando si è reso conto che mancava Nicolò Barella: “E se qualcuno dovesse farsi male?”. Pomeriggio da stakanovista invece per Fabio Pisacane, telecronista nel primo tempo e terzino destro nella ripresa. Simpaticissimo anche il direttore di gara che, dopo una partita tranquillissima, ammonisce Colombatto per un fallo su Arras dopo averlo scambiato per Conti.
A proposito dell’ex capitano, buon compleanno al figlio del Brunone nazionale che oggi spegne 37 candeline, omaggiato anche dalla curva con uno striscione che ricorda il suo passato da centrocampista molto falloso “Onore ai diffidati”.
E poi c’è Alberto Cerri, che con una doppietta ha deliziato la platea femminile, mentre per quella maschile c’era il giovane Tetteh, con picchi di share ogni qualvolta veniva pronunciato il suo nome dal telecronista.
Alla fine ha vinto lo sport e lo splendido pubblico di Sanluri. Nella top 3 delle giocate la caduta plastica del direttore di gara, le spinte a Colombo dopo vari salvataggi quando difendeva la porta della Primavera e la doppietta di bomber Cerri che prende il posto di Capello nel tabellino dei gol pesanti in amichevole. In passato il bomber delle amichevoli fu Larrivey, per Alberto una grattatina è d’obbligo.
Giampaolo Gaias
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