Il Lanusei si spegne, con la Torres sfida tra falcidiate
La partita tra Lanusei e San Cesareo, sulla carta, ad inizio settimana dopo la sconfitta contro la quotata Ostia Mare, sembrava un ostacolo di poco conto, un valico da oltrepassare senza troppi patemi. Il calcio però non è solo un gioco di un’ora e mezza, quello che si è soliti vedere, nel terreno di gioco, la domenica, ma è fatto anche di stanze, di dietro le quinte dove indaffarati dirigenti riassettano la rosa e si preparano partenze e nuovi arrivi da affidare all’allenatore.
Il mercato è entrato nel suo vivo e gli addii di inizio settimana hanno lasciato strascichi amari, dai quali il Lanusei evidentemente non si è destato. Perché è vero che nel calcio si fa presto a voltare pagina e si lavora duramente pensando alla domenica successiva, ma l’assenza del carisma di Juan Pablo Gutierrez non solo in mezzo alla difesa (al suo posto Bonu) ma soprattutto nello spogliatoio, si è avvertita. La verità è questa, è inutile girarci attorno. Il Lanusei scende in campo con le sue certezze nel modulo e alcune pedine nuove o spostate. Aramu, Cocco, Bonu, Deligios a proteggere Maurizio Floris tra i pali. Masia (neo capitano) davanti alla difesa, Piras e Ladu in mezzo a coadiuvare Angheleddu, che cerca le imbucate di Figos e del nuovo arrivato Ivan Miličević.
Mister Perrotti schiera invece Sabelli (classe ’96) tra i pali, una linea difensiva a quattro con Tagliaboschi (’97), Tarantino, Santilli, Ansalone. Una mediana composta da Stazi (’95), Bianciardi (’95) e Fabiani, due esterni come Utzeri (’96) e Demarco a trovare cross e invenzioni per l’unica punta Leonardi. Il San Cesareo gioca da protagonista fin dai primi minuti, con un Lanusei che subisce la velocità degli esterni laziali e del loro attaccante. Non c’è studio tra le due compagini, gli ospiti fanno la partita e il Lanusei resta un po’ bloccato dall’avvio avversario. Gli spazi offerti alla manovra del centrocampo lanuseino sono pochi e la fantasia e le manovre di Ladu e Angheleddu risultano appannate, nonostante nell’area di Sabelli arrivino pochi ma invitanti palloni per Figos e Miličević.
Soprattutto nel primo tempo, gli ogliastrini non riescono a scuotersi. Nella ripresa, il fisiologico calo fisico occorso ai veloci ragazzi di Perrotti sembra aiutare il Lanusei a uscire allo scoperto senza, tuttavia, trovare l’episodio determinante a sbloccare il match. Poche emozioni, poche trame di gioco efficaci per i padroni di casa. Meglio il San Cesareo, che stupisce per ciò che ha mostrato in campo relativamente ad una classifica bugiarda. Una squadra veloce, ben posizionata in campo, uomini al raddoppio su ogni palla toccata dagli avversari. Attenti e precisi in difesa, pungenti nelle fasce con gli ottimi Utzeri (giovanili A.S. Roma) e Demarco a innescare Leonardi, autore anch’esso di una buonissima prestazione.
Dal canto suo il Lanusei, pur non avendo inciso, registra una difesa che Cocco e Bonu riescono a controllare senza particolari problemi. Si soffre un po’ di più nella fascia sinistra amministrata da Deligios, mentre Aramu è autore di una prestazione convincente. Il centrocampo è un po’più spento del solito e si dà atto agli avversari di aver contenuto il fulcro del gioco lanuseino. In avanti Figos non riesce a pungere, alla ricerca dell’intesa con Miličević. I due devono ancora iniziare a conoscersi e capire come giocare l’uno per l’altro, ma per quello mostrato in campo all’esordio si può dire che i presupposti siano quelli giusti. Personalità, piedi buoni, velocità e istinto. Miličević per poco non faceva esplodere il Lixius con un pallonetto calibrato male, a Sabelli ormai scavalcato. Il pareggio è un risultato giusto tra due squadre distanti tra loro in classifica e in lotta per la salvezza.
Entrambe attendono che il mercato porti loro qualche rinforzo. Il Lanusei non esce ridimensionato da questa gara per quanto non abbia brillato. Il periodo di mercato ridisegna, inevitabilmente, gli equilibri per tutti. L’espulsione di Ladu (reazione) e la squalifica di Cocco per somma di ammonizioni sono due tegole non da poco in vista dello scontro di domenica contro la Torres. La situazione è in pieno allarme, invece, nella sponda rossoblù, considerato che squalifiche e mercato (oggi annunciate a mezzo stampa gli addii di Rasak, Bottone, Damiano, Accardo, Bisogno, Santaniello) limitano il ventaglio di Marco Sanna (8 punti in 4 partite per lui).
Roberta Marongiu