ESCLUSIVA – Daniele Giorico: “Modena, che occasione! Cagliari? Mai illuso di restare, che strano senza i senatori”

Giorico con la maglia del Cagliari
Daniele Giorico, algherese classe ’92, è un nuovo giocatore del Modena. Per lui l’approdo in terra emiliana arriva dopo un’ottima metà di stagione al Venezia in Lega Pro, in cui si è dimostrato uno dei migliori registi bassi della categoria. Dopo aver fatto tutte le giovanili nel Cagliari, Giorico si è barcamenato tra prestiti in giro per l’Italia, sempre sotto la proprietà dei rossoblù. Il primo luglio è arrivata la notizia della rescissione del contratto, che ha concluso un sodalizio mai veramente decollato. Ai microfoni di SardegnaSport.com, Giorico ha parlato da giocatore del Modena, sicuro e carico per la sua nuova avventura, ma senza dimenticare gli anni rossoblù, tra delusioni e bei ricordi.
L’avventura con il Modena sta per cominciare, manca poco più di un mese all’inizio del campionato. Cosa ti aspetti da questa stagione?
Per me è una nuova avventura in una categoria in cui non ho mai giocato. Mi aspetto di fare passi avanti e confrontarmi in un campionato difficile come la Serie B per mettermi alla prova.
Il tuo nuovo allenatore sarà Crespo, quali sono state le prime sensazioni che ti ha trasmesso?
Ha parlato alla squadra e l’impatto è stato sicuramente buono. Come giocatore non ha bisogno di presentazioni, mentre come allenatore anche lui è alla sua prima grande occasione. E infatti ha subito dimostrato tanta determinazione e voglia di fare.

Daniele Giorico con Michele Serena ai tempi del Venezia
Con la retrocessione e visto la tua grande stagione al Venezia, in molti, tra tifosi e addetti ai lavori, hanno pensato di poterti vedere indossare la maglia del Cagliari. Sei deluso dalla scelta della società di non puntare su di te?
Da sardo, dopo aver fatto tutta la trafila al Cagliari ed essere poi uscito fuori a fare esperienza, mi sono reso conto di cosa significhi la “sardità”. Il rammarico ovviamente c’è, perché con la retrocessione poteva esserci una chance, ma la società ha avuto programmi diversi e devo dire che l’ho presa bene. Mi sono subito messo a lavoro, insieme ai miei procuratori Beppe Galli e Manuel Perra che ringrazio per essersi fatti in quattro per me, e insieme abbiamo trovato questa ottima soluzione al Modena.
Hai mai parlato con uno tra Capozucca, Rastelli o Giulini?
No, gli ultimi contatti che ho avuto con la società li ho avuti con l’allora diesse Francesco Marroccu, quando c’era in ballo la trattativa con il Varese e prima di andare al Venezia. Durante l’anno ho avuto qualche contatto con Pierluigi Carta (diesse del settore giovanile ndr), ma dal Cagliari e dalla triade che hai citato non ho più avuto notizie.
Presumo quindi che tu non ci abbia mai creduto troppo ad una tua permanenza col Cagliari in Serie B.
Hai detto bene, non ci ho mai creduto più di tanto. Il fatto della rescissione è una cosa che era solo da ratificare; sapevo di avere un altro anno di contratto, ma anche che ci fosse già una rescissione pronta per essere depositata. Non mi sono fatto illusioni, quindi, anche se ovviamente sarebbe stato bello perché il Cagliari rappresenta la mia terra.
L’amore dei sardi per questi colori è stato compreso anche da Giulini, che spesso ha parlato di un sogno di un Cagliari identitario, composto prevalentemente da sardi. Addirittura Beretta ha parlato di un Cagliari stile Athletic Bilbao…
Le ho lette anche io queste cose. La squadra che hanno fatto è sicuramente di altissimo livello, qualche giovane in rosa c’è. Poi ovviamente per un sardo il sogno è sempre indossare quella maglia, e prima di me ci sono passati altri giovani, da Cocco a Vigorito e Burrai. Ma se una società non crede in te è giusto andare fuori.
Modena potrà essere la svolta della tua carriera?
Assolutamente sì, vado finalmente a giocare in una squadra che è proprietaria del mio cartellino. Venivo da anni di prestiti in squadre nelle quali il Cagliari mi mandava a giocare. Ora sono un giocatore loro, quindi l’opportunità è ancora più grande. Ho la possibilità di mettermi in mostra e di far valere le mie potenzialità.
Obbiettivi stagionali?
L’obbiettivo è solo quello di fare il meglio possibile, perché il campionato di Serie B è importante, questa occasione ho intenzione di sfruttarla al meglio.
Per concludere facciamo un tuffo nel passato: i tuoi ricordi degli anni cagliaritani.
Con i rossoblù ho fatto più che altro ritiri: il primo fu con Bisoli, e c’era un bel gruppo. Durante il campionato mi dividevo tra prima squadra e Primavera. Successivamente sono tornato per un altro paio di ritiri prima di trovare nuove sistemazioni. Mi ricordo uno spogliatoio in cui i vari Conti, Pisano e Cossu erano presi ad esempio da tutti noi. Ora un Cagliari senza di loro fatico ad immaginarlo, perché da quel che ricordo io erano l’anima della squadra. Se fossi stato un giocatore rossoblù sarebbe stato strano non ritrovarli nel gruppo.
Oliviero Addis
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