Stadio Cagliari – 270 giorni tra burocrazia, progetto, gara e concessione: Sant’Elia sarà così! Su Is Arenas…

Due simboli del Cagliari Calcio e lo sfondo di Piazza Yenne

Due simboli del Cagliari Calcio e lo sfondo di Piazza Yenne

Venerdì ci sarà verosimilmente grande ressa allo Store del Cagliari Calcio nel Largo Carlo Felice. Si toccheranno probabilmente i picchi del giorno dell’inaugurazione con apertura al pubblico, quando un certo Gigi Riva salutava gli attuali rossoblù e il presidente Tommaso Giulini faceva gli onori di casa dopo il taglio del nastro. Il 18 dicembre, infatti, negli schermi della nuova casa del club di via Mameli, appariranno le prime immagini di quello che dal 2019 sarà il nuovo stadio Sant’Elia, proprio come annunciato da Giulini: “Speriamo entro Natale i nostri tifosi possano vedere qualcosa”, disse, sognando tuttora con il popolo rossoblù di festeggiare il centenario (2020) nella rinnovata arena.

I TEMPI - Tra 2 mesi e mezzo si avrà la risposta del Comune di Cagliari (titolare dell’area su cui sorge il Sant’Elia) circa tempi e date del procedimento amministrativo, oltre alla definizione dei rapporti tra Cagliari Calcio e Comune di Cagliari. Passeranno quindi altri 6 mesi per avere il progetto definitivo, quindi l’indizione della gara pubblica d’appalto.

La citazione più esaltante del grande Gigi Riva

La citazione più esaltante del grande Gigi Riva

IL NODO - L’incognita rimane quella della durata e delle modalità della concessione dell’area, che verranno stabilite nella futura nuova convenzione tra Cagliari Calcio e Comune di Cagliari, di sicuro c’è che dopo la scadenza lo stadio dovrà tornare nella disponibilità dell’amministrazione comunale in perfetto stato d’uso.

COSA NASCERA’? - 21 mila spettatori circa, un costo totale che si aggira sui 55 milioni di euro, categoria Euro UEFA 4 e standard superiori ai nuovissimi Juventus Stadium e Friuli di Udine, per quanto concerne qualità e sicurezza. Il nuovo stadio cagliaritano potrà ospitare tutte le manifestazioni, tranne la finale di Champions League. Il Cagliari Calcio si è avvalso al team di consulenza e progettazione che realizzò l’Amsterdam Arena, casa dell’Ajax, uno dei primi impianti ultra moderni in assoluto. Come noto, il Cagliari attingerà da varie fonti di finanziamento e accesso al credito, con la ricerca di finanziatori e potenziali sponsor-partner nata in tempi non sospetti e sempre molto viva. Di concerto con il Comune, la società rossoblù punterà su sostenibilità ambientale, tecnologia all’avanguardia, 15 mila metri quadri di attività commerciali (in tutti e quattro i settori), 4 mila metri quadri di aree hospitality, 1.500 mq corporate e 15 skybox. E ancora: uffici della società, il museo (tanto agognato dai tifosi, non solo i più nostalgici), spazi per i bambini e le famiglie (non solo nei giorni delle partite), ovviamente un altro store, il bar dello sport, 3 campi per le giovanili e la foresteria. Tutti segni di una riqualificazione massiccia della bellissima e martoriata area di Sant’Elia, che potrà davvero conoscere una nuova era.

Lo stadio Is Arenas a Quartu Sant'Elena (foto: SardegnaSport.com)

Lo stadio Is Arenas a Quartu Sant’Elena (foto: SardegnaSport.com)

LO STADIO DI TRANSIZIONE - Modena, Quartu Sant’Elena (Is Arenas), Olbia o altre soluzioni al momento improbabili e frutto solo di fantasie? E’ il grande interrogativo, ma è noto che la scelta è già stata fatta: salvo imprevisti, l’intenzione è quella di giocare a Olbia, dall’amico (di Giulini) Alessandro Marino, che lunedì ai microfoni di “Doppio Misto” su Radio X si è abbottonato: “Accoglierei il Cagliari a braccia aperte”. Il patron olbiese ha visto proprio lunedì mattina, prima di tornare in Sardegna (ha presenziato al workshop sul “suo” settore giovanile rossoblù), il Sindaco Gianni Giovannelli: l’iter prosegue spedito, la volontà è di partire nell’estate 2016 con il cantiere alla Basa, per uno stadio modulare da Lega Pro (obiettivo dichiarato dei bianchi galluresi) che possa ospitare dal 2017 anche il Cagliari. Soluzione Is Arenas? Al momento è molto difficoltosa, per tutto il pregresso e per un processo che tiene legata la politica: il Comune, infatti, non ha mai neanche dato una risposta a tale eventualità.

 

Fabio Frongia

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